Buy Pens: come è andata a finire la storia del papà che vendeva le penne per strada

Un profugo, fotografato in strada mentre vendeva penne per far sopravvivere la sua bambina. La sua storia, che fa il giro del mondo. E solidarietà, tanta. Ha fatto il giro del web, nei giorni scorsi, la foto di un padre che vendeva penne in strada per mandare a scuola sua figlia, scatenando una gara di solidarietà.

L’uomo ha ricevuto 170 mila dollari in donazioni ma dovrà aspettare tre settimane per ricominciare la sua nuova vita. La fine della storia di Abdul Halim, trentacinquenne palestinese proveniente da Yarmouk (Siria), la racconta Ncb riportando quelle immagini che hanno fatto il giro del mondo.

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BUY PENS: LA CAMPAGNA CHE HA AIUTATO IL VENDITORE DI PENNE –

Abdul è stato rintracciato nella capitale libanese, Beirut. Tutti questi soldi sono stati raccolti da utenti provenienti da ben 105 paesi nel mondo e una campgna montata grazie al tam tam su Twitter. Tutto è nato dal gesto di un attivista islandese, Gissur Simonarson, che, come ha raccontato l’Indipendent, ha notato la foto dell’uomo intento a vendere otto penne biro con la sua figlia sulle spalle nelle strade di Beirut. Una immagine toccante, tanto che Simonarson si è deciso a cercare l’uomo, creando l’account Twitter #BuyPens.

La rete ha permesso all’attivista di rintracciare Abdul e nel mentre di raccogliere fondi per la sua famiglia. «Abbiamo investito sulla vita di quest’uomo e vogliamo esser sicuri di aiutarlo il più possibile», ha spiegato Simonarson. «Sfortunatamente dobbiamo aspettare la fine della raccolta. Dopo due settimane Indiegogo potrà erogare i fondi».
Carol Malouf, giornalista e attivista locale, si sta preoccupando nel fornire cibo e aiuti alla famiglia di Abdul Halim.

«AIUTERO’ GLI ALTRI PROFUGHI SIRIANI IN LIBANO»

– Il profugo, intervistato da Nbc, ha spiegato che userà le donazioni per i suoi figli Reem, 4 anni e Abdalla, 9. Li manderà a scuola e aiuterà, con gli stessi soldi, altri siriani in difficoltà come lui. «Non voglio che rimangano con me sulla strada», ha commentato. «Voglio che imparino qualcosa. Questa campagna ha cambiato la mia vita. Voglio aiutare altri siriani qui in Libano».

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