Intervista di Bruno Vespa a Salvo Riina, vertici Rai convocati in Commissione Antimafia
07/04/2016 di Redazione
È giusto o no intervistare il figlio di un boss in tv? È la domanda che delle ultime ore si pongono in molti, dopo che Salvo Riina, figlio dell’ex capo di Cosa Nostra Totò, è stato protagonista di una puntata di Porta a Porta. L’intervista di Bruno Vespa ha generato forti polemiche anche nel mondo politico e istituzionale e in quello giornalistico. La Commissione parlamentare Antimafia ha convocato per domani, alle ore 16, la presidente della Rai Monica Maggioni e il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto, per un’audizione urgente sulla vicenda.
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INTERVISTA A RIINA, FNSI E USIGRAI: «SCELTA SCELLERATA» –
Intanto il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il segretario dell’Usigrai, Vittorio Di Trapani, in una nota hanno parlato di «scelta scellerata» dell’azienda televisiva: «Le dure prese di posizione delle più alte autorità istituzionali e di molti esponenti del mondo politico sulla decisione della Rai di mandare in onda la puntata di Porta a Porta con l’intervista al figlio di Totò Riina sono la conferma che quella dell’azienda è una scelta scellerata che mina gravemente la credibilità e l’autorevolezza del servizio pubblico radiotelevisivo». In precedenza, contro la scelta di Bruno Vespa di mandare in onda l’intervista si era esposta buona parte del Parlamento, era intervenuto anche l’intervento del presidente del Senato e della Commissione Antimafia, tanto meno la protesta dei parenti delle vittime o delle associazioni per la lotta alla criminalità.
INTERVISTA A RIINA, VESPA: «PER COMBATTERE LA MAFIA BISOGNA CONOSCERLA» –
«Per combattere la mafia, che tuttora è potente e gode di protezione diffusa, bisogna conoscerla», ha spiegato Bruno Vespa prima di lanciare l’intervista a Salvo Riina, condannato anche lui per associazione mafiosa, che ha appena pubblicato un libro in cui parla del rapporto con il padre e della sua vita familiare. Una posizione che non piace al deputato Pd e segretario della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, che ieri ha affermato: «Le parole contenute nel comunicato Rai sono gravi e inaccettabili. Definire l’intervista al figlio del boss Riina un punto di vista sulla mafia mostra una linea editoriale che non ha nulla a che vedere con il servizio pubblico e con qualsiasi deontologia giornalistica. Chi ha scritto e avallato quei termini? Serve l’apertura di un’indagine interna e spiegazioni pubbliche in commissione di Vigilanza».
INTERVISTA A RIINA, VERTICI RAI: «POLEMICHE PREVENTIVE»
Il direttore generale Rai Dall’Orto, che ieri per seguire il caso ha scelto di dare forfait ad un incontro al Festival di Giornalismo di Perugia, dopo una giornata di tensione ha confermato la stima a Vespa e dato il via libera alla trasmissione. La Rai ha poi precisato che andrà in onda (oggi, giovedì 7 aprile) una puntata di Porta a Porta dedicata alla lotta alla mafia «per offrire un ulteriore punto di vista contrapposto a quello offerto dal figlio di Riina» con ospiti il ministro dell’Interno Angelino Alfano e il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone. Secondo Viale Mazzini quelle sull’intervista a Riina sono «polemiche preventive» da parte di chi non ha visto l’intervista, che Vespa conduce «senza sconti».
(ANSA / CLAUDIO PERI)