Charlie Hebdo: caccia aperta ai fratelli Kouachi, ancora in fuga
07/01/2015 di Redazione
Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese già oggetto di attacchi pesantissimi in passato, torna ad essere vittima di un assalto armato: un assalto, con armi automatiche da fuoco, che lascia sul campo dodici morti. (Foto di copertina da archivio LaPresse. Credit: Reuters / Pascal Rossignol)
CHARLI EEHEBDO, LA DIRETTA CONTINUA QUI: Charlie Hebdo: sparatoria nella zona delle ricerche, fratelli Kouachi in fuga
CHARLIE HEBDO, SPARATORIA NELLA ZONA DELLE RICERCHE ore 09.24 – Come riferiscono i media francesi, sulla strada nazionale 2, dove si sarebbero rifugiati i fratelli Kouachi, nella zona delle ricerche, è avvenuta una violenta sparatoria. Si parla anche di ostaggi. Ma non ci sono ancora conferme. La notizia della sparatoria viene rilanciata dalle agenzie di stampa. Di ostaggi parlerebbe al momento solo una fonte su Twitter.
CHARLIE HEBDO, ZUCKERBERG: «IL MIO PENSIERO VA ALLE VITTIME E ALLE PERSONE CHE CONDIVIDONO IDEE CON CORAGGIO» ore 08.32 – Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg dal social network si stringe intorno alle famiglie delle vittime e alle persone di tutto il mondo che decidono di condividere pubblicamente le proprie idee anche quando questo richiede coraggio. «Diverse voci, anche se a volte offensive, possono rendere il mondo un posto migliore e più interessante», ha scritto Zuckerberg in un post in cui parla della necessità «di respingere un gruppo di estremisti che cerca di mettere a tacere le voci e le opinioni di tutti gli altri in tutto il mondo». «Non lascerò – ha continuato – che ciò accada su Facebook. Io sono impegnato a costruire un servizio in cui è possibile parlare liberamente senza timore di violenze. I miei pensieri vanno alle vittime, alle loro famiglie, i cittadini francesi e le persone di tutto il mondo che scelgono di condividere le loro opinioni e idee, anche quando questo richiede coraggio. # JeSuisCharlie».
CHARLIE HEBDO, LA COPERTINA DEL NEW YORKER ore 08.21 – È dedicata alla strage parigina di cui sono stati vittima i giornalisti di Charlie Hebdo la copertina del periodico statunitense New Yorker datata 19 gennaio 2015.
CHARLIE HEBDO, LA MAPPA DELLE RICERCHE – Su twitter France-Presse pubblica l’infografica delle ricerche di oggi.
CHARLIE HEBDO, IL PUNTO STAMANE – Alle sei di mattina di oggi, reporta Le Figaro, i due killer sono ancora in fuga, nonostante la massiccia caccia in alcune zone rurali che da ore sta impegnando le forze speciali francesi in una zona a 80km da Parigi. Nella notte si è appreso che Said, formalmente riconosciuto come uno degli aggressori, sarebbe stato addestrato in Yemen nel 2011 da Al Qaeda. I due, inoltre, da tempo erano nella lista nera americana del terrorismo. Proprio Obama in nottata ha fatto pervenire un messaggio alla nazione colpita, tanto breve quanto efficace: Vive la France
CHARLIE HEBDO, HOUELLEBECQ LASCIA PARIGI ore 22.58 – Michell Houellebecq, lo scrittore francese del libro “Sottomissione”, in cui immagina una Francia governata nel 2022 dai Fratelli Musulmani e lancia un allarme sulla progressiva islamizzazione del paese, ha lasciato Parigi ed ha sospeso la promozione del libro nonostante la scorta disposta dalla polizia. La conferma arriva dalla casa editrice Flammarion, anch’essa da ieri sotto protezione della polizia. Houellebecq era apparso, tra l’altro, sulla copertina dell’ultimo numero del settimanale satirico, in cui veniva preso in giro.
CHARLIE HEBDO, ELICOTTERI SORVOLERANNO LA FORESTA DI LONGPONT ore 22.40 – Cinque elicotteri della polizia dotati di telecamere con rilevatori di calore sorvoleranno nella notte la foresta di Retz a Longpont, a nord-est della capitale nella speranza di trovare i due fratelli Kouachi, che secondo la polizia dovrebbero nascondersi tra la vegetazione. Le ricerche sul terreno si sono però concluse con un nulla di fatto.
CHARLIE HEBDO, I DUE FRATELLI NELLA NO-FLY LIST USA DA ANNI ore 22.37 – I due fratelli ricercati per la strage a Charlie Hebdo erano inseriti da anni nella no-fly list delle autorità aeroportuali Usa ed in quella delle persone da tenere sotto controllo per minacce terroristiche. Lo rendono noto le autorità Usa riprese dai media americani.
CHARLIE HEBDO, UNO DEI DUE FRATELLI È ANDATO IN YEMEN? ore 22.32 – Il ministro della giustizia francese, Christiane Taubira, ha spiegato che uno dei due fratelli Kouachi si sarebbe recato nello Yemen nel 2005 e in Iraq nel 2008, ma fu poi bloccato dalla forze di polizia di Parigi al ritorno in Francia.
