Il senatore che non vuole pagare le multe: «Sono come gli altri»

Il senatore che non vuole pagare le multe è Bartolomeo Amidei, parlamentare di Forza Italia e coordinatore degli azzurri per il Polesine, spiega in maniera abbastanza candida perché abbia chiesto, con lettera scritta su carta intestata di Palazzo Madama, al comandante della polizia locale di Rovigo l’annullamento di alcune multe per divieto di sosta. “Ho fatto una richiesta di esenzione, come fanno tanti altri cittadini. Sono forse diverso, io che li rappresento, dai miei concittadini”, ha dichiarato al Corriere del Veneto il senatore di Forza Italia.

IL SENATORE CHE NON VUOLE PAGARE LE MULTE: “SONO COME GLI ALTRI”

Parliamo di due multe per divieto di sosta in piazzale D’Annunzio a Rovigo, dove ha sede la federazione locale di Forza Italia. Il senatore prende carta e penna e scrive una lettera, regolarmente protocollata dagli uffici del Parlamento, in cui chiede ai vigili urbani “clemenza su quei foglietti trovati il 2 aprile e il 6 giugno sul parabrezza di una Hyundai iX35, di proprietà di un’altra persona ma che Amidei rivendica avere in comodato d’uso”, scrive il giornale locale. Per molti, è un’ostentazione di un privilegio; per Amidei, invece, è normale amministrazione. Così il testo della lettera:

“Dichiaro che il sottoscritto nei giorni dove è avvenuta la presunta infrazione, sostava con la suddetta auto in piazzale D’Annunzio, sede del proprio ufficio di lavoro e durante le mansioni assegnategli e nelle funzioni di Senatore della Repubblica”

E queste le parole di Amidei, riportate in una lunga lettera pubblicata sul Gazzettino, edizione rovigotta:

“Non ho fatto riferimento ad alcuna immunità parlamentare bensì a una richiesta di esenzione dalla presunta violazione, in quanto titolare di regolare contratto di affitto, con il chiaro ruolo di svolgere mansioni di funzione pubblica di Senatore della Repubblica, in una piazza dove gli altri residenti con abitazioni e uffici come il sottoscritto hanno il regolare permesso di sosta. Io pagherò la multa in ogni caso”

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Secondo il senatore sarebbe “sconcertante che il comandante dei vigili di Rovigo abbia divulgato senza alcuna autorizzazione da parte mia, addirittura con consegna di copia alla stampa, la mia richiesta”, il che integrerebbe addirittura “un ipotesi di reato”. Il senatore, poi, alza il livello dello scontro politico.

Allora chiediamoci, a tutela di tutti, perché questa mia lettera è stata resa pubblica?
E’ casuale la consegna ad un solo giornale?
Perché un Comandante dei Polizia Municipale di Rovigo si comporta in questo modo?
E’ forse perché in questi giorni ho attaccato uno degli Assessori della giunta del suo Sindaco sulla questione “profughi”?

E dire che il sindaco di Rovigo è leghista, e governa in alleanza con Forza Italia. Per i colleghi parlamentari del Polesine, la posizione di Amidei sarebbe inaccettabile. “Credo che con lo stipendio da senatore, Amidei possa permettersi di pagare le contravvenzioni”, ha dichiarato Diego Crivellari, del Partito Democratico. “Chi c’era in ufficio di così importante da non poter aspettare che Amidei trovasse un parcheggio a pagamento? Sergio Mattarella? Pietro Grasso? O era un incontro internazionale? C’era forse Barack Obama?”, dice Emanuela Munerato, del gruppo che fa riferimento a Flavio Tosi. 

Credit copertina: Wikimedia Commons

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