L’Australia vuole sopprimere due milioni di gatti selvatici (ecco perché)
23/07/2015 di Redazione
L’Australia sta programmando la soppressione di due milioni di gatti selvatici nei prossimi cinque anni. Nel Paese è emergenza: con continui attacchi degli esemplari (ormai in soprannumero) e oltre 120 specie autoctone a rischio di estinzione. A parlare del caso è il Telegraph. Il governo federale ha dichiarato una vera e propria “guerra sui gatti”, con esche avvelenate e un numero di telefono apposito chiamato FeralCatScan per allertare le autorità sulle aree dove sono stati avvistati un gran numero di predatori.
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AUSTRALIA GATTI SELVATICI EMERGENZA SOCIALE
– Gran parte degli scienziati australiani ritiene che i gatti selvatici siano coinvolti in 28 dei 29 casi di estinzione dei mammiferi nativi australiani negli ultimi 200 anni.
«E’ molto importante sottolineare che noi non odiamo i gatti», ha affermato Gregory Andrews, commissario sul trattamento delle specie in Australia alla ABC Radio.
«Non possiamo tollerare il danno che stanno facendo sulla nostra fauna selvatica. Oltre 120 animali australiani sono a rischio di estinzione». In tutta la nazione sono presenti 20 milioni di gatti. I casi di uccisione della fauna selvatica da parte degli esemplari selvatici sono numerosi: circa 75 milioni di capi al giorno. Approdati in Australia con i coloni europei alla fine del 1700 i gatti da domestici si sono diffusi in natura selvaggia per tutto il continente.
AUSTRALIA GATTI ADDIO, IL GOVERNO: «ENTRO 2020 DUE MILIONI DI GATTI ABBATTUTI»
– Greg Hunt, il ministro dell’Ambiente ha dichiarato una “guerra sui gatti” affermando che era necessaria per prevenire ulteriori estinzioni. Il governo sta spingendo per una regolamentazione più severa sulla detenzione di specie feline imponendo misure per controllare la popolazione, come la sterilizzazione e il microchip. «Entro il 2020 voglio vedere due milioni di gatti selvatici abbattuti, cinque nuove isole e 10 nuove aree libere dagli esemplari selvatici, con rifugi sicuri», ha ribadito il ministro. Probabilmente l’esecutivo consiglierà ai proprietari di gatti di mantenere chiusi i propri mici durante i periodi di esecuzione della direttiva. «Non c’è dubbio che cani e gatti domestici hanno un impatto sui piccoli mammiferi e uccelli nelle aree urbane», ha affermato Damien Licari, ecologista e consigliera comunale di Lismore. «Ora non possiedo un gatto – ha spiegato – ma nei periodi in cui li ho avuti li ho tenuti in casa. Sosterrò qualsiasi cambiamento legislativo che incentivi la detenzione di gatti sì ma “indoor”, ovvero in casa».
(in copertina foto MUNIR UZ ZAMAN/AFP/Getty Images)