Banche, centrodestra: «Mozione di sfiducia contro il governo»
15/12/2015 di Redazione
Con un partito polveriera alle spalle, tra le critiche di chi lo accusava di voler lasciare Forza Italia al traino dell’ammuina M5S sul caso Boschi, Renato Brunetta ha annunciato un cambio di strategia del partito azzurro sul “caso Banche“: «Domani presenteremo, tutto il centrodestra unito, alla Camera come al Senato, una mozione di sfiducia contro il governo. Boschi è solo una figlia di questo governo, una figlia in conflitto di interessi, ma chi ha i più grandi conflitti di interessi è il presidente Renzi». Tradotto, la sfiducia annunciata da FI-Lega-Fdi sarà rivolta contro tutto l’esecutivo.
CENTRODESTRA CONTRO IL GOVERNO –
In casa azzurra sarà un tentativo per far rientrare anche l’ultima faida scoppiata nel partito del Cav. Il motivo? Da Altero Matteoli fino ad altri deputati rimasti nell’ombra, non pochi avevano denunciato il rischio di rafforzare il ministro Boschi nel caso di una convergenza azzurra sulla mozione individuale. Anche per la scelta del M5S di presentare la mozione alla Camera, laddove i numeri della maggioranza a Montecitorio sono a di poco schiaccianti. Un regalo, di fatto, al governo. Senza alcuna possibilità che la poltrona di Boschi traballi. Ma non solo: non pochi, dentro Fi, avevano ricordato le stesse parole di Brunetta del 2014, quando, blindando Alfano, si era scagliato contro le mozioni di sfiducia individuali e alimentato anche dubbi sulla loro “costituzionalità”.
Ora a rilanciare la mozione di sfiducia contro il governo è stato lo stesso leader della Lega Salvini: «Il mio appello è a tutte le opposizioni in Parlamento a firmare assieme una mozione alla sfiducia, non tanto alla Boschi che è una comparsa, quanto a Renzi, che è il diretto responsabile di questa strage di italiani».