CHARLIE HEBDO, ANCORA SENZA ESITO LE RICERCHE DEI FRATELLI KOUACHI ore 21.56 – La polizia francese non riesce a venire a capo della ricerca dei fratelli Kouachi, i franco-algerini ritenuti responsabili della strage nella redazione di Charlie Hebdo. L’ultima pista, quella della foresta di Retz a Longpont, a nord-est della capitale, non ha portato alla cattura. Lo riferisce un reporter del quotidiano Le Figaro.
CHARLIE HEBDO, VERTICE USA-UE DOMENICA A PARIGI ore 21.43 – Domenica a Parigi si terrà una riunione dei responsabili degli Interni di Paesi Ue e Stati Uniti a seguito dell’attacco alla sede del giornale Charlie Hebdo avvenuto ieri nella capitale francese. La conferma arriva dal ministro degli interni transalpino Bernard Cazeneuve.
CHARLIE HEBDO: «CHARB MERITA IL PANTHEON» ore 21.07: «È morto in piedi. Difendeva la laicità. È stato giustiziato con i suoi compagni. Tutti questi disegnatori meritano il Pantheon». Queste le parole della compagna di Stéphane Charbonnier, l’ex sottosegretario alle Politiche giovanili Jeannette Bougrab, intervistata da Bfm Tv «Ho perso il mio caro, il mio amore. Le spiegazioni secondo cui sono dei ragazzini che hanno perso i riferimenti, me ne frego». Jeannette Bougrab ha spiegato che Charb voleva un libro sull’islamofobia: «aveva preparato per dire che si puo’ essere laici e tolleranti. E il libro uscirà quando lui non ci sarà più».
CHARLIE HEBDO, RICONOSCIUTO IN FOTO SAID KOUACHI ore 20.58 – Il ministro dell’Interno francese Cazeneuve in conferenza stampa ha confermato che Said Kouachi, uno dei due sospettati per la strage di Charlie Hebdo, «è stato formalmente riconosciuto in foto come aggressore».
CHARLIE HEBDO, DAL GOVERNO UN MILIONE DI EURO ore 20.55 – Il governo francese ha assicurato un milione di euro di fondi. Lo ha annunciato la responsabile della Cultura Fleur Pellerin.
CHARLIE HEBDO, GLI FERMI SALGONO A NOVE ore 20.44 -Il ministro dell’interno Cazeneuve ha dichiarato che al momento gli arresti legati alla strage di Charlie Hebdo sono saliti a nove. Secondo Cazeneuve, sono state ricevute varie centinaia di telefonate e interrogati circa novanta testimoni.
CHARLIE HEBDO, A PARIGI SI CANTA LA MARSIGLIESE ore 20.41 – La folla riunita a Place de la Republique canta la Marsigliese ed inneggia, matite in mano, alle vittime della strage di Charlie Hebdo.
CHARLIE HEBDO, NESSUN LEGAME CON IL DELITTO DI MONTROUGE ore 18.50 – Secondo il ministro dell’Interno Cazeneuve, al momento non ci sono elementi per collegare l’uccisione della poliziotta a Montrouge questa mattina con l’attacco alla redazione di Charlie Hebdo. I due arresti di cui parla AFP non sarebbero quindi quelli dei due ricercati per la strage. Imponenti i numeri del personale impegnato nella caccia ai fuggitivi o comunque mobilitato, riassunto nella grafica pubblicata da Le Monde:
CHARLIE HEBDO, DUE ARRESTI ore 18.20 – Due persone sono state arrestate, secondo AFP che cita fonti di polizia, non è dato di sapere se si tratta dei due sospetti, secondo l’agenzia sarebbero in relazione all’uccisione di un’agente di polizia a Montrouge questa mattina. Non è chiaro nemmeno se le due persone in questione siano state catturate nella foresta nella quale era in corso una ricerca sistematica o se in una delle cittadine nei dintorni ugualmente perquisite con cura.
CHARLIE HEBDO, LA CACCIA CONTINUA ore 17.25 – Secondo le Figaro c’è un’intensa attività di polizia a Corcy, sempre nella zona chiusa dalla polizia a Ovest di Reims. Appare evidente un generale silenzio dei media francesi, sui social network è apparso anche un messaggio che invita a non dare notizia dei movimenti della polizia o in generale informazioni che potrebbero rivelarsi utili ai fuggitivi.
CHARLIE HEBDO, SI SPEGNE LA TOUR EIFFEL ore 16.55 – Il sindaco di Parigi Anne Hidalgo ha annunciato che questa sera alle 8 si spegneranno le luci della Tour Eiffel in memoria delle vittime del raid terroistico.
CHARLIE HEBDO, LA CACCIA SI SPOSTA ore 16.45 – Dopo che un portavoce del ministero dell’Interno ha negato che i due ricercati siano assediati in un appartamento, le fonti locali dicono che la caccia ai due sospetti, da quel che si sa in fuga a piedi, si è spostata tra Soissons e Villers-Cotterêts, sempre nella stessa zona della Piccardia e nelle vicinanze di Crépy. Un portavoce del primo ministro Manuel Valls ha annunciato che in Piccardia il governo ha alzato lo stato dall’erta al livello massimo.
CHARLIE HEBDO, LA POLIZIA CASA PER CASA A CREPY ore 16.20 – Da Crepy-En-Valois giunge notizia di attività in corso, dopo aver isolato completamente una zona si 15 km per 20, la polizia procede ora all’interno dell’abitato in una perquisizione casa per casa, secondo le fonti presenti sul posto. Nella cittadina sono state interrotte le attività sportive e sociali, chiuse le scuole con gli studenti dentro e interrotta la circolazione, per strada solo polizia e forze speciali.
