Il catfight a quattro tra Selvaggia Lucarelli, Christian De Sica, Toni Servillo ed Emis Killa
18/11/2014 di Valentina Spotti
Settimana ricca di spunti per gli amanti delle schermaglie tra vip a mezzo social: dopo il singolare scambio di battute via Twitter tra Fedez e Costantino Della Gherardesca, oggi c’è già pronto il bis. E che bis: un vero e proprio battibecco a più voci che comincia su un sito web e finisce tra i commenti a un post di Facebook passando per tweet inveleniti. Del resto, i nomi dei coinvolti sono piuttosto interessanti: Selvaggia Lucarelli e Christian De Sica, Toni Servillo e il rapper brianzolo Emis Killa.
ROUND 1: SERVILLO CONTRO EMIS KILLA – Tutto comincia con un post pubblicato su Dagospia, che racconta i retroscena di un pomeriggio a teatro, con Killa intervistato dalla Lucarelli da una parte, e Servillo ospite della presentazione di un libro dall’altra. Ed è qui che Servillo fa scoccare la prima scintilla, come rivela Dagospia:
Alla nostra richiesta di una foto per Dagospia [Servillo, NdR] si è nettamente rifiutato, specificando che non gradisce apparire su questo disgraziato sito. Si è anche mostrato seccato del fatto che ci fosse l’evento di Emis Killa in contemporanea al suo. Ha anche detto di non aver mai sentito parlare del rapper milanese né della Lucarelli e che avrebbe gradito di non essere associato a “questa gente”.
«SERVILLO SEI UN POVERINO» – Il primo a reagire è Emis Killa: che twitta il passaggio incriminato dell’articolo di Dagospia fotografandolo direttamente dallo schermo del suo computer e commentando: «Servillo, ero un tuo fan, e continuerò ad esserlo, ma se è vero quello che c’è scritto sei un poverino».
Servillo, ero un tuo fan, e continueró ad esserlo, ma se è vero quello che c’è scritto sei un poverino. pic.twitter.com/YYOAWpkEFh
— Emis Killa (@RealEmisKilla) 17 Novembre 2014
ROUND 2: DE SICA CONTRO LUCARELLI Forse sarebbe finita qui se, nel frattempo, la reazione di Servillo non fosse stata commentata da una giornalista che, sulla sua pagina Facebook, aveva biasimato il comportamento dell’attore campano. Ed è proprio nei commenti al post di Viviana Musumeci che spunta Christian De Sica: l’attore prende le difese di Servillo e, scagliandosi contro Emis Killa e Selvaggia Lucarelli, li definisce «maleducati e chiassosi come sempre»:
Servillo e’ un gran signore e la Lucarelli e’ quello che e’… Sicuramente saranno stati maleducati e chiassosi come sempre. Pensa tu se Servillo rosica…casomai e’ quella mezza calza che si ostina a voler fare un mestiere che non le appartiene…
LEGGI ANCHE: Il catfight tra Fedez e Costantino Della Gherardesca su Twitter
ROUND 3: SELVAGGIA CONTRO DE SICA (E PURE SERVILLO) – A questo punto Selvaggia interviene a gamba tesa con un lungo post sul suo profilo Facebook: come in un film, racconta la storia di quel sabato pomeriggio a teatro dalla propria prospettiva, sottolineando che né lei, né Emis Killa, né i fan di Emis Killa mai avrebbero disturbato l’evento in corso nell’altra sala:
Dunque. Sabato presento il libro di Emis Killa al teatro Parenti. In un’altra sala del teatro c’è Toni Servillo che racconta Moliere. Non lo incrocio, vado dritta nella mia sala, strapiena, e mi stupisco della compostezza dei 700 fan di Emis seduti al loro posto e per nulla chiassosi. Molti in compagnia dei genitori, per giunta. Nessuna ressa fuori dal teatro, anche perchè piovevano secchiate d’acqua.
Anche Selvaggia era venuta subito a conoscenza della reazione di Servillo, e ora affonda:
Su Servillo mi limito a dire che si conferma semplicemente quello che è: un gigante di attore e di antipatia. Ma non do peso a quello che ha detto, mi sta bene che non sappia chi sia o che dichiari di non saperlo. […] Mi permetto però di dire che nella vita si può anche conoscere Emis Killa e Selvaggia Lucarelli e rimanere un fine intellettuale. […] Si può essere su piani diversi e ogni tanto farsi un giro su altri pianerottoli, caro Servillo. Fa bene, soprattutto a una certa sinistra polverosa e fuori dal mondo.
«DE SICA, CITATO DA LARS VON TRIER» – Ma la stoccata finale la riserva a De Sica, paragonando la sua difesa a favore di Servillo «come se Moccia decidesse di difendere Umberto Eco»:
Lui arriva, non interpellato, e dall’alto del suo master in bon ton decide che Servillo è un signore e dà dei chiassosi e maleducati a me e a Emis. Lui, che come noto ha fatto della sobrietà e del garbo la sua ragione di vita. In effetti certi fotogrammi tipo De Sica che assaggia le palle cotte in padella o tira fuori il cellulare dal culo di un tacchino nei vari cinepanettoni sono immagini squisite che Von Trier cita spesso nelle interviste quando spiega a quale cinema visionario si ispira. Mi permetto poi di rispondere al “mezza calza che fa un lavoro che non le appartiene” che mi appioppa. […] Pensi alla sua fortuna De Sica. Al suo di lavoro, non al mio, fatto di porte spalancate grazie al peso specifico del suo cognome e costellato da faticosi viaggi in giro per il mondo con donne meravigliose e l’onere di imparare battute impegnative quali: “L’uomo, che essere meraviglioso: una bella pisciata, una bella cacata e ti riconcili con il Creato!. (citazione da un cinepanettone) […]
(Photocredit copertina: Spada – LaPresse, Mario Cartelli/LaPresse e AP Photo/dpa, Britta Pedersen)