Caso Yara Gambirasio: la Corte d’Appello ammette l’utilizzabilità dei dati Dna grezzi
12/12/2015 di Redazione
Caso Yara Gambirasio. Sono stati giudicati utilizzabili i dati grezzi alla base della relazione del Ris con cui è stato estrapolato il Dna di Ignoto 1, identificato in Massimo Bossetti. Lo hanno stabilito i giudici della Corte d’Assiste di Bergamo. L’inutilizzabilità dei dati grezzi era stata chiesta dalla difesa del muratore di Mapello.
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CASO YARA GAMBIRASIO: SCONTRO DIFESA – ACCUSA
Secondo gli avvocati Claudio Salvagni e Paolo Camporini il deposito di un’integrazione riguardo a dati precedenti veniva considerata per loro lesiva del diritto di difesa. I due legali di Massimo Bossetti, imputato per l’omcidio di Yara Gambirasio, avevano rinunciato in polemica con l’accusa al controesame di due ufficiali del Ris sui cosiddetti ‘dati grezzi’ che rappresentano i fogli di lavoro che descrivono la procedura attraverso la quale il Ris era giunto all’estrapolazione del Dna di Ignoto 1. I due legali di Massimo Bossetti avevano inoltre stigmatizzato il deposito di un’integrazione parlando di “gioco delle tre carte”. Il pm Letizia Ruggeri aveva replicato che non si trattava di “dati diversi, ma ulteriori” e aveva definito “al limite della calunnia” le parole dei legali.