CHARLIE HEBDO, L’ASSEDIO SI È FATTO MASSICCIO ore 15.55 – Ormai lo schieramento della polizia e dei corpi speciali dell’esercito francese a Crepy-En-Valois si è fatto imponente, l’intera cittadina è isolata da posti di blocco e l’edificio nel quale sarebbero barricati i due sospetti è assediato dalle forze di sicurezza, mentre giornalisti e curiosi sono tenuti lontani dalla sua vista, tanto che non ci sono ancora immagini del presunto rifugio dei due.
CHARLIE HEBDO, L’ASSEDIO SILENZIOSO ore 15.30 – Le Monde spiega ai suoi lettori che al momento non è possibile ottenere altre informazioni sull’assedio, perché le fonti che potrebbero fornirle non parlano, anche per non pregiudicare l’operazione in corso e il probabile assedio dei due sospetti.
CHARLIE HEBDO, LE FOTO DELLA REDAZIONE – Le Monde ha pubblicato sul suo sito una foto che mostra un corridoio della redazione colpita ieri, con visibili tracce di sangue.
CHARLIE HEBDO, LA FRANCIA SI FERMA PER UN MINUTO DI SILENZIO – Allo scoccare delle 13 sul meridiano di Greenwich, le 14 locali, tutta la Francia si è fermata per il minuto di silenzio stabilito per onorare la memoria dei caduti nella strage di ieri.
CHARLIE HEBDO, I DUE KILLER BARRICATI IN CASA ore 13.58 – A quanto si apprende i due fratelli Kouachi, ricercati per l’attacco a Charlie Hebdo «sarebbero barricati in un’abitazione» della cittadina di Crepy-En-Valois, 70 chilometri a nordest di Parigi. A riferirlo è sito di France 3 Picardia. I ricercati erano stati localizzati dalla polizia nei pressi di Villers-Cotterets, città della Picardia 85 chilometri a nordest di Parigi. I due erano su un’auto con la targa nascosta sulla strada nazionale RN2, in viaggio in direzione Parigi, e avevano delle armi.
#CrepyEnValois pic.twitter.com/J6O6mbRLi3
— Breaking 3.0 (@Breaking3zero) 8 Gennaio 2015
CHARLIE HEBDO, LE FOTO DELLA POLIZIA AL LAVORO A PARIGI DOPO LA SPARATORIA DI STAMANE ore 13.39 – Le immagini da archivio LaPresse. Credit: Reuters.
CHARLIE HEBDO, LA MAPPA DELL’ASSALTO ore 13.25 – The Guardian ha diffuso una cartina di Parigi che indica i punti salienti dell’attacco terroristico alla sede di Charlie Hebdo e l’inizio della fuga dei killer. Al numero 1, ad esempio, è indicata la sede del settimanale satirico. Al numero 2 il punto dell’uccisione di un poliziotto in strada. Al numero 4 il cambio dell’autovettura.
CHARLIE HEBDO, IL KILLER NEL DOCUMENTARIO SUI FONDAMENTALISTI ore 13.15 – Il fanatismo religioso di Chérif Kouachi, uno dei due fratelli autori della strage di Charlie Hebdo, viene confermato da un video caricato su YouTube. Il filmato precisamente era apparso a settembre 2005 nel programma di giornalismo d’inchiesta Pièces à conviction, trasmesso dall’emittente France 3, dedicato al terrorismo. L’inchiesta, diffusa in seguito al suo arresto legato ad un invio di combattenti in Iraq, racconta il suo indottrinamento. Nel video Ché rif viene presentato come «Allievo diligente» di un predicatore parigino e pronto a morire da martire.
CHARLIE HEBDO, ALLARME PER UOMO ARMATO A PARIGI ore 13.00 – Stando a quanto riferisce Le Figaro, tutti i dipendenti di aziende con sede alla Défense, quartiere alla periferia occidentale di Parigi, hanno ricevuto una mail con l’invito a rimanere all’interno dei propri uffici a causa della presenza nell’area di un uomo armato. Intanto la paura del rischio di attacchi terroristici cresce anche all’estero. In Gran bretagna, ad esempio, le autorità di sicurezza temono che una strage come quella avvenuta ieri nella redazione di Charlie Hebdo possa ripetersi anche nel Regno Unito. Alcuni media raccontano che negli uffici del Paese è stata distribuita una guida, rivolta ai dipendenti, su come reagire nel caso di un assalto armato da parte di terroristi.
CHARLIE HEBDO, GLI ATTENTATORI SEGNALATI DA UN BENZINAIO ore 12.55 – I media francesi riferiscono che a Parigi la sorveglianza per la cattura dei due killer è particolarmente intensa nei due punti di accesso da Nordest, la Porte de la Villette e la Porte de Pantin. I ricercati sono stati segnalati dal gestore di una pompa di benzina su una strada nazionale all’altezza di Villers-Cotteret (Picardia), in viaggio verso la capitale a bordo di una Clio grigia ammaccata sul davanti, con la targa nascosta. Nell’auto c’erano diverse armi pesanti, kalashnikov e lanciarazzi.
CHARLIE HEBDO, ELISEO BLINDATO PERCHé TERRORISTI SI MUOVONO VERSO PARIGI ore 12.40 – Il palazzo dell’Eliseo è stato blindato dopo che i terroristi di Charlie Hebdo sono stati avvistati sull’autostrada in direzione di Parigi.
