Casa, “rent-to-buy” e immobili usati: come funziona
12/01/2015 di Stefania Dellerio
Casa, per il mercato immobiliare il governo con il provvedimento Sblocca Italia ha inserito le prime norme sul cosiddetto procedimento del Rent-to-buy, una modalità contrattuale di acquisto di un immobile a metà strada fra un affitto e una compravendita a rate; un sistema di compravendita piuttosto promettente che potrebbe farsi strada anche in Italia, sebbene le norme per ora introdotte vengono definite ancora “insufficienti”.
CASA, COSA E’ IL RENT-TO-BUY – Il rent-to-buy, afferma il sito dell’organizzazione Rent-To-Buy Italia, consiste nella compravendita in piena regola di un’abitazione, nella quale in un primo momento l’acquirente deposita “un acconto che solitamente ammonta al 6% del prezzo di compravendita, da intendersi pattuito oggi e bloccato per 3 anni”; successivamente “versa poi mensilmente al venditore un importo equivalente ad un normale affitto, il quale viene però solo per metà considerato canone di locazione a fondo perduto: l’altra metà viene invece “salvata” e va a creare un deposito in conto futuro acquisto che, sommato all’acconto iniziale, porterà l’accantonamento totale, al termine del programma, al 15% del prezzo concordato”. Al momento della definizione dell’acquisto vera e propria, “resterà così da saldare, con un mutuo liberamente scelto dall’acquirente, solamente il restante 85% del prezzo”. Una procedura che, scrive l’organizzazione ufficiale, non solo è più conveniente per il cliente, ma lo rende un perfetto pagatore agli occhi delle banche, “con un rating eccellente: un soggetto ideale a cui poter concedere con tranquillità un mutuo”.
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CASA, “MISURE INSUFFICIENTI” – Scrive il Sole 24 Ore che nel 2015 il governo spera di far riprendere slancio al mercato immobiliare anche grazie ad iniziative come quelle del rent-to-buy; alcune misure dello Sblocca-Italia vanno in questo senso, ma secondo l’ufficio studi di Nomisma, quelle approvate dal governo per ora sono “misure di portata non rilevante” che non dovrebbero portare un “grande impatto” sul complesso della situazione del mercato della casa in Italia. Altrettanto penalizzato, continua il Sole, sarebbe il mercato dell’immobile usato: “La proroga degli ecobonus e le agevolazioni per chi ristruttura” – entrambe uscite dal testo finale del decreto Sblocca-Italia, avrebbero potuto incoraggiare “il recupero degli immobili, riqualificare zone problematiche delle nostre città, e mettere al riparo da ulteriori ribassi delle quotazioni”, afferma Marco Giordano del portale Immobiliare.it. Per gli agenti immobiliari, rappresentati dalla Fiaip, il problema è anche la mancanza d’azione sul fronte fiscale: “La local tax e la revisione della tassazione immobiliare sono state rimandate a tempi migliori”.