Il favoloso mondo dei commentatori italiani di internet spiegato al direttore di Buzzfeed Canada
22/04/2016 di Maddalena Balacco
“Ho inviato uno sciocco tweet sulla tv italiana e sono diventato famoso in Italia”. Recita così il titolo di un articolo di Buzzfeed Canda a firma del direttore – l’ormai mitologico “superanalista del web” Craig Silverman – che racconta di come lo stesso Silverman sia diventato un eroe dell’internets italiano dopo aver scoperto e commentato Ciao Darwin (come vi avevamo raccontato qui) come qualsiasi essere umano lo farebbe senza una conoscenza approfondita degli italiani. Conoscenza che da ieri Craig Silverman ha sicuramente implementato.
Nell’articolo viene peraltro riportato anche il nostro racconto sul tema: abbiamo così appreso che i nostri scritti, tradotti in inglese con Google translate, diventano bellissime poesie jazz e pertanto da oggi abbiamo deciso che chiunque debba fare riferimento a pezzi di Giornalettismo, dovrà presentarli come bellissime poesie jazz. Notiamo a margine che il buon Craig, peraltro, non ha potuto comprendere appieno l’ironia su Uomini e Donne, e per questo deve ritenersi molto, molto fortunato.
Insomma.
L’articolo di Buzzfeed ha fatto sì che la fama di Craig Silverman nel web italico divenisse eterna e imperitura, come dimostra la tempesta di tweet e status piovuta sulla sua testa fra ieri e oggi, ricca di quel non-sense che ci rende fieri patrioti nel mondo ancor di più di pizza, pasta e mandolino. Nello stesso articolo di Silverman ci sono mirabili esempi del genio italico applicato all’arte del commento, tanto che lo stesso buon Craig ha dimostrato di essersi decisamente adattato con successo al suo nuovo popolo amico. Forse anche troppo.
Così abbiamo deciso per comodità nostra, vostra e di Craig Silverman, di operare una fondamentale antologia del commentatore medio italiano, per districarsi nella giungla di opinionismo indispensabile che solo il web tricolore è in grado di fornire con tale qualità.
Vi consigliamo di cliccare play sul video sottostante per creare l’atmosfera, grazie.
COMPENDIO DEL COMMENTATORE ITALICO MEDIO APPLICATO AL CASO CRAIG SILVERMAN VOLUME 1
IL SEVERO MA GIUSTO
Il severo ma giusto è quel commentatore che ti ricorda sempre, in ogni caso, che qualsiasi cosa tu dica c’è sempre di peggio, e di solito quel peggio lo incarni tu. Il severo ma giusto è uno fra i commentatori più diffusi, in questo caso unito con IL PATRIOTA, che approfondiremo più sotto.
Ps. noi abbiamo visto anche delle paste servite con sugo alle polpette, ma attenzione, potremmo non essere sicuri sia confacente al sacro “regolamento culinario del perfetto ricettario italico non seguendo il quale si rischia la pena di morte o la fine di Carlo Cracco col piccione” (volume 3 2016)
IL PATRIOTA
Il patriota non prende bene per niente le critiche al suo paese. Nonostante si prodighi a condannarne usi e costumi, egli difende l’italica patria contro l’attacco dell’oppressore americano (America, Canada, sempre da quelle parti siamo). Il patriota difenderà la sua patria fino all’ultimo tweet, non risparmiandosi nemmeno i colpi bassi, come in questo caso.
IL POETICO (TRADOTTO)
Oh, il poetico è il nostro preferito: il poetico è in grado di impreziosire qualsiasi faccenda stia commentando. Con una sola frase, spesso talmente perfetta da non necessitare nemmeno virgole punti e altri ammenicoli della modernità pensati per rendergli la vita difficile, il poetico sa esprimere la sua opinione in maniera ficcante e appropriata, con un uso proverbiale della lingua e una precisione retorica ammirevole.
LO SPORTIVO
Quella dello sportivo è una delle figure più rappresentate nel vario mondo dei commentatori italiani. Lo sportivo non si perita di argomentare, spiegare, dire la sua. Lo sportivo si limita a mostrarvi il proprio disgusto, con meno parole possibili, perché è giusto che voi sappiate che lo sportivo prova repulsione nei vostri abietti confronti. Dello sportivo esistono varie sottocategorie, ricordiamo le più importanti:
– Lo sportivo che non ci vuole stare: Lo “sportivo che non ci vuole stare” è quello che dopo un insulto, un “ma questa è una bufala” o un “cazzari” viene ripreso da altri commentatori, che gli dimostrano i suoi errori. Gli “sportivi” di tale tipologia si riconoscono dalla reazione: se accusano i commentatori di essere pagati, se cambiano discorso o se ritornano al commento/insulto di cui all’inizio, ci troviamo davanti a uno “sportivo che non ci vuole stare”. Il consiglio è lasciare con movimenti lenti un po’ di cibo a terra e allontanarsi senza fare rumore.
– Lo sportivo che tanto ha ragione lui: questa tipologia particolare di sportivo si differenzia dalla precedente perché in caso di commenti a lui avversi, inventerà qualsiasi genere di argomento attingendo da ogni fonte reperibile su internet, fonti del genere del fattoquotiDAINO o del corrieredellapera, di solito.
IL PASSIVO AGGRESSIVO NON-SENSE
Concludiamo questa breve e non esaustiva rassegna con il passivo aggressivo non-sense: forse una delle figure più rappresentative della ricca fauna del commentatore italiano. Il passivo aggressivo non sense si prefigge di comunicare non comunicando, di regalare al mondo dell’internet una perla squisitamente estetica. Egli non persegue il fine di dirvi qualcosa, ma il più maieutico obiettivo di suscitare in voi una riflessione libera che sappia condurvi a una verità nata nella vostra mente.
Ps. Dear Craig , here’s a clip from Don Matteo , the detective priest. You’ll love it