Caso Yara, due uomini al pm: «siamo stati gli amanti della moglie di Bossetti».
20/08/2014 di Redazione
Gli investigatori hanno interrogato due uomini che hanno messo a verbale di aver avuto una liaison con la moglie di Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere 43enne di Mapello accusato di aver ucciso Yara Gambirasio. Uno degli uomini avrebbe avuto una relazione con Marita Comi nel 2009, mentre il secondo l’avrebbe frequentata più di recente. Per la procura i racconti degli uomini sono credibili, visto che non si sono fatti avanti loro, ma sono stati individuati da carabinieri e polizia e non avrebbero mai voluto raccontare fatti così personali. Anche perché se non fossero finiti negli atti dell’indagine sull’omicidio di Yara difficilmente sarebbero venuti alla luce.
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LA VITA PRIVATA DI BOSSETTI AL CENTRO DELLE INDAGINI – La notizia arriva ora, dopo che Marita Comi ha raccontato la sua vita familiare a “Gente” e successivamente si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al pm Letizia Ruggeri perché l’avvocato Claudio Salvagnini, il legale che difende il marito e che l’aveva accompagnata al colloquio, era stato lasciato fuori dalla porta. Le indagini puntano con insistenza sul rapporto tra marito e moglie: il 6 agosto, quando il magistrato aveva interrogato Bossetti sulle presunte relazioni della moglie, il carpentiere 43enne aveva risposto: «Impossibile. Sento il suo amore, ho piena fiducia e rispetto di lei». Inoltre il 23 luglio, giorno in cui gli investigatori avevano perquisito la casa di Mapello per l’ultima volta prima di togliere i sigilli, avevano trovato un biglietto d’amore che Marita aveva scritto al marito per San Valentino, una fotografia che ritraeva la famiglia e il dvd con le foto del loro matrimonio. La donna tramite il suo legale ha ribadito di «non aver mai avuto amanti», dichiarazione che ora viene messa in serio dubbio dalle rivelazioni messe a verbale dei due uomini che dicono di avere avuto una relazione con lei.
(Photocredit: Yuri Colleoni/Eco di Bergamo/LaPresse)