Brasile: crolla il viadotto incompiuto dei Mondiali. Due morti
04/07/2014 di Stefania Carboni
Un’opera incompiuta che lascia la sua scia di morte. Succede a Belo Horizonte, in Brasile, quando ieri (alle 15 ore locali) un viadotto è crollato improvvisamente schiacciando un autobus di linea, un’automobile e due camion. I morti accertati sono due, l’autista del mezzo pubblico, una donna, ed un operaio; una ventina i feriti, di cui otto ricoverati in gravi condizioni. La struttura, una delle tante incompiute dei Mondiali di calcio, doveva servire a collegare lo stadio Mineirao, che ospiterà una delle semifinali il prossimo 8 luglio, con l’aeroporto cittadino. «È venuto giù di colpo, facendo tremare la terra», ha raccontato Daniel Magalhaes, un automobilista passato sotto il cavalcavia pochi secondi prima del crollo. «Ero fermo al semaforo a poche decine di metri, ho sentito un rumore tremendo e ho pensato istintivamente al terremoto. Poi ho guardato nello specchietto retrovisore ed ho visto che il viadotto era crollato», ha detto.
CROLLO VIADOTTO: TRE GIORNI DI LUTTO – Dilma Rousseff ha espresso le proprie condoglianze ai familiari delle vittime. «In questo momento di dolore, esprimo le mie condoglianze ai familiari delle vittime», sottolineando che il governo federale «è a disposizione delle autorità locali per qualsiasi necessità». Indetti nel frattempo tre giorni di lutto a Belo Horizonte, la Fifa ha cancellato tutte le manifestazioni previste nel Fan Fest.
Guarda il momento del crollo:
CROLLO VIADOTTO: ERRORE DI CALCOLO – Sotto al viadotto Pedro I sono transitati durante i Mondiali anche i pullman della nazionale Argentina, rientrata martedì da San Paolo dopo la vittoria contro la Svizzera. Ora la zona è transennata mentre venti squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro per rintracciare altre persone intrappolate. L’ora del crollo (15 locali, 20 di sera in Italia) ha evitato una strage. In quel momento la strada non era tanto trafficata.
Come ha indicato un esperto consultato dall’ANSA, il crollo potrebbe essere stato causato «da un errore di calcolo o dalla fretta di concludere i lavori». «Il viadotto crollato – ha detto l’ingegner Massimo Pietrantoni, titolare di uno studio internazionale di progettazione di ponti e viadotti – era in cemento armato e la lunghezza tra un pilone e l’altro era considerevole. Per esperienza posso ipotizzare che vi sia stato un errore di calcolo oppure che per accelerare i lavori dell’opera, in ritardo nella consegna, non siano stati rispettati i tempi di maturazione del calcestruzzo, che potrebbe anche essere stato di qualità scadente».
Guarda la gallery:
(Foto credit: AP / Victor R. Caivano)
TRIVELLE IN AZIONE – Il quotidiano di Belo Horizonte Estato de Minas dedica uno speciale sul crollo mortale e le tecniche che si stanno usando ora per il recupero dei corpi. Qui sotto una infografica:
(Fonte: Estato de Minas)