CHARLIE HEBDO, RENZI POSTA SU FACEBOOK IL SUO MESSAGGIO ALL’AMBASCIATA FRANCESE ore 12.20 -Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, attraverso una foto postata su Facebook, ha diffuso il messaggio che ha lasciato ieri all’ambasciata francese.
CHARLIE HEBDO, MORTA UNA POLIZIOTTA COLPITA NELLA SPARATORIA A PARIGI ore 12.16 – Oltre alla caccia ai due killer, i fratelli Kouachi, che ieri hanno ucciso 12 persone nell’attacco alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, prosegue anche la caccia all’uomo che stamana ha ucciso una poliziotta in seguito ad una sparatoria alle porte di Parigi, a Porte de Chatillon. Restano gravi le condizioni dell’altro agente ferito dallo scontro a fuoco. Uno dei due uomini coinvolti, considerato il principale responsabile della sparatoria, è ancora in fuga. Fermato, invece, un 52enne di origine africana, già noto alle forze dell’ordine. La dinamica del fatto (non collegato alla strage di Charlie Hebdo) non è ancora del tutto chiara. Si apprende comunque che i due agenti erano impegnati nei controlli di rito sul luogo di un incidente stradale, quando un uomo alla guida di un’auto avrebbe fermato la macchina a poca distanza e aperto il fuoco con un mitra.
CHARLIE HEBDO, NONOSTANTE LA STRAGE IL GIORNALE SATIRICO USCIRÀ LO STESSO LA PROSSIMA SETTIMANA ore 12.03 – L’Afp fa sapere che la prossima settimana Charlie Hebdo uscirà lo stesso, nonostante la strage di ieri in cui hanno perso la vita 12 persone.
CHARLIE HEBDO, PIÚ CONTROLLI ALLE FRONTIERA IN ITALIA ore 11.59 – La caccia di migliaia di militari e poliziotti francesi agli attentatori che ieri hanno attaccato la sede del giornale satirico Charlie Hebdo causando la morte di 12 persone riguarda anche l’Italia. Si sono infatti intensificati i controlli al Frejus, al confine tra Italia e Francia, dopo che il ministero dell’Interno ha alzato il livello di allerta. La polizia di frontiera, che ha ricevuto le foto segnaletiche dei ricercati per l’attentato di Parigi, ha aumentato i controlli in particolare sulle auto provenienti dalla Francia. Sono stati poi disposti servizi che, in virtù del trattato di Schengen, erano stati soppressi. Sono stati previsti poi maggiori controlli anche sui treni alla stazione di Bardonecchia.
CHARLIE HEBDO, MINUTO DI SILENZIO ALLA CAMERA ore 11.52 – L’Aula della Camera ha osservato un minuto di silenzio in segno di cordoglio per le 12 vittime dell’attentato di ieri a Parigi, alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo.
CHARLIE HEBDO, LOCALIZZATI NEL DIPARTIMENTO DELL’AISNE I DUE KILLER ore 11.35 – Stando a quanto riporta Le Parisien i due super ricercati per l’attentato di ieri alla redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo sono stati localizzati nel dipartimento dell’Aisne, in Francia. I fratelli franco-algerini Chérif e Said Kouachi sarebbero nei pressi di Villers-Cotteret, in viaggio a bordo di una Clio bianca. Indosserebbero dei passamontagna e nella vettura sarebbero visibili armi.
CHARLIE HEBDO, GRANATE CONTRO UNA MOSCHEA A LE MANS ore 11.21 – Stando al giornale Ouest-France, è avvenuto un lancio di granate contro una moschea di Le Mans, in Francia. le granate state lanciate questa mattina nel cortile della Mosque’e des Sablons, sulla rue de la Bertinie’re, ed una di esse sarebbe esplosa. Fortunatamente non ci sarebbero feriti e nemmeno particolari rivendicazioni. La strada è stata comunque bloccata dalla polizia. A quanto si apprende, una finestra risulta inoltre colpita da un colpo d’arma da fuoco. Per ora non ci sono arresti.
CHARLIE HEBDO, PAPA FRANCESCO: «QUANTA CRUDELTÀ UMANA» ore 10.45 – «L’attentato di ieri a Parigi ci fa pensare a tanta crudeltà, crudeltà umana; a tanto terrorismo, sia al terrorismo isolato, sia al terrorismo di Stato. Ma la crudeltà della quale è capace l’uomo!”. Sono le parole del Papa, pronunciate durante la messa a Santa Marta.
CHARLIE HEBDO, ESPLOSIONE VICINO AD UNA MOSCHEA A VILLEFRANCHE ore 10.23 – Da alcuni minuti i siti d’informazione francesi riportano dell’esplosione avvenuta nei pressi di una moschea a Villefranche, nel dipartimento del Rodano. L’esplosione non ha causato feriti e non sarebbe legata ad una fuga di gas. «Ho paura che sia legata al drammatico evento di ieri», ha affermato il sindaco del comune, Bernard Perrut. I vigili del fuoco, intervenuti alle 6 del mattino, hanno transennato l’area.
