Cosa significa la bandiera arcobaleno?
10/02/2016 di Redazione
Sul palco di Sanremo 2016 è stata la serata della bandiera arcobaleno, la storica icona del movimento gay e lesbico internazionale: i cantanti e gli artisti che hanno voluto dimostrare il loro sostegno alla causa LGBT sono saliti sul palco con i colori Rainbow. L’icona e i colori nati in California molti decenni fa campeggiano nei Gay Pride, nelle manifestazioni rainbow, nei locali gay friendly di tutto il mondo e sono diventati con il tempo simboli e colonne di lotta per l’uguaglianza di tutte le forme d’amore.
BANDIERA ARCOBALENO COSA SIGNIFICA
La bandiera arcobaleno del movimento omosessuale nasce nel 1978 e viene sventolata per la prima volta al Pride di quell’anno a San Francisco; l’ha creata l’artista americano Gilbert Baker, dichiaratamente gay; nel pieno degli anni ’70 era nella città californiana e stava imparando a cucire – più tardi venne assunto da un’azienda che faceva bandiere.
Fu lui a creare il primo simbolo mondiale del movimento LGBT dopo mesi di militanza nel nascente movimento gay: conobbe d’altronde Harvey Milk, l’attivista e consigliere gay del comune di San Francisco, assassinato dal suo ex collega consigliere comunale George Moscone nel 1978. Proprio al Pride successivo all’assassinio di Harvey Milk la bandiera Rainbow subisce un’impennata nella sua popolarità.
BANDIERA ARCOBALENO COLORI
Scrive il Carleton College che “Baker fu ispirato dalla “Bandiera delle Razze” (rossa, nera, marrone, gialla e bianca) e compose la Bandiera Arcobaleno. Un gruppo di artisti cucì a mano e tinse la prima Bandiera Arcobaleno a colori che fece il suo debutto alla marcia per la libertà di Gay e Lesbiche del 1978. La bandiera ad otto colori fu affettuosamente chiamata la “Nuova Gloria” e fu entusiasticamente accolta dalle migliaia di persone che affollavano le strade”; disse Baker di aver tratto alcune ispirazioni dal Movimento Hippie e dal pensiero di Allen Ginsberg.
Originariamente la bandiera arcobaleno aveva otto colori: rosa per la sessualità, rosso per la luce, arancione per la salute, giallo per la luce solare, verde per la serenità naturale, turchese per l’arte, indaco per l’armonia e viola per lo spirito. Per comodità, la Paramount Flag Company, l’azienda dove lavorava Baker, progressivamente ridusse i colori ai sei attuali e iniziò a vendere la bandiera che si diffuse in tutto il mondo, con punte – scrive Gay.Tv – di ambizione anche molto alta.
Nel 1994, in occasione del 25esimo anniversario dei moti di Stonewall del 1969, considerati il più importante evento di liberazione nel movimento gay, a Baker fu commissionata la bandiera arcobaleno più grande del mondo: un miglio di lunghezza. Dopo la celebrazione a New York fu tagliata e le sue sezioni sono usate in varie parti del mondo. Nel 2003 Baker ebbe un’altra commissione per una bandiera gigante, e stavolta proprio per celebrare il 25esimo della sua creazione. La bandiera prodotta era lunga 2 chilometri e fu stesa a Key West in Florida collegando l’Oceano Atlantico al Golfo del Messico.
BANDIERA ARCOBALENO DELLA PACE
La bandiera del movimento omosessuale è uguale a quella, cosiddetta, “della Pace” che in Italia è divenuta famosa a partire dal 2002 durante il periodo della guerra in Iraq? Non proprio: quella, in effetti, deriva dalle bandiere contro il riarmo nucleare e ha i colori invertiti rispetto a quella del movimento Gay (rosso sopra invece che in fondo, blu viceversa).