Milan, l’addio solitario di Silvio Berlusconi
14/04/2017 di Redazione
Silvio Berlusconi è particolarmente intristito dall’addio al Milan. Il leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset è un grande appassionato di calcio, e tifa per la squadra rossonera sin da bambino. Berlusconi ha sempre rimarcato il legame tra il Milan e suo padre Luigi, anch’egli grande tifoso del club, per sottolineare il profondo sentimento che sente verso la società rossonera. Ad Arcore sono giorni di grande tristezza. Un retroscena di Goffredo De Marchis su La Repubblica racconta la malinconia provata dall’ormai ex presidente del Milan. Silvio Berlusconi si consola, a quanto scrive De Marchis, in questo momento solo grazie alla compagnia dei suoi cani. Da un po’ di tempo va in giro con un guinzaglio che ne tiene ben 8 in contemporanea, a cui ha aggiunto anche un barboncino che si era infilato sotto la macchina di un ospite. La svolta animalista è ormai consolidata nell’ex presidente del Consiglio: dopo Dudù e gli agnellini salvati per Pasqua, ora ci sono anche i cagnolini che lo rasserenano per l’addio a uno dei suoi grandi amori. Silvio Berlusconi ha rifiutato anche la presidenza onoraria, a quanto scrive La Repubblica, visto che non era interessato a un ruolo puramente cerimoniale. Il no sarebbe stato causato anche dall’assenza di ruoli per Adriano Galliani nella nuova società rossonera gestita dai cinesi. Berlusconi ieri non ha partecipato alla riunione che ha definito la cessione del Milan, dove erano presenti Galliani e sua figlia Barbara, e oggi non parteciperà alla conferenza stampa di presentazione dell’operazione. L’ex presidente è fermo nel rivendicare i motivi dell’addio alla squadra del cuore: il Milan per esser competitivo ha bisogno di 100 milioni di euro l’anno, una cifra insostenibile per una sola famiglia. Mediaset non attraversa un periodo brillante, visti i contraccolpi rilevanti sul mercato pubblicitario provocati dalla crisi economica. L’azienda rischia di esser perfino scalata, e i figli ormai reputavano eccessivo e non più giustificato lo sforzo finanziario per la grande passione del padre.