CHARLIE HEBDO, LE 12 VITTIME ore 10.12 – Tra le 12 vittime dell’attacco terroristico alla redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo ci sono 8 giornalisti e 2 poliziotti. In particolare: Charb, pseudonimo di Stéphane Charbonnier, 47 anni, disegnatore, direttore del giornale; Cabu, ovvero Jean Cabut, 76 anni, disegnatore, uno dei fondatori del giornale satirico Hara-Kiri, predecessore di Charlie Hebdo; Georges Wolinski, 80 anni, disegnatore, uno dei pilastri di Charlie Hebdo; Tignous, ossia Bernard Verlhac, 57 anni, disegnatore; Bernard Maris, noto come ‘Oncle Bernard’ (zio Bernard), 68 anni, economista; Philippe Honoré, detto Honoré, 73 anni, disegnatore; Michel Renaud, fondatore del festival Rendez-vous du carnet de voyage a Clermont-Ferrand; Franck Brinsolaro, 49 anni, poliziotto del servizio di protezione, che si occupava della sicurezza di Charb; Ahmed Merabet, 42 anni, poliziotto; Mustapha Ourrad, correttore di bozze; Frédéric Boisseau, portiere; Elsa Cayat, psicanalista e cronista. Nell’attacco terroristico sono rimaste ferite undici persone, di cui quattro ieri in condizioni molto gravi. Queste persone non sono state ancora identificate.
CHARLIE HEBDO, MARINE LE PEN: «GLI ISLAMICI HANNO DICHIARATO GUERRA ALLA FRANCIA» ore 9.59 – Il terribile attacco alla redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo avvenuta ieri a Parigi non poteva non avere ripercussioni sul confronto politico francese. Marine Le Pen, leader del Front National, formazione di destra radicale, chiede la possibilità di svolgere un referedum sulla pena di morte. «Voglio offrire ai francesi un referendum sulla pena di morte. A titolo personale, credo che questa possibilità debba esistere», ha scritto in uno dei tweet postati questa mattina. «Sono gli islamici che hanno dichiarato guerra alla Francia», afferma oggi Le Pen, per la quale «il terrorismo che si è espresso ieri vuole impedire la parola e il dibattito: al contrario – dice – bisogna parlare senza timore».
CHARLIE HEBDO, DUE POLIZIOTTI FERITI NELLA SPARATORIA A PARIGI ore 9.47 – Sarebbero due i poliziotti feriti in seguito alla sparatoria avvenuta stamane dopo un incidente di traffico nella città di Malakoff, alla periferia orientale di Parigi. In questi minuti sarebbe stato interrogato un sospettato. Alcuni particolari di quanto accaduto sono stati riportati da una corrispondente dell’emittente France Info inviata sul luogo, a poche decine di metri da Porte de Chatillon. Vari testimoni avrebbero raccontato di un incidente avvenuto a una Renault Clio grigia intorno alle 7.15 locali. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, un uomo ha sparato due volte e uno degli agenti è caduto al suolo. Non ci sarebbero dunque legami con l’attacco alla redazione di Charlie Hebdo avvenuto ieri.
CHARLIE HEBDO, ALFANO: «PRONTA LEGGE CONTRO I FOREIGN FIGHTERS» ore 9.42 – Il ministro dell’Interno annuncia norme contro i terroristi. «Abbiamo pronta una legge per contrastare meglio i foreign fighter», ha detto Angelino Alfano a Uno Mattina. «Intendiamo – ha dichiarato il ministro – colpire chi vuole andare a combattere nei teatri di guerra, non solo i reclutatori, vogliamo imporre un maggiore controllo di polizia su queste persone ed agire anche sul web, usato da chi si radicalizza». «In Italia – ha fatto sapere ancora Alfano ad Uno Mattina – abbiamo censiti 53 foreign fighter: conosciamo la loro identità e sappiamo dove si trovano. Non significa che sono 53 italiani, ma che sono passati dall’Italia in partenza o di ritorno».
CHARLIE HEBDO, NELLA SPARATORIA A PARIGI FERITO UN POLIZIOTTO ore 9.22 – A quanto si apprende dai media francesi nella sparatoria avvenuta stamane a sud di Parigi, a Port de Chatillon a Malakoff, è rimasto ferito un poliziotto. Non è chiaro se l’episodio è legato all’attacco avvenuto ieri nella sede di Charlie Hebdo e che ha causato 12 morti. Secondo l’emittente France24 ci sarebbe già un fermo per la sparatoria di stamane.
CHARLIE HEBDO, NELLA NUOVA SPARATORIA A PARIGI COLPITI DUE AGENTI ore 9.09 – Secondo alcuni media francesi, ad essere stati colpiti nella sparatoria di stamattina a Parigi sarebbero due agenti. Ma per il momento non si sa se l’attacco sia legato a quello di ieri alla sede di Charlie Hebdo, costato la vita di 12 persone.
CHARLIE HEBDO, ALTRA SPARATORIA A PARIGI ore 8.51 – I media francesi riferiscono di una sparatoria in corso a Porte de Chatillon a Parigi. Ci sarebbe un poliziotto a terra.
