Caso Loris: “Veronica Panarello è malvagia e cinica”
13/12/2014 di Tommaso Caldarelli
Veronica Panarello, la madre di Loris Stival, è una persona che dimostra “un’indole malvagia e priva del più elementare senso di pietà”. Per questo è del tutto normale che rimanga in carcere, scrive il Gip di Ragusa, nell’ordinanza che convalida la custodia cautelare: “Aveva l’evidente volontà di volere infliggere alla vittima sofferenze”, scrive il magistrato.
VERONICA RESTA IN CARCERE – Oltre al pericolo di fuga, sussiste secondo il Gip il pericolo che Veronica possa commettere reati analoghi a quelli che gli sono contestati, in una parola che possa “uccidere ancora” perché ha “un’indole violenta, incapace di controllare gli impulsi omicidi” e così “la mancanza di elementi per comprendere il movente del gravissimo gesto non assume rilevanza” ai fini della convalida del fermo. Peraltro, scrive ancora il giudice, c’è fondato motivo di ritenere che la donna abbia “senz’altro mentito sulle fondamentali circostanze di avere accompagnato il figlio Loris a scuola”.
“INDOLE MALVAGIA” – Veronica avrebbe avuto tutto il tempo di uccidere il bimbo “presumibilmente, con una fascetta stringicavo in plastica della quale aveva disponibilità. Poi ha avuto tempo e occasione per gettare il corpo esamine del piccolo Loris nel canale di scolo dove è stato trovato”. Le telecamere e le risultanze probatorie consentono di affermare che la donna “è passata dal luogo dove è stato trovato il corpo del piccolo per due volte, alle 8.33 e alle 9.25, rimanendo circa sei minuti in quella zona nella seconda occasione”. Che la donna conoscesse il luogo in cui è stato trovato il corpo poi sarebbe confermato da un’intercettazione in cui la madre di Veronica afferma di essere sempre andata”a prendere l’acqua con la mamma da una fontana che dista dal posto circa 50 metri”