Beppe Grillo & Bersani, l’accordo che spacca il MoVimento 5 Stelle?

Dopo il boom di Beppe Grillo iniziano i primi problemi. Bene la collaborazione con il centrosinistra sulle proposte concrete e le riforma. Anzi, no. Meglio l’opposizione dura e pura, professata da anni, o comunque un distacco netto dai partiti tradizionali. Gli eletti e gli esponenti del Movimento 5 Stelle si dividono sulla possibilità di collaborazione con la coalizione del Pd guidata da Pier Luigi Bersani.

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“FIDUCIA AI MINISTRI” – “Dovremo affrontare a livello nazionale la possibilità di votare la fiducia ad un possibile governo Bersani”, dice ad esempio Davide Barillari, candidato grillino alla presidenza della Regione Lazio, dove ha raccolto il 20% dei voti. “Bisogna considerare – ha continuato intervenendo a Coffee Break, in onda su La7 – che l’Italia è allo sfascio e non ce l’abbiamo portata di certo noi che siamo gli ultimi arrivati”. Poi una promessa:

Porteremo proposte concrete, porteremo le idee dei cittadini, dei precari dei pendolari e dei disoccupati, nessuno pensi più solo al proprio orticello perché questa è una rivoluzione sociale e culturale italiana. Se il Pd cambierà alcune sue posizioni questo sarà possibile. Ma ricordiamo anche che il Pd secondo noi avrebbe dovuto fare un opposizione più forte e penso alla legge anticorruzione al conflitto di interessi, tutte cose mai fatte.

 

(Foto Lapresse)

 

“APPOGGIO AD UN GOVERNO DI SCOPO POSSIBILE” – Manifesta la stessa disponibilità di Barillari il neo onorevole Alberto Zolezzi, 38 anni, pneumologo dell’ospedale Poma, capolista del Movimento 5 Stelle nella circoscrizione Lombardia 3. Che a Radio 24 stamane ha dichiarato:

Nessun parlamentare, come potrò essere io, avrà un ruolo diverso da quello che s’intende classicamente e quello che farei io non conta assolutamente niente. In questi giorni ci stiamo sentendo, incontrando e definendo le strategie e le priorità tra le persone che risultano elette per il Movimento 5 Stelle. Stiamo lavorando alacremente cercando di portare i nostri contenuti e di essere propositivi. Sulla base di questo si vedrà come impostare un appoggio a un Governo di scopo. Questo anche secondo quello che è stato detto da Beppe Grillo, è assolutamente possibile. E’ chiaro che ci devono essere dei punti molto precisi, degli obiettivi di breve termine molto condivisi fra le forze che le dovranno sostenere. Poi sui singoli contenuti ci potranno essere anche degli sviluppi positivi.

“AL VOTO TRA UN ANNO” – Il sindaco grillino di Parma Federico Pizzarotti ribadisce il no ad un’alleanza con il centrosinistra, apprezza però un’intesa per le riforme. Poi promuove il modello siciliano, ma ritiene opportuno il ritorno al voto tra un anno:

Sui temi specifici abbiamo comunque sempre detto che siamo pronti al confronto e non cambiamo idea adesso. I temi sono patto di stabilità, riduzione del numero dei parlamentari e riforma della legge elettorale, ma per fare questo non è necessaria un’alleanza. Realizziamo queste riforme e poi ritornare fra un anno al voto.

E inoltre:

Il modello siciliano? Ha ragione Grillo. A Roma ho incontrato gli attivisti siciliani che hanno confermato la validita’ del progetto – ha concluso Pizzarotti – La notizia di una mia ‘ambasciata’ per conto di Grillo e’ comunque tutta costruita.

