Bangkok, bomba in centro davanti a tempio induista
17/08/2015 di Redazione
Una forte esplosione si è verificata nel centro di Bangkok, la capitale della Thailandia. Secondo quanto hanno riportato inizialmente le agenzie, che citano Reuters, l’esplosione sarebbe stata causata da una bomba. Fin da subito è stata diffusa la notizia della presenza di vittime. Non è ancora chiaro quale sia esattamente il numero di morti: le fonti ufficiali parlano di 19 vittime, tra cui tre stranieri, ma secondo altre fonti i morti sarebbero 27.
BREAKING: Explosion at #Bangkok’s Rajaprasong Intersection has reportedly killed at least 5 pic.twitter.com/2XMOrBVcQx
— Coconuts Bangkok (@CoconutsBangkok) 17 Agosto 2015
BANGKOK, ESPLOSIONE DAVANTI A UN TEMPIO BUDDISTA –
Secondo i media locali, ci sono almeno 12 morti (15 secondo alcune fonti, 27 persone, di cui quattro straniere secondo una tv locale) e un’ottantina feriti. La deflagrazione è avvenuta alle 19 ora locale (le 14 in Italia), di fronte al celebre tempio induista di Erawan, nel centro della capitale. Non è ancora nota la nazionalità delle vittime, ma secondo le prime notizie tre delle vittime sarebbero turisti. Nel video che segue il momento dell’esplosione catturato da una telecamera di sorveglianza.
UNA O PIÙ BOMBE A BANGKOK –
Secondo le prime informazioni la bomba sarebbe stata celata su una moto, le autorità locali parlano di altri due ordigni ritrovati e disinnescati nelle vicinanze di quello esploso. La Farnesina ha fatto sapere di aver avviato i controlli per scoprire se nell’esplosione sono stati coinvolti viaggiatori italiani, la zone, centralissima, è abitualmente frequentata da molti turisti. Dai primi resoconti sembra che le vittime siano in maggioranza cinesi e taiwanesi
BOMBA A BANGKOK, LE PRIME IPOTESI –
Impossibile per ora coltivare certezze in mancanza di una rivendicazione, il paese non è estraneo ad attacchi da parte dell’estremismo islamico, che però abitualmente si concentrano nel Sud a maggioranza musulmana e contro esercito o polizia. La Thailandia è al momento retta da una dittatura militare che governa con il pugno di ferro dal maggio dell’anno scorso e che ha già messo in dubbio che il paese possa tornare al voto nel 2017, anno per il quale aveva previsto il ritorno alla democrazia, e quindi non si può escludere nemmeno il terrorismo politico slegato dalla questione religiosa, che nel paese assume la forma di una resistenza alla repressione delle province meridionali. Secondo un portavoce della polizia la bomba sarebbe «legata alla politica per creare caos», che non vuol dir molto, ma che sembra puntare il dito verso l’opposizione alla giunta militare. La giunta ha annunciato che domani tutte le scuole nel distretto della capitale resteranno chiuse.
(Photocredit copertina: ANSA – Jack Kurtz via ZUMA Wire)