La bufala del sindaco di Scraffingiu e dei profughi islamici che avevano chiesto l’abolizione della carne di maiale nelle mense

Come molti in Sardegna sanno (ma anche alcuni isolani hanno bisogno di ripassare la geografia della regione), Scraffingiu non esiste. Non si trova su nessuna cartina, non è vero che è in provincia di Cagliari. Eppure, tantissime persone (anche sardi, ahinoi) hanno condiviso su Facebook e Twitter il meme con il volto del sindaco della cittadina fantasma, oppositore della richiesta di alcuni «profughi islamici» di abolire la carne di maiale dalle mense scolastiche.

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BUFALA SCRAFFINGIU, IL MEME CONDIVISO SU FACEBOOK

bufala Scraffingiu

Ormai, sembra che le parole «islamici», «migranti», «carne di maiale», in diverse combinazioni, siano diventate un irresistibile generatore di bufale. Nel meme si legge: «Quest’uomo è il sindaco di Scraffingiu, in provincia di Cagliari. In seguito alla richiesta di alcuni profughi islamici che avevano preteso l’abolizione della carne di maiale dalle mense scolastiche, ha risposto in una nota: ‘Qua siamo in Sardegna e in Sardegna si rispettano le nostre regole e le nostre tradizioni. Qui si mangia la carne di maiale, si beve il buon vino e si rispettano le donne. Se vuoi la legge islamica te ne torni al tuo Paese. Condividi se sei concorde».

BUFALA SCRAFFINGIU: ECCO CHI È IL SINDACO DELLA FOTO

Come se non bastasse, oltre al fatto che Scraffingiu non esiste, il volto riportato nel meme è quello del noto comico Alessandro Pili, del gruppo dei cabarettisti sardi Lapola. Il sito bufale.net  offre un campionario piuttosto ampio degli sketch dei comici che hanno come protagonisti proprio il sedicente sindaco di Scraffingiu.

bufala Scarffingiu

Inoltre, la richiesta di abolizione della carne di maiale da mense scolastiche e da refettori di altri luoghi pubblici da parte di migranti è una sorta di ritornello che, a intervalli regolari, viene riproposto al popolo della rete che, a quanto pare, ci casca con tutte e due le scarpe. In molti, infatti, hanno condiviso l’immagine del sindaco di Scraffingiu, accompagnandola con commenti del tipo «Finalmente un sindaco con le palle» e con esortazioni a «esportare» questa sua presa di posizione anche in altri comuni italiani.

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