Beunida Melissa Shani, giovane esponente Pd di Padova, attaccata per un post anti-islamici
21/08/2017 di Redazione
Beunida Melissa Shani, 26 anni, a giugno candidata alle elezioni comunali di Padova in lista Pd, il giorno dopo l’attentato di Barcellona ha postato una foto del libro di Oriana Fallaci “La forza della ragione”, con il commento:
Fatalità l’ho finito di leggere ieri in spiaggia e ho anche pianto. Poi poche ore dopo ho saputo quello che è accaduto a Barcellona. Io parto come persona che distingue il fondamentalismo dall’ ”Islam, in realtà non ha alcun senso. Non ha senso continuare col pietismo, buonismo e accoglienza sconsiderata. Non è l’isis che dal nulla attacca l’Occidente, sono migliaia di anni che attaccano l’Occidente. Ora la guerra però non la fanno con i mitra o con i camion, quelle sono solo piccole dimostrazioni, a loro dire,”- guerra la fanno con la colonizzazione della nostra cultura. Vedasi la risoluzione 1162 o il trattato di uniformazione dell Europa ai valori islamici, che chiesero al parlamento europeo di approvare. Diceva che nelle scuole si dovesse bandire ogni riferimento al dio dei cristiani, che si dovesse cambiare la storia perché la storia occidentale è colma di bugie: la forza di gravità non l’ha inventata Newton. Potrei dire tante altre cose, ma non ha senso. Spero che l’Europa si svegli. Non sono così tutti gli islamici, ma è vero anche che una rondine non fa primavera. A mio avviso bisogna prendere delle tutele fortissime, non razziste, ma tutele consapevoli e non ipocrite o pietiste. Dire : si ma è l’isis mica l’Islam, significa non avere gli occhi aperti. Poi, mi ripeto non tutti gli islamici sono così, ma la maggioranza lo è. Eccome se lo è.
BEUNIDA MELISSA SHANI (PD) ATTACCATA PER IL POST IN CUI SOSTIENE CHE LA MAGGIORANZA DEGLI ISLAMICI SONO FONDAMENTALISTI
Il post di Beunida Melissa Shani – non più visibile ora sul suo profilo – non è passato inosservato. Lo ha ripreso il sito di informazione locale Padova24ore, criticando duramente le parole della democratica «tutt’altro che in linea con una posizione moderata sulla questione del terrorismo di matrice islamista». Una critica anche comprensibile, peccato infarcita di sessismo: accanto al post della 26enne esponente Pd una foto del suo lato b postata durante le ferie. «Giovane, carina e candidata a giugno, ma dura quanto Oriana Fallaci o forse anche Magdi Cristiano Allam su Facebook. Sono il lato a e b di Beunida Melissa Shani, attivista del Partito democratico di Padova, schierata in tandem durante la campagna elettorale con l’allora segretario cittadino Antonio Bressa (ora assessore alle attività produttive); ma anche durissima nel giudizio verso le popolazioni di religione musulmana, lei che nel profilo social si definisce «di origini greco-turche», si legge nell’articolo di Padova24ore.
BEUNIDA MELISSA SHANI: «NON SONO UN’OCA E ANCHE SE SONO DEL PD POSSO AVERE IDEE DIFFERENTI»
Beunida Melissa Shani ha subito ribattuto, con un altro post su Facebook, in cui taccia di sessismo il giornalista Alberto Gottardo l’autore dell’articolo su Padova24ore. «Non è che se una persona è del Pd non può avere idee differenti su alcuni temi. Si tratta di democrazia la stessa che l’ex giornalista in questione non tutela rubando mie foto e decontestualizzandole per farmi passare come una becera oca», scrive l’esponente dem, che rivendica il suo curriculum, da giovanissima cassiera nel reparto ortofrutta di un supermercato a giornalista praticante in un’emittente locale, con in mezzo una laurea in giurisprudenza. «Mi si venga a parlare di contenuti, non del mio selfie al mare».
BEUNIDA MELISSA SHANI REPLICA AL GAZZETTINO: «NON VOLEVO DIRE CHE LA MAGGIORANZA DEGLI ISLAMICI È TERRORISTA»
Il post di Beunida Melissa Shani è stato ripreso anche dal quotidiano locale il Gazzettino. La giornalista, esponente Pd, ha subito ribattuto in un altro post: «Non volevo dire che la maggioranza è fondamentalista nel senso di terrorista. Mica sono stupida. Ho detto che la maggioranza segue la sharia cioè la legge Santa ( per il 77% secondo uno studio dell’Università di Cardiffe). Quindi questa maggioranza è difficile da integrare con gli strumenti che abbiamo ora e dunque – mi ricito- servono tutele più concrete, non razziste».
Foto copertina: dal profilo Facebook di Beunida Melissa Shani