«Senza biglietto sull’autobus: ecco come la faccio franca»

«Per noi è fondamentale che le persone per bene che pagano il biglietto ogni mattina non debbano avere un ulteriore carico sulle loro spalle. Per questo abbiamo deciso che entro novembre, su un certo numero di linee, l’ingresso al capolinea avverrà dalla porta anteriore e che ci sarà un rafforzamento dei controllori a bordo per ridurre drasticamente l’elusione» La dichiarazione porta il nome del sindaco di Roma Ignazio Marino: nel comunicato apparso ieri sul sito del primo cittadino l’ennesimo annuncio della lotta all’evasione, vera e propria piaga del trasporto pubblico capitolino.

 

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I TRUCCHI – I dati ufficiali in mano all’Atac raccontano di un’evasione al 15% ma la realtà sembra essere diversa: «Su alcune linee si arriva a oltre la metà, anche al 60%» confessano i controllori nella poco entusiasmante fotografia scattata oggi da Repubblica. Il biglietto a bordo è un’optional, e se c’è resta in tasca lindo e pinto: «Se dovessero passare i controllori scenderei o fingerei di dormire» dice uno studente, «I controllori? A me in un anno è capitato due volte, cento euro di multa: meno della metà dell’abbonamento annuale» racconta un altro. La qualità del servizio è giudicata insufficiente, gli ispettori latitano e l’evasione dilaga, al centro come in periferia e non solo di giorno: «Dove compriamo il biglietto la notte? Le edicole sono chiuse e rivenditori automatici sui bus sono pochi e spesso fuori uso». I trucchi non sono nuovi ma almeno a Roma sembrano ancora funzionare: «Io prendo il tram 8 ogni giorno – confessa Luisa ancora a Repubblica – i controllori salgono sempre a Torre Argentina e quando i passeggeri lo capiscono si dirigono in fretta verso le obliteratrici».

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