“SI VA AVANTI PROPOSTA PER PROPOSTA” – Sembra contrariato il leader del M5S siciliano Giancarlo Cancelleri, consigliere regionale. Intervenuto su Radio 1 Rai ha sottolineato l’equidistanza della lista Grillo da centrodestra e centrosinistra:

Non c’è nessun matrimonio alle viste col Partito Democratico. Si andrà avanti proposta per proposta, saremo d’accordo se i primi provvedimenti saranno: riduzione seria dei costi della politica, non la solita presa in giro del 5-10%, noi in Sicilia abbiamo ridotti del 70%; una seria legge sul conflitto d’interessi, si può discutere di reddito di cittadinanza. Dobbiamo subito dare risposte reali ai bisogni della gente. Siamo equidistanti rispetto alle forze politiche, pertanto valuteremo i singoli punti del programma, indipendentemente da chi li propone. Saremo quindi pronti anche ad accordarci, di volta in volta, col Pd, col Pdl o con la lista Monti, se ritenessimo valide le loro proposte. Noi valutiamo e votiamo l’idea.

“NO ALLEANZE” – La capolista alla Camera del M5S, Giulia Sarti, infine, ritiene opportuno evitare alleanze e lavorare insieme al centrosinistra “solo su provvedimenti urgenti”:

“Possiamo lavorare insieme su provvedimenti urgenti, ma non diamo una fiducia a priori su intenzioni e parole. Valuteremo tutti insieme in gruppo, cercheremo la via più giusta per rimanere coerenti ma ripeto: alleanze adesso, senza garanzie, non ce ne sono, vicinanza su certe leggi però sì. Cercheremo la soluzione migliore per il paese, non siamo sprovveduti, siamo responsabili, la situazione è delicata ma le decisioni si prendono tutti insieme e avverrà molto presto”.

La precisazione:

Certe cose potevano essere dette e fatte prima. Ora non si tratta di fare gli orgogliosi anzi dovremo essere attenti entrambi. E’ finito il tempo degli insulti, anche perché sono modi che appartengono soprattutto a Beppe, noi candidati non abbiamo gli insulti o le prese in giro nel nostro vocabolario, noi portiamo avanti i contenuti.

BEPPE GRILLO: GLI ELETTORI DISCUTONO – Anche la base grillina esprime idee diverse sulla strategia da seguire in Parlamento e le possibilità di accordi con il Pd. Lo spazio dedicato ai commenti sul blog di Beppe Grillo è diventato in queste ore una vetrina delle differenti opinioni dell’elettorato a Cinque Stelle. Scrive ad esempio Marco:

Nessun inciucio, nessun compromesso, nessuna fiducia preventiva a nessun governo che non sia il “nostro” governo. Sono disperati, provino a fare governoni, governissimi, governicchi. Lasciamoli cuocere a fuoco lento. Quando voteremo nuovamente li avremo mandati “tutti a casa” cioe’ all’opposizione, saremo solo noi, dobbiamo essere solo noi a governare questo Paese.

Piero si mostra possibilista:

Bersani ha detto che è arrivato primo! Ma non ha vinto. Giusto, ma formare il governo spetta a lui, bene, sono d’accordo… visto che ha voglia di aprire al M5S accetti il programma invece di fare come hanno sempre fatto, decidere solo sui punti che gli fan più comodo, i soliti furbetti, conoscono il programma M5S da lì non si scappa. Ma purtroppo da come ha parlato ieri gli manca il coraggio e lo ha dimostrato quando ha chiesto” dicano cosa vogliono”. Lo sa benissimo cosa vuole il M5S Rispettare i punti del programma!

Poco da fare: non resta che attendere le direttive del duo Grillo-Casaleggio.

Edit: intanto il semplice portavoce Beppe Grillo “interpreta” il desiderio del MoVimento 5 Stelle:

“Il M5S non dara’ alcun voto di fiducia al Pd (ne’ ad altri). Votera’ in aula le leggi che rispecchiano il suo programma chiunque sia a proporle”. Lo precisa su Twitter Beppe Grillo.

Il tutto è condito dal seguente post sul sito di Grillo:

grillo bersani movimento 5 stelle

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