Candidati Elezioni Napoli 2016: i nomi per il sindaco alle Comunali

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CANDIDATI ELEZIONI COMUNALI 2016 NAPOLI

Sarà il ballottaggio a decidere chi sarà il prossimo sindaco di Napoli. Dopo il primo turno delle elezioni Comunali 2016 a Napoli, a sfidarsi per la conquista di Palazzo San Giacomo sono il sindaco uscente Luigi de Magistris, sostenuto da civiche e Sinistra, e lo sfidante di centrodestra Gianni Lettieri. Di fatto, un remake di quanto già avvenuto 5 anni fa. Uno scontro che, di fatto, era stato previsto anche dai sondaggi. Il Pd sarà invece tagliato fuori dal ballottaggio, così come il M5S.

BALLOTTAGGIO SINDACO DI NAPOLI 2016

La città si prepara quindi ad altri quindici giorni di campagna elettorale. Con lo stesso de Magistris convinto di poter ripetere la vittoria di 5 anni fa, dopo i risultati confortanti del primo turno.

I RISULTATI DELLE ELEZIONI COMUNALI 2016 A NAPOLI

Ma chi sono i candidati e con che liste si sono presentati il 5 giugno?

Da una parte il primo cittadino Luigi de Magistris, in cerca del bis, ha ricevuto il sostegno di uno schieramento di sinistra. Forza Italia ed altre formazioni di centrodestra sostengono invece Gianni Lettieri, già candidato 5 anni fa, sconfitto da de Magistris al secondo turno.

Tra gli esclusi del primo turno il Movimento 5 Stelle, prima lista in città alle ultime Regionali, ma che si è fermata al 9.63% di Brambilla.

La vera delusione è stata però la candidata di Pd e ALA, Valeria Valente, vincitrice delle primarie del 6 marzo contro Antonio Bassolino, Marco Sarracino e Antonio Marfella. La deputata dem non è riuscita nemmeno ad agguantare il ballottaggio, facendo peggio delle proprie liste.

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LUIGI DE MAGISTRIS È IL CANDIDATO DELLA SINISTRA

De Magistris tenta la riconferma sostenuto da una coalizione di sinistra diversa da quella che lo appoggiò nel 2011. Il sindaco ha perso l’Italia dei Valori, che fa ora parte della coalizione di centrosinistra, ma lavora per raccogliere intorno al suo programma una vasta area radicale. Al fianco di de Magistris ci saranno sicuramente molti movimenti e associazioni. E ci sarà anche Sinistra Italiana (Sel ha fatto parte della giunta guidata dall’ex pm) ed anche formazioni politiche minori come Possibile. De Magistris ha già dimostrato di avere una personalità forte e di essere dotato di ottime capacità comunicative. È probabile che nella sua campagna elettorale punterà al confronto con il passato, ricordando i tempi dell’emergenza rifiuti e mettendo in evidenza dati sulla ripresa del turismo.

VALERIA VALENTE È LA CANDIDATA DI PD E CENTROSINISTRA

La candidatura di Antonio Bassolino non si è rivelata particolarmente gradita al Pd nazionale e nemmeno ad una larga parte dei dirigenti Dem locali. Ma né il Nazareno né i dirigenti napoletani del partito sono riusciti ad individuare subito l’avversario da contrapporre all’ex sindaco e governatore (sia tra gli esponenti del mondo politico che della società civile).

Bassolino ha dunque sfruttato anche delle incertezze del suo partito per tessere la sua tela. Dopo l’annuncio della sua discesa in campo ha partecipato sia ad iniziative pubbliche alla presenza di centinaia di persone che a piccoli riunioni a casa di cittadini. Si è confrontato con gli avversari (molto apprezzato è stato il suo intervento alla festa regionale del Nuovo Centrodestra di ottobre). È stato protagonista del dibattito sui media. Ha costruito una fitta rete di sostenitori. Ma ciò non è bastato per portare a casa il successo.

Alle primarie del 6 marzo, ha ottenuto il 42,2% dei voti, non abbastanza per superare Valeria Valente, 39 anni, avvocato, già assessore comunale, che ha ottenuto invece il 43,7% dei consensi. Altri candidati alle primarie erano Marco Sarracino, 26 anni, segretario dei Giovani Democratici e giovane componente della direzione nazionale del Pd, e l’oncologo della Fondazione Pascale Antonio Marfella, 59 anni, noto anche per essere in prima linea nella denuncia del disastro ambientale della Terra dei Fuochi.

Negli ultimi mesi, come possibili candidati anti-Bassolino in quota Pd, oltre a quello della Valente, erano circolati i nomi di Umberto Ranieri, politico di lungo corso (che non è riuscito a raccogliere in tempo le firme necessarie), e dei deputati Enzo Amendola e Gennaro Migliore, a fine gennaio entrati nella squadra di governo come sottosegretari (rispettivamente agli Esteri e all’Ambiente). Ma si era parlato anche dell’ipotesi di candidare Riccardo Monti, presidente dell’Ice, l’agenzia per la promozione all’estero delle imprese italiane. A dicembre poi era sembrata possibile la candidatura del magistrato anticamorra Giovanni Corona, uno dei protagonisti della Leopolda. Altri nomi circolati quelli dell’imprenditore Dario Scalella e della manager Celeste Condorelli.

