Carlo Gabardini: «la marmellata e la Nutella» contro l’omofobia
23/01/2014 di Redazione
«Ascolta, le cose cambieranno. Dovrebbero cambiare tra quindici minuti, non sarà tra quindici minuti, però sarà presto: più presto di quello che pensiamo. E quando questo accadrà sarà una festa pazzesca». Così Carlo Gabardini, poco più di un mese fa, concludeva il suo monologo sulla marmellata e la Nutella, efficace metafora sul tema dell’omosessualità che, in modo semplice e delicato, spiega cosa significa essere gay in una società dove, spesso, l’omosessualità è considerata un problema, una deviazione o, addirittura, una malattia.
«ESSERE GAY È BELLISSIMO» – Già qualche mese prima, in seguito al suicidio di Simone D. – il 21enne romano che lo scorso ottobre si è tolto la vita gettandosi da un palazzo a causa delle discriminazioni subite in quanto omosessuale – Carlo Gabardini aveva scritto a Repubblica una lettera in cui il comico faceva a sua volta coming out e si rivolgeva a un «ragazzo gay, o bisex, o indeciso o boh» e paragonava la presa di consapevolezza della proprio orientamento sessuale come all’entrare a far parte della «squadra del cuore»:
Ma la cosa che nessuno dice mai è che essere gay è anche bellissimo. Poi a me sta bene che chi pensa che l’omofobia sia il problema, lotti per combattere l’omofobia, foss’anche solo per un motivo simbolico e per accendere i riflettori sulla questione. Ma se tu finalmente ti convinci di essere nella tua squadra del cuore, la più splendente perché meglio definisce i tuoi gusti sessuali, beh, allora che ti frega che — quasi sempre per invidia — quelli di altre squadre ti prendano in giro? […] Perché essere gay è bellissimo, c’è da metterselo in testa. E poi, rimanendo in metafora, se capisci che fai parte di una squadra, capisci anche — ed è importantissimo — che non sei da solo.
LA MARMELLATA E LA NUTELLA – Ma è con La marmellata e la Nutella, pubblicato poi su Le Cose Cambiano, il sito italiano della campagna contro l’omofobia e il bullismo It Gets Better, creato in collaborazione con il Corriere della Sera, che Gabardini colpisce nel segno: come tutti gli altri protagonisti, anche lo stesso Gabardini si è raccontato in un video, diventato poi virale, che con ironia e dolcezza, concludeva: «Non ha importanza che tu faccia colazione con la marmellata o la Nutella, l’importante è che si mangi».
LE COSE CAMBIANO, I VIDEO – Il video ha suscitato numerose risposte, che sono andate ad aggiungersi ai contributi già presenti sul sito di Le Cose Cambiano. Ognuno ha raccolto l’appello e ha raccontato il proprio coming out, il proprio percorso verso il raggiungimento di una condizione dove la propria omosessualità non è più vissuta come un «segreto» o un «problema», una prima tappa della costruzione di una vita piena e serena.
I temi toccati sono tanti, dalle unioni omosessuali alla legge sui matrimoni gay in Italia e in Europa:
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IL CONTRIBUTO DEGLI UTENTI CONTRO L’OMOFOBIA – Ma sopratutto ci sono molti giovani, omosessuali ed eterosessuali, che rassicurano coloro che stanno attraversando un periodo difficile invitandoli a «essere semplicemente se stessi»
Perché «le cose cambieranno e continueranno a cambiare».
(Photocredit: YouTube)
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