Beppe Grillo e il comizio sui cantieri dell’Expo e sulla Merkel
15/03/2014 di Redazione
«Ci vengono a dire che all’Expo ci verranno milioni di persone. Ma che ci andranno a fare a Rho?». Come annunciato sul suo blog un paio di giorni fa, oggi Beppe Grillo ha condotto l’Expo Tour, una «ispezione» ai cantieri milanesi dell’Expo. Dopo una visita in mattinata a Rho, il Semplice Portavoce del MoVimento 5 Stelle si è spostato al Parco delle Cave di Milano dove, inizialmente, era previsto il progetto delle vie d’acqua.
BEPPE GRILLO E IL COMIZIO SUI CANTIERI DELL’EXPO – «Questa mattina durante la visita ai cantieri erano tutti educati e un ingegnere mi ha anche detto guardi qui e guardi là. Ma cosa guardo se non c’è niente? Ci verranno milioni di persone. Ma chi è che va a Rho?». Accompagnato da una cinquantina di persona tra parlamentari, consiglieri regionali e comunali, Grillo ha tenuto un comizio partendo dall’Expo e finendo per parlare delle imminenti elezioni europee. «Il progetto doveva essere un Expo fuori, andare sui luoghi dove si producono le cose e portare le scuole, i turisti». «Noi – ha proseguito Grillo – Vorremmo che prima che si iniziassero certi lavori si facessero dei bilanci partecipativi o dei referendum propositivi dove vince la maggioranza. Non diciamo niente di rivoluzionario anzi siamo forse di conservatori ma questa ci sembra la strada da seguire». E ha concluso: «Ora dobbiamo stare lì per fare in modo che i danni siano il meno possibile, sono stanco di arrivare dopo. I cittadini devono arrivare prima e non dopo».
IL BOTTA R RISPOSTA CON GIUSEPPE SALA – E c’è stato anche un botta e risposta tra Grillo e Giuseppe Sala, commissario unico di Expo 2015: «Siete gli ultimi – ha detto Grillo a Sala – che farete qualcosa che rimarrà lì per duecento anni. Le nuove generazioni diranno: guarda, lì c’era qualcuno che metteva dei semi cinesi». E sul concetto di trasparenza Sala ha rivendicato la regolarità di tutte le carte: «Io difendo questa cosa – ha rivendicato Sala – perché ci credo. Noi siamo trasparenti, non vogliamo nascondere nulla. Non siamo così matti da pensare di nascondere qualcosa». Ma Grillo, a quel punto, ha ricordato che il progetto «era partito in un altro modo e con altre persone. Li ricordiamo i grandi amministratori che c’erano. Noi – ribadisce – facciamo un po’ di fiato sul collo, non è che vi dovete offendere».
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«VINCIAMO LE EUROPEE. E POI VADO DALLA MERKEL» – Poi, il doveroso passaggio sulle elezioni europee che Grillo ha definito «l’unica straordinaria occasione per cambiare l’Italia», e che il MoVimento 5 Stelle è intenzionato a vincere. In Europa Grillo vuole «andare a ridiscutere» i vincoli, «mettendo in comune il debito, togliendo il fiscal compact e il pareggio di bilancio in Costituzione». Ma, ha quindi concluso, «se non modificano queste cose faremo un bel referendum per la sovranità monetaria, così alla fine saranno gli italiani a decidere se uscire dall’euro o no”. E questa decisione, secondo l’ex comico, non dovranno prenderla i partiti e nemmeno lui darà indicazioni in proposito spiegando che «per adesso vogliamo uscire dal debito». Sul risultato delle elezioni, Grillo è tanto sicuro da sbilanciarsi a promettere un incontro con la Merkel: «Noi arriviamo alle elezioni europee e le vinceremo in un modo assoluto. Poi andremo dalla Merkel e personalmente la guarderò negli occhi».
POMERIGGIO AL POLITECNICO – Nel pomeriggio, era poi prevista – presso un’aula del Politecnico di Milano-Bovisa – una lezione pubblica di Emilio Battisti sull’Expo «diffusa e sostenibile», come sarebbe stata voluta dal MoVimento 5 Stelle. Nonostante la sua presenza annunciata, Grillo non era presente alla lezione. Al suo posto, una rappresentanza dei parlamentari a Cinque Stelle tra cui Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Giulia Sarti e Paola Taverna.
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(Photocredit gallery: Maghdi Abo Abia per Giornalettismo. Foto di copertina: LaPresse)