Baby squillo: rinvio a giudizio per oltre sessanta “clienti”

Arriverà entro fine mese la richiesta di rinvio a giudizio per gli oltre sessanta clienti delle babysquillo dei Parioli.

Dopo la condanna inflitta ieri con rito abbreviato agli otto imputati coinvolti nell’inchiesta sul giro di prostituzione minorile, guai in vista anche per tutti coloro che avrebbero avuto incontri con le due ragazze.

baby squillo parioli 1

 

NO AL PATTEGGIAMENTO – Attualmente la procura non intende aprire alle richieste di patteggiamento, ed entro le prossime settimane depositerà gli atti nei confronti dei “clienti”. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Cristiana Macchiusi stanno lavorando nella giornata di oggi alla definizione dei fascicoli. Secondo quanto riportato da “La Repubblica” ogni frequentatore delle giovanissime avrà un incartamento “unico” e non sarà messa a conoscenza degli “attori” una lista completa per preservare la privacy.

INDAGATO ANCHE IL MARITO DELLA MUSSOLINI – A rischiare il processo, riporta l’Ansa, anche Mauro Floriani, il marito di Alessandra Mussolini. I clienti sono stati individuati dagli investigatori grazie alle intercettazioni telefoniche sui cellulari delle due ragazze. Lo stesso Floriani, convinto che il suo numero potesse essere finito nelle intercettazioni si è spontaneamente presentato dai Carabinieri affermando di non aver mai avuto rapporti con le due escort, cosa che non gli ha impedito di finire comunque nel registro degli indagati. Gli inquisiti, messi al corrente del procedimento nei loro confronti, hanno dichiarato in maggioranza di non aver mai avuto rapporti intimi con le due adolescenti. I più propensi ad ammettere la colpevolezza, nella speranza di un patteggiamento, avrebbero avuto risposta che i pm valuteranno singolarmente eventuali riti alternativi.

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