Bene la Leopolda, disastro Marino
28/10/2014 di Francesco Curridori

LA LEOPOLDA DI MATTEO RENZI 8
SILVIO BERLUSCONI 7
“Il trasversalismo di Matteo Renzi tutto sommato nonostante forti limiti, è da considerarsi un progresso… Io ovviamente non sono renziano, questo è il succo della caricatura nemmeno troppo divertente che si fa della mia posizione. Spero semmai che il più giovane contraente impari qualcosa dall’esperienza del più vecchio contraente, cioè dal sottoscritto”. Indovina, indovinello chi ha detto chi ha detto questo (non) ritornello? Si, proprio lui. Berlusconi, finalmente è uscito allo scoperto e ha gettato la maschera: il segretario dl Pd è il suo leader naturale del centrodestra… Ops della sinistra riformista. Detto tra noi, Silvio non è un liberale di centrodestra ma un ex socialista craxiano trovatosi a guidare il centrodestra per combattere lo spettro del comunismo targato PCI-PDS-DS. Ora che Renzi ha rotto persino con la Cgil è chiaro che per l’ex Cavaliere ricostruire il centrodestra in Italia è importante quasi quanto rifare la difesa del Milan…
LEOPOLDA BLU 6
DEBORAH SERRACCHIANI 5
Lite furibonda quella che l’ha vista protagonista con Rosy Bindi, sulla quale mi astengo dal fare facili battute perché troppe ne sono già state fatte troppe in questi anni. Definire “imbarazzante” la Leopolda non è certo stata una genialata da parte dell’esponente ex diccì di fede antirenziana, ma la Serracchiani in un futuro non molto prossimo, paradossalmente rischia di diventare la nuova Bindi. Rottamatrice ben prima di Renzi con un discorso contro l’allora segretario Dario Franceschini, un intervento che le valse prima l’elezione al Parlamento Europeo e poi quella a governatrice del Friuli. Il tutto all’ombra e per merito dell’attuale ministro della cultura e che continua a seguire fedelmente fino alla prossima svolta… Almeno la Bindi è sempre stata dalla stessa parte, magari per alcuni quella sbagliata ma pur sempre la stessa…
BEPPE GRILLO 4
“La mafia è stata corrotta dalla finanza. Prima aveva una sua morale, chiamiamola così”. È questa l’ultima sparata di Beppe Grillo intervenuto a Palermo per lo “Sfiducia day” contro il governatore della Sicilia Rosario Crocetta. Risultato di tutta la serie di fuoriuscite del comico nazionale? 2,5% alle amministrative di Reggio Calabria, città commissariata per infiltrazioni mafiose. Per la serie credibilità zero, intanto #vinciamopoi…
IGNAZIO MARINO 3
Otto romani su dieci bocciano l’operato del sindaco della Capitale. Non ci voleva certo un sondaggio per accertare un’evidenza che balza agli occhi di tutti. Il giudizio sul governo della città non lascia alternative: si deve dimettere, spetta al pd romano trarne le dovute conseguenze. La prima tra tutte è quella di impedire che la prossima candidatura alla poltrona di primo cittadino sia decisa da Goffredo Bettini, uomo macchina del partito a livello locale. La seconda è cambiare strategia comunicativa, ovvero evitare di divulgare sondaggi che sputt BIIP… sporcano l’immagine del partito e nasconderne altri che possono offuscare l’immagine del segretario-premier… Si legga alla voce Zingaretti…