Valeria Valente è nata a Napoli nel 1976. ha cominciato la sua carriera fin da giovanissima, nel movimento studentesco, di cui è diventata coordinatrice all’età di 18 anni. Successivamente è entrata a far parte dell’esecutivo nazionale dell’Unione degli Studenti-Cgil. È arrivata a Palazzo San Giacomo a poco più di 20 anni. Nel 1997 è stata eletta consigliere comunale per il Pds, nel 2001 è stat riconfermata nelle liste dei Ds. Nel 2006, con il secondo mandato di Rosa Russo Jervolino, ha ricevuto l’incarico di Assessore alle Pari Opportunità e al Turismo, mantenuto fino al 2010, quando si è candidata alla segreteria provinciale del Partito Democratico.

Nel 2013 è infine arrivata l’elezione in Parlamento. Valeria Valente è stata eletta alla Camera dei deputati dopo il successo delle parlamentarie Democratiche del dicembre 2012, elezioni in cui si è piazzata al terzo posto nel collegio Campania 1. A Montecitorio è attualmente uno dei 14 segretari dell’Ufficio di Presidenza. Politicamente Valeria Valente è stata per anni vicina ad Antonio Bassolino e, dunque, il successo alle primarie del 6 marzo è stato annunciato come la vittoria di una ‘figlia’ contro il ‘padre’.

In realtà le strade tra il vecchio leader della sinistra napoletana e la giovane deputata si sono separate da più di qualche anno. Valeria Valente è oggi la coordinatrice in Campania della componente del Pd Rifare l’Italia, la corrente che fa riferimento a livello nazionale al presidente del partito Matteo Orfini. È molto vicina anche ad un altro ex bassoliniano, l’eurodeputato Andrea Cozzolino, considerato per anni il delfino dell’ex sindaco ed ex governatore. A sostenerla nella campagna elettorale per le primarie contro Bassolino sia esponenti del governo che del Pd nazionale, e la maggior parte delle componenti del Pd di Napoli, tanto da essere accusata si essere «candidata dell’apparato».

GIANNI LETTIERI È IL CANDIDATO DI FORZA ITALIA E CENTRODESTRA

I nodi non sono stati sciolti nel centrodestra. Fin da subito ha ufficializzato la sua discesa in campo l’imprenditore Gianni Lettieri, 59 anni, candidato civico sostenuto inizialmente solo da associazioni e movimenti, che ha poi incassato anche l’appoggio dei partiti. Lettieri, 5 anni fa sconfitto al ballottaggio, non ha raggiunto subito l’intesa con Forza Italia. Sono rimaste smarcate formazioni di destra come Fratelli d’Italia. Il leader napoletano, Marcello Taglialatela ha ripetutamente chiesto l’unità del centrodestra e la scelta del candidato attraverso primarie di coalizione. Ma invano.

I nomi circolati spesso, ma solo in una prima fase, come possibili alternative a Gianni Lettieri a capo della coalizione sono stati quelli dell’ex ministro Mara Carfagna e dell’ex governatore Stefano Caldoro. L’imprenditore dovrebbe essere in campo con 11-12 liste. Dello schieramento di centrodestra faranno sicuramente parte Forza Italia, Noi con Salvini, Italia Unica di Corrado Passera, Idea di Gaetano Quagliariello, Rivoluzione Cristiana di Gianfranco Rotondi, il Nuovo Psi Riformisti di Stefano Caldoro ed altre liste civiche.

MATTEO BRAMBILLA È IL CANDIDATO DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Il Movimento 5 Stelle ha scelto il proprio candidato alla carica di sindaco di Napoli, con una consultazione tra i militanti a metà marzo. A rallentare ogni decisione è stato anche il caos legato al caso Quarto, che ha sottoposto il M5S napoletano a forti critiche. È stata comunque esclusa fin da subito categoricamente l’ipotesi di candidatura di uno dei due big campani del Movimento, come Roberto Fico o Luigi Di Maio, membri del direttorio.

Tra i favoriti per la candidatura è stato per mesi Mariano Peluso, attualmente consigliere della municipalità Vomero, attivista storico del M5S. Ma più avanti sono spuntati i nomi di Stefania Verusio e Francesca Menna, quest’ultima vicina al deputato e presidente della Commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico, fondatore del MeetUp di Napoli. A vincere le Comunarie è stato Matteo Brambilla, 46enne ingegnere originario della Brianza, da diversi anni trapiantato a Napoli.

Precisamente Brambilla è laureato in Ingegneria meccanica con indirizzo energetico al Politecnico di Milano, lavora in un’azienda che si occupa di servizi integrati, vive nel quartiere di Chiaiano e ha vinto la consultazione online tra iscritti al Movimento con il 48% dei voti (276 su complessivi 574). Si tratta di un nome fuori dagli schemi, sia per le origini lombarde, ma anche per il fatto che solo a pochi giorni dalle Comunarie è spuntato nella rosa dei papabili candidati sindaco M5S.

(Foto di copertina da archivio Ansa)

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