«Beppe Grillo litiga con Gianroberto Casaleggio»
09/01/2014 di Dario Ferri
Brunella Bolloli su Libero di oggi parla di un momentaccio tra Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, con tanto di litigio tra i due leader del MoVimento 5 Stelle. A causa della Sardegna, ma anche per la strategia dei parlamentari grillini:
Pezzi che vanno senza che altri arrivino a rimpiazzarli. Parlamentari in fibrillazione e divisi alla meta: dimettersi o no, se Beppe lo ordina? No. La maggior parte di loro non ci pensa proprio a mollare la cadrega conquistata come fosse una vincita alla lotteria. Gente che, con una legge elettorale basata sulle preferenze, è consapevole del fatto dinonpotere fare moltissima strada, di fronte a politici ben più navigati e mediatici, quindi ora si tiene ben stretto il tesserino da parlamentare con i relativi benefit, impensabili nella vita precedente.
Eppure, l’idea è balenata nella mente del comico ligure: dimissioni di massa non appena usciranno le motivazioni della Consulta sulla bocciatura del Porcellum.
«Bravo, tanto lui non sta in Parlamento, sta a casa sua a Genovaa darci gli ordini. InParlamento ci siamo noi», hanno subito commentato deputati e senatori M5S più critici con i diktat del capo. «Se così dovesse davvero accadere», confida un deputato abruzzese, «sarà solo il 20 per cento di noi a seguirlo. Non gli conviene. Casaleggio, poi, non lo seguirebbe». Già, il guru capellone, esperto di Internet e piattaforme virtuali. I bene informati raccontano diuna pattuglia grillina sempre più allineata con le posizioni del socio milanese di Grillo. Gianroberto Casaleggio avrebbe messo in guardia Beppe dal mettere in pratica le paventate dimissioni di massa. «Devono essere votate in Aula, ragiona. E se il Pd e gli altrice le votassero? Entrerebbero 150 nuovi parlamentari e per noi sarebbe la fine».
Arriverà la smentita?