CHARLIE HEBDO, GENTILONI: «EVITARE CONFUSIONE TRA TERRORISTI E ISLAM» ore 8.45 – «Siamo tutti coinvolti da questo tipo di minaccia». Sono le parole pronunciate dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni parlando dell’attacco terroristico alla redazione di Charlie Hebdo nel corso della trasmissione di Raitre Agorà. Il titolare della Farnesina ha anche invitato a «evitare di fare confusione tra terroristi e Islam». «Ci ricorderemo a lungo di questa strage», ha detto Gentiloni. «Come qualcuno ha scritto – ha poi aggiunto il capo della diplomazia italiana – una specie di 11 settembre europeo». «Penso però – ha sottolineato il ministro – che dobbiamo reagire, anche con alcune coordinate, impostazioni politiche. Bisogna intervenire con forza contro il Daesh, il cosiddetto califfato, il cosiddetto Stato islamico, perché dietro la ripresa di questi attentati c’è l’attrazione esercitata dal fatto che il terrorismo è diventato uno stato».
(Foto da archivio LaPresse: Reuters / Jacky Naegelen)
CHARLIE HEBDO, MIGLIAIA DI SOLDATI E POLIZIOTTI PER LA CACCIA AI FRATELLI KOUACHI ore 8.24 – Per la caccia ai due attentatori che ieri a Parigi, verso le 11 del mattino, hanno compiuto il massacro nella redazione di Charlie Hebdo, sono attualmente impiegati nelle strade francesi migliaia di soldati e poliziotti. Ieri la capitale francese ha alzato al massimo il livello di allerta terrorismo, rafforzando la sicurezza con oltre 800 soldati a guardia di redazioni, posti di lavoro e altri possibili obiettivi. La polizia ha avvertito che i due fratelli ricercati, di cittadinanza francese e poco più che trentenni, con possibili legami ad al-Qaeda, potrebbero essere armati e pericolosi.
CHARLIE HEBDO, PER LE MONDE 7 PERSONE FERMATE ore 8.11 – Secondo il sito del quotidiano Le Monde, sarebbero sette le persone in questo momento in stato di fermo per l’attacco terroristico alla redazione di Charlie Hebdo, che ha causato la morte di 12 persone, ovvero 8 giornalisti, 2 poliziotti, una persona in visita al giornale e un addetto alla manutenzione dell’edificio.
CHARLIE HEBDO, LA POSIZIONE DEL 18ENNE CHE SI È ARRESO ore 8.06 – A quanto si apprende da una fonte il 18enne Hamyd Mourad, il più giovane dei tre ricercati per l’attacco terroristico, si è costituito dopo avere visto «circolare il suo nome sui social network». Dei tre ricercati Mourad sarebbe il meno implicato nella pianificazione ed esecuzione dell’attacco. «È stato arrestato ed è guardato a vista», ha confermato una fonte. Nelle ultime ore, comunque la sua posizione si sarebbe alleggerita, nonostante il giovane resti ancora in stato di fermo. Mourad, cognato di Chérif Kouachi, uno dei due esecutori materiali della strage, avrebbe un alibi piuttosto solido, al momento oggetto di indagine. Mourad era a scuola in mattinata. Si attendono comunque informazioni più dettagliate. Il sospetto è che Mourad possa aver fatto da autista ai due killer. Il 18enne si è consegnato alla polizia a Charleville-Mezières, vicino al confine con il Belgio.
CHARLIE HEBDO, I MEDIA USA NON PUBBLICANO VIGNETTE SU MAOMETTO ore 8.00 – Oggi i grandi media americani hanno deciso di non riprodurre le controverse vignette del profeta Maometto di Charlie Hebdo. Alcuni siti di informazione, come Daily Beast e Slate hanno ripreso le caricature, ma i principali mezzi di informazione (dal New York Times alla Reuters passando per l’Associated Press) hanno deciso di non farlo. Alcuni hanno fatto sapere che le loro linee guida prevedono che si evitino le immagini o il materiale che possono offendere le sensibilità religiose.
CHARLIE HEBDO, I GIORNALI: «ATTACCO ALLA LIBERTÀ» ore 7.54 – L’attacco terroristico alla redazione di Charlie Hebdo ha ovviamente conquistato le prime pagine di tutti i giornali. Il Corriere della Sera titola oggi: «Attacco alla libertà. Di tutti». La Repubblica: «Jihad, massacro nel giornale». La Stampa: «Attacco al cuore dell’Europa». Il Fatto Quotidiano: «Sangue sulla libertà». Il Messaggero: «Strage islamica contro la libertà». Il Mattino di Napoli: «Parigi, strage contro la libertà».
CHARLIE HEBDO, NELLA NOTTE SI È COSTITUITO UN TERZO UOMO ore 7.00 – Nella notte si è consegnato alla polizia francese un terzo uomo, presunto complice dei due fratelli jihadisti sospettati di aver compiuto l’assalto armato alla redazione di Charlie Hebdo. Hamyd Mourad, 18 anni, si è costituito alla polizia di Charleville-Mezieres. Ma quanto si apprende avrebbe un alibi di ferro. Al momento dell’attacco il ragazzo era a scuola. Mourad Hamyd è il cognato di Cherif Kouachi, di 32 anni, ancora ricercato insieme al fratello 34enne Said. Il primo è un jihadista molto conosciuto dai servizi anti-terrorismo francese, condannato per la prima volta nel 2008 per aver partecipato a una rete di reclutamento di combattenti in Iraq.
CHARLIE HEBDO, TROPPI RUMORS SULLA OPERAZIONE ore 00.42 – Il Telegraph parla di due arresti e un morto durante il raid. Si tratta di fonti ancora da confermare, rilanciate anche dal sito JSS. AFP, principale agenzia francese, non conferma ancora nulla.
CHARLIE HEBDO, PRIMO TENTATIVO RAID ANDATO MALE ore 00.20 – La polizia (30 unità circa) ha fatto irruzione in un appartamento a Reims ma non ha trovato all’interno i due fratelli ricercati. Ancora non sarebbe quindi stato individuato l’appartamento. A fornire tali dettagli l’inviato di Skytg24 sul posto. Presubilmente i due sono scappati prima dell’arrivo delle teste di cuoio.
CHARLIE HEBDO, FERITI FUORI PERICOLO ore 00.14 – Una buona notizia della giornata. Quattro feriti dalla strage di Parigi sarebbero fuori pericolo.
Tireurs d’élite #Reims #CHARLIE_HEBDO pic.twitter.com/wO1VBgWUyh — France3-ChampArdenne (@France3CA) 7 Gennaio 2015
CHARLIE HEBDO, RAID IN CORSO A REIMS: NON SICURA PRESENZA RICERCATI SUL POSTO ore 23.48 – Le Monde cita fonti che confermano il raid in corso a Reims senza però garantire la presenza o meno dei sospetti sul posto.
#CharlieHebdo #ParisShooting Reims Croix Rouge neighborhood closed by Police pic.twitter.com/Snpuun1TgY — Ricardo Coutada (@rcoutada) 7 Gennaio 2015
“Ci sarà una resa dei conti”. Così un poliziotto presente sul posto a Reims dove è in corso il raid delle forze speciali francesi contro i sospettati dell’attentato a Charlie Hebdo. Il poliziotto ha anche raccomandato “la massima prudenza” ai giornalisti sul posto.
CHARLIE HEBDO, RAID IN CORSO A REIMS ore 23.27 – In corso, riferisce AFP, un raid a Reims, nel “covo” di Said e Cherif Kouachi, i due fratelli noti alla polizia e ai servizi di intelligence francesi, uno dei quali già condannato in passato per aver fatto parte di una filiera che inviava islamisti in Iraq. Entrambi, che nei mesi scorsi, hanno cercato di sfuggire alla sorveglianza spostandosi dalla capitale a Reims. Il più giovane, Cherif, era stato arrestato nel 2008 e condannato a 3 anni di prigione, di cui 18 mesi con la condizionale, in quanto componente di una gruppo che inviava combattenti estremisti in Iraq, basata nel 19/o arrondissement. Nel quadro di quell’inchiesta, alcuni componenti del gruppo avevano ammesso di aver “fomentato dei progetti di attentato”, ma senza metterli in atto. Scontata la pena, Cherif e il fratello, dice ancora Le Point, “avevano fatto di tutto per farsi dimenticare”, e si erano “messi a riposo” a Reims.
Oui, “il se passe quelque chose” à Reims et le raid est là. Mais trop tôt pour annoncer quoi que ce soit d’autre. — Hugo Clément (@hugoclement) 7 Gennaio 2015
Ecco quello che sta succedendo a Reims:
Les motos de police sont prêtes à escorter le convoi des forces de l’ordre pour l’intervention #Reims pic.twitter.com/boSvTBNKLH — Charles-Henry Boudet (@MisterCHCH) 7 Gennaio 2015
CHARLIE HEBDO, PERQUISIZIONI NELLE BANLIEUE ore 23.14 – La polizia francese ha perquisito varie abitazioni a Reims, nel nord, a Strasburgo, nell’est, e nella periferia di Parigi, a Pantin e Gennevilliers. Lo rende noto il quotidiano Le Parisien tramite il suo sito Internet, aggiungendo che per il momento non è stato effettuato alcun arresto.
EXCLUSIF. L’un des 2 suspects a été jugé en 2008 http://t.co/D5BT2fiZ1P #CharlieHebdo #jesuischarly pic.twitter.com/OFs7ejbDer — Le Point (@LePoint) 7 Gennaio 2015
CHARLIE HEBDO, DUE FRATELLI NOTI ALLA SICUREZZA FRANCESE ore 22.37 – Secondo fonti della polizia, i sospetti sono due fratelli già noti ai servizi di sicurezza, oltre a un giovane senza fissa dimora. I due fratelli, Said e Cherif, sarebbero stati riconosciuti grazie alla carta d’identità ritrovata dalla polizia nella Citroen C3 abbandonata dagli attentatori durante la fuga vicino alla porte de Pantin, a Parigi. Il giovane complice, Amid, 18 anni, sarebbe stato alla guida delle diverse auto durante l’operazione. Ecco la carta d’identità diffusa dal magazine JSS:
Il giovane avrebbe filmato tutta l’azione.
CHARLIE HEBDO, OPERAZIONI ANCORA IN CORSO ore 22.25 – L’operazione delle teste di cuoio francesi dei reparti RAID è ancora in corso a Reims, capoluogo della regione Champagne a nord di Parigi. Il sito di Liberation, che aveva dato la notizia degli arresti, precisa ora che il ministero dell’Interno ha smentito e che i presunti killer – due fratelli di 34 e 32 anni, più un terzo uomo di 18 anni – sono stati “identificati e localizzati”.
Un policier nommé Ahmed a été abattu ici par des terroristes, hommages ce soir des Parisiens #JeSuisCharlie pic.twitter.com/O4EKLPbql8 — Xavier Yvon (@xavieryvon) 7 Gennaio 2015
CHARLIE HEBDO, I NOMI DEGLI ATTENTATORI ore 22.18 – I tre attentatori per l’attacco al settimanale a Parigi sarebbero Said Kouachi, 34 anni, il fratello Cherif, 32, franco algerini ed Hamid Mourad, 19 anni. Lo rivela il sito del magazine israeliano JSS News, che pubblica anche le foto della carta di identità dei tre ricercati.
CHARLIE HEBDO, MINISTRO SMENTISCE ARRESTI ore 22.16 -I tre killer del Charlie Hebdo sono stati identificati e localizzati ma non sono stati arrestati. Lo riporta Liberation, riferendo che il Ministro francese dell’Interno ha negato la cattura dei tre sospettati e confermato allo stesso tempo di sapere dove e chi sono.
CHARLIE HEBDO, ATTENTATORI LOCALIZZATI NON ARRESTATI ore 22.00 – Secondo quanto riferisce Liberation, sono stati localizzati i 3 attentatori. Tutti e tre sarebbero in possesso di passaporto francese, due di loro, di 32 e 34 anni, sono fratelli e hanno origini algerine.
CHARLIE HEBDO, FERMA CONDANNA CENTRO ISLAMICO D’ITALIA ore 21.29 – Il Centro Islamico Culturale d’Italia, che gestisce la Grande Moschea di Roma, in una nota “condanna con forza l’attentato compiuto oggi a Parigi contro la sede della rivista francese Charlie Hebdo a Parigi” ed “esprime le proprie condoglianze ai familiari delle vittime della strage di oggi sentendosi vicino ai parigini, alle forze dell’ordine della capitale e a tutto il Popolo francese per il brutale attacco subito”.
CHARLIE HEBDO, SI CERCA ATTENTATORI A REIMS ore 21.20 – Secondo le informazioni di Metronews gli inquirenti hanno già l’identikit in mano: 18, 32 e 34 anni. I due trentenni, fratelli, di nazionalità francese (d’origine franco algerine) sono nati nel decimo arrondissement della capitale. Secondo il sito Le Point, che rivela fonti confidenziali, sono tornati in Francia quest’estate dalla Siria. Del più giovane, complice per l’auto, non si conosce ancora l’identità.
CHARLIE HEBDO, NEL MIRINO DI ALFANO I FOREIGN FIGHTERS ore 21.04 – Giro di vite contro il terrorismo al prossimo Consiglio dei ministri. A quanto si apprende da fonti del Viminale, verrà approvato un provvedimento che mira a colpire in particolare i foreign fighters. Alla misura lavorano da tempo i tecnici del ministero. Dopo l’attentato a Parigi si stringe sui tempi.
CHARLIE HEBDO, MANIFESTAZIONI SPONTANEE IN TUTTA FRANCIA ore 20.40 – A Parigi in 35 mila si sono riuniti a place de la République. La folla ha continuato a inneggiare « Charlie!Charlie!», «Nous sommes Charlie» (Noi siamo Charlies), «Libérez l’expression!» (Liberate l’espressione). Manifestazioni spontanee si sono riunite anche a Lille e Lione (con 10 mila manifestanti), così come a Tolosa e nel vecchio porto di Marsiglia.
CHARLIE HEBDO, TRE TERRORISTI IDENTIFICATI ore 20.30 – Le indagini sull’attacco di stamattina alla redazione del settimanale francese Charlie Hebdo si stanno concentrando sulla città di Reims. È quanto ha affermato il sito web del giornale L’Union, aggiungendo che i tre assalitori che hanno ucciso 12 persone sono stati identificati. Uno di loro sarebbe di Reims. Un’unità di forze speciali è sul posto e perquisizioni sono già iniziate, ha riportato infine L’Union.
Bergerac, Lyon, Gap, Toulouse, Rennes, Rouen, Grenoble… Partout en France. Plus de 100.000 personnes dans les rues en France ce soir. — Luc Bronner (@lucbronner) 7 Gennaio 2015
CHARLIE HEBDO, HOLLANDE: «DOMANI LUTTO NAZIONALE» ore 20.15 – Le vittime dell’attacco “sono i nostri eroi e domani sarà una giornata di lutto nazionale”. A dichiararlo è il presidente Francois Hollande che comunica in diretta alla nazione. Il presidente ha poi annunciato “tre giorni di bandiere a mezz’asta” perché “tutta la Repubblica è stata colpita”, come colpite “dagli assassini” sono anche “la libertà, la cultura, il pluralismo e la democrazia”. Ribadendo che si tratta di un “atto infame”, per il quale “faremo di tutto perché i responsabili siano “arrestati e poi giudicati e puniti in modo molto severo”, Hollande ha sottolineato che il governo “farà tutto il possibile per trovarli e tutelare i luoghi pubblici”.
CHARLIE HEBDO, HOLLANDE «UNITÀ NOSTRA ARMA PIÚ GRANDE» ore 20.00 – Francois Hollande parla in diretta mentre la folla manifesta nella veglia al centro della Capitale. “La libertà sarà sempre più forte delle barbarie. La nostra arma più grande è la nostra unità. Nulla ci può piegare. Le forze di sicurezza saranno impiegate ovunque dove ci potrebbe essere l’inzio di una minaccia. Viva la Repubblica e viva la Francia”. “Dobbiamo rispondere cercando gli autori di questo atto infame, arrestarli e giudicarli e faremo tutto possibile”, ha assicurato il presidente. “Dobbiamo tutelare gli