Battibecco su Twitter tra Paragone e Calenda: «Non sei Gesù Bambino», «Rilassati»
29/12/2017 di Redazione
Diatriba su Twitter tra Gianluigi Paragone e Calenda. Il ministro dello Sviluppo economico, a cui sul social network è stato chiesto un parere sul Mose di Venezia, dopo gli ultimi problemi emersi nei giorni scorsi, ha risposto dicendo che la grande opera non è di sua competenza. Nel tweet, però, non ha rinunciato a sciorinare tutti i fascicoli aperti sulla sua scrivania: «Io mi occupo di ILVA, Alitalia, Alcoa, Pimbino, Ideal Standard, Industria 4.0, Energia, Made in Italy, Concorrenza» e come se non bastasse anche un “etc» alla fine. Come il Mose, dalla lista manca anche IsiameD, la società vicina a Denis Verdini a cui – a insaputa di Gentiloni e Calenda – con la legge di Bilancio sono stati assegnati 3 milioni di euro per la digitalizzazione.
LO SCAMBIO DI BATTUTE SU TWITTER TRA PARAGONE E CALENDA
Vi vedo belli carichi in questi giorni di festa! Io mi occupo di ILVA, Alitalia, Alcoa, Piombino, Ideal Standard, Industria 4.0, Energia, Made in Italy, Concorrenza etc. Il Mose non rientra nelle mie competenze. A ciascuno il suo.. https://t.co/mmPRWl7gcf
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 27 dicembre 2017
Il tweet del ministro non sfugge a Paragone, che osserva: “Qualcuno avverta Calenda che non è Gesù Bambino”.
Qualcuno avverta @CarloCalenda che non è Gesù Bambino… #miracolidifineanno https://t.co/E2xBbWmqlw
— Gianluigi Paragone (@gparagone) 28 dicembre 2017
La risposta non si fa attendere: «Pure tu sotto le feste rilassati, sembri una tigre in gabbia», ribatte a Paragone Calenda. Il ministro precisa di essere consapevole dei propri limiti e di aver infatti usato il verbo «occuparsi». «Per quanto riguarda poi gli esiti del “mi occupo” – mette le mani avanti – sono molto più incerti e discutibili».
Se c’è una cosa che ti rende consapevole dei tuoi limiti è fare il Ministro. Per questo ho scritto “mi occupo”. Per quanto riguarda poi gli esiti del “mi occupo” sono molto più incerti e discutibili. Però pure tu sotto le feste rilassati sembri una tigre in gabbia https://t.co/0ArhS1NnZb
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 29 dicembre 2017
PARAGONE E CALENDA, LA FINE DELLA “LITE” SOCIAL
Paragone stempera i toni: «Per il bene dei lavoratori e dell’economia le auguro davvero di riuscirci», cinguetta nell’ultimo atto della diatriba social.
Buon per lei che riesce a occuparsi di così tante crisi aziendali. Poi calcoleremo la tara del suo “mi occupo” ma queste sono valutazioni politiche. Intanto per il bene dei lavoratori e dell’economia le auguro davvero di riuscirci.
— Gianluigi Paragone (@gparagone) 29 dicembre 2017