Barbara D’Urso si difende: «Denunciata dal mio ex marito? Io sono la vittima, non il carnefice»

Barbara D’Urso non ci sta. Ieri la stampa aveva diffuso la notizia che la vedeva indagata da parte della Procura di Roma per non aver pagato l’assegno di mantenimento mensile all’ex marito, il ballerino e coreografo Michele Carfora, e oggi la conduttrice prende la parola: non solo per dire di aver saputo della denuncia dell’ex marito solo tramite la stampa, ma anche per ribadire che, in tutta questa storia, lei non è che la vittima e che non è intenzionata a passare «per una che non rispetta la legge e non paga gli alimenti. Proprio io – dice a La Stampa – Che mi batto sempre in nome della giustizia per difendere le donne vittime dei soprusi».

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Foto: ANSA/DANIELE MASCOLO (foto di repertorio)

LA BATTAGLIA DI BARBARA D’URSO –

Barbara D’Urso e Michele Carfora sono stati sposati per quattro anni, dal 2002 al 2006. Nel 2008 il divorzio, dopo che il matrimonio, già in crisi, era andato definitivamente in pezzi in seguito alle foto pubblicate da un rotocalco, che immortalavano il coreografo con un’altra donna. Così, i due erano finiti in tribunale per firmare il divorzio. È l’avvocato di Barbara D’Urso, Paolo Colosimo, a raccontare a Grazia Longo per La Stampa le tappe del procedimento: tra gli accordi della separazione consensuale sottoscritta dai due coniugi, c’era anche quello che stabiliva che entrambi avrebbero provveduto autonomamente al proprio mantenimento. Il giudice civile però decise diversamente, stabilendo che la D’Urso avrebbe dovuto versare mille euro mensili per il mantenimento dell’ex marito. La conduttrice fece ricorso in appello e questo ricorso – spiega ancora Colosimo – è attualmente pendente presso la Corte d’Appello di Roma. E la signora del piccolo schermo quei mille euro al mese all’ex marito – ormai diventati quarantamila – non vuole essere «obbligata a doverli pagare».

 

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L’OPINIONE DI ANNAMARIA BERNARDINI DE PACE –

Un parere sulla questione arriva anche dalla famosa matrimonialista Annamaria Bernardini De Pace che spiega, in un articolo del Messaggero a firma di Nicole Cavazzuti:

«Sono passati 40 anni dalla riforma del diritto di famiglia italiano […]. Tra le modifiche sostanziali apportate vi è stato il passaggio dalla podestà del marito alla podestà condivisa tra i coniugi e l’eguaglianza tra coniugi. Detto ciò, tutt’ora in Italia sono pochissime i casi di donne che pagano gli alimenti agli uomini. E le ragioni sono diverse: intanto, sono meno numerose le donne che guadagnano più degli uomini. secondo, gli uomini con mogli ricche sono furbi, non si fanno scoprire se tradiscono e non si separano».

E, sul destino di Barbara D’Urso, la Bernardini De Pace prosegue:

«Andrei cauta sull’esprimere un giudizio. Mi sembra strano che Michele Carfora abbia ottenuto un assegno di solidarietà, perché il matrimonio è durato poco e di conseguenza il suo tenore di vita non è mutato molto. Senza contare che un noto settimanale, ai tempi, aveva immortalato pubblicamente il tradimento di lui, beccato a baciare in spiaggia una bella mora. Insomma, è essenziale per prima cosa verificare che ci sia davvero una sentenza a suo favore».

(Photocredit copertina: Archivio Ansa)

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