Calcioscommesse, l’operazione “Dirty Soccer” fa 50 arresti
19/05/2015 di Redazione
Calcioscommesse, combine in Lega Pro e dilettanti: cinquanta gli arresti eseguiti per ordine della procura di Catanzaro e complessivamente oltre settanta gli indagati nell’operazione chiamata ‘Dirty Soccer’ che esplora il sistema criminale che coinvolgeva anche la criminalità mafiosa calabrese, o ‘ndrangheta, e che portava all’alterazione dei risultati delle partite delle serie minori; un giro di scommesse che superava i confini nazionali e sbarcava anche all’estero. Presto ci sarà la richiesta di accesso agli atti della procura da parte del Procuratore Figc, Stefano Palazzi. Palazzi ha preannunciato la richiesta al Pm Elio Romano in una telefonata in cui s’è ribadita la volontà di collaborazione. «Uno pensa basta. E invece c’è sempre una nuova puntata. Onestamente mentre c’era questa ondata di arresti noi eravamo in Giunta», ha commentato il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Il calcioscommesse «è la patologica conseguenza del tramonto della vecchia innocente schedina. Urge evidentemente una riforma radicale della normativa che regolamenta tali tipologie di scommesse che hanno finito per inquinare il mondo sportivo ad esse collegato». Scrive il pm di Catanzaro nel decreto di fermo Dirty soccer. E dalle intercettazioni un giornalista di Tuttolegapro.com coinvolge anche Claudio Lotito, non indagato, definendolo: «Lotito ricatta tutti».
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CALCIOSCOMMESSE, COMBINE IN LEGA PRO E DILETTANTI
Le forze dell’ordine stanno operando in Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto, Lombardia.
Il provvedimento di fermo, di oltre 1000 pagine, delinea una rete di personaggi, appartenenti a due distinte organizzazioni criminali, attive nella combine di incontri dei campionati di Lega Pro e Lega Nazionale Dilettanti, capaci di alterare risultati e investire danaro nel connesso “giro di scommesse” in Italia e all’estero.
Oltre trenta le squadre coinvolte nel sistema criminale, scrivono i Pm: “Dilettanti, capaci di alterare risultati e investire danaro nel connesso “giro di scommesse” in Italia e all’estero”. Sono in corso perquisizioni nelle sedi di diverse squadre di Lega Pro e Dilettanti, e nei domicili di dirigenti, allenatori e giocatori che “secondo l’indagine, si sarebbero associati per truccare le partite”: sarebbero decine le partite truccate.
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CALCIOSCOMMESSE, «LOTITO RICATTA TUTTI»
Vittorio Galigani, ex direttore sportivo di diverse squadre ed oggi editorialista del sito tuttolegapro.com, è stato intercettato mentre era al telefono con il direttore sportivo de L’Aquila Ercole Di Nicola. La telefonata, del 15 gennaio scorso, è agli atti dell’inchiesta di Catanzaro. Galigani non risulta indagato e nella chiamata parla con Di Nicola, arrestato, di un editoriale pubblicato dallo stesso sul sito in cui, scrivono gli inquirenti ripresi dal Corriere della Sera, «lamentava una diffusa quanto generale atmosfera di prevaricazione e malaffare imperane in seno agli organi di potere della Lega Pro». Tali concetti sono stati ribaditi nella telefonata con il Direttore Sportivo de L’Aquila, lo stesso che, continuano gli inquirenti, «si atteggiava a uomo di calcio ligio alle regole» quando in realtà era «capace di combinare incontri di calcio senza remore e senza scrupoli».
si legge negli atti dell’inchiesta:
«I due conversano a lungo e il Galigani dava prova di quanto radicato fosse il malcostume nelle stanze del calcio professionistico italiano». Ecco il passaggio della telefonata riguardante il presidente della Figc, Lotito e Macalli (nessuno è indagato):
Di Nicola: «ho visto il tuo editoriale su tutto Lega Pro…hai attaccato Lotito a tutto andare!»
Galigani: «no no ma deve andare a casa deve andare…racconto storie vere, non è che racconto favole…Lotito ha rotto i coglioni…il motivo del dissidio è Lotito, non è Ma…Macalli e Tavecchio sono due rincoglioniti in mano alle…come si dice…si in mano a Lotito, che li ricatta, c’è pure che lui pensa che aveva diritto di fare il vicepresidente».
Di Nicola: «eh»
Galigani: «in Federcalcio, se lui lascia la sua poltrona a Macalli, c’è un motivo, se lui perde…una cosa che molti non hanno compreso..questa maggioranza della Lega, della Federcalcio, esiste in funzione del 17% della Lega Pro, se lui perde il 17% della Lega Pro salta tutta la Federcalcio…la sua stanzetta che ha lassu’ al quinto piano di via Allegri, lo cacciano».
CALCIOSCOMMESSE, LA ‘NDRANGHETA DIETRO LE COMBINE
Ad alcuni indagati vengono contestate aggravanti mafiose e transnazionali: “Fra questi un membro della cosca Iannazzo, potente clan della ‘ndrangheta lametina”, e proprio grazie alle intercettazioni a suo carico – è stato arrestato giovedì scorso – sarebbe partito questo filone di inchieste. Nel sistema scoperchiato dalla procura “anche un poliziotto”.
CALCIOSCOMMESSE, ECCO LE PARTITE COINVOLTE
Diciassette incontri dei gironi A, B e C di Lega Pro e 11 partite della lega Dilettanti, serie D, gironi H e I: sono queste le partite sulle quali gli investigatori e gli inquirenti hanno accertato le combine. Ecco nel dettaglio alcuni incontri: LEGA PRO Pisa – Torres Juve Stabia – Lupa Roma Sant’Arcangelo – Aquila Grosseto – Sant’Arcangelo Aquila – Savona Prato – Sant’Arcangelo Cremonese – Pro Patria Monza – Torres Bassano – Monza Torres – Pro Patria Pro Patria – Pavia Aquila – Tuttocuoio Aquila – Sant’Arcangelo Barletta – Catanzaro Aversa – Barletta Vigor Lamezia – Paganese Barletta – Vigor Lamezia. SERIE D Hinterreggio – Neapolis Sorrento – Montalto Neapolis – Montalto Monopoli – Puteolana Montalto – Frattese Due Torri – Neapolis Neapolis – Akragas Neapolis – Sorrento Brindisi – San Severo Andria – Puteolana Pomigliano – Brindisi.
CALCIOSCOMMESSE, L’SMS DEL DG E QUELLA SCOMMESSA DA 18 MILA EURO
«Domenica non avete voluto ed è andata super bene». Questo il contenuto di un sms che Felice Bellini, attuale dirigente responsabile marketing della Vigor Lamezia, ha inviato lo scorso 21 aprile a Robert Farruggia, finanziatore delle combine, dopo avere chiuso positivamente la partita di calcio Barletta-Vigor Lamezia, valida per il campionato di Lega Pro. Entrambi sono ora sotto un provvedimento di fermo. Secondo quanto emerge dall’inchiesta la partita era stata concordata e finì con il punteggio di 3-3. Questo avrebbe permesso a Bellini di vincere, secondo quanto emerge nelle righe del provvedimento di fermo, ben 18mila euro. Farruggia, finanziatore maltese, non aveva partecipato alla scommessa. L’sms era rivolto a lui, un messaggio spiega il pm che sa di “rivincita”. Secondo il magistrato Bellini era così convinto del risultato finale che avrebbe invitato diversi suoi amici a scommettere sull’evento.
CALCIOSCOMMESSE, BINDI «IMPRESSIONANTE FORZA DELLA ‘NDRANGHETA»
«Il vasto sistema di corruzione sportiva svelato dall’indagine della Squadra mobile di Catanzaro e dallo Sco della Polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Catanzaro, è un’impressionante conferma della forza intimidatrice della ‘ndrangheta e della sua capacità di inquinare in profondità anche il mondo del calcio». Ad affermarlo è Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia. «La presa della criminalità organizzata su questo settore, così popolare e di massa in cui ruotano fortissimi interessi economici – commenta Bindi – non può essere più minimizzata, come fenomeno locale o episodico». «Non si può aspettare la prossima inchiesta per mettere mano ai correttivi necessari – continua la presidente del’Antimafia – dalle scommesse, estese alle serie minori e possibili anche per i tesserati, alla trasparenza dei bilanci fino all’efficacia della giustizia sportiva. Occorre liberare il calcio dal malaffare con risposte immediate e più rigorose, ma c’è anche da chiedersi se i vertici della Figc e le leghe delle squadre sono davvero all’altezza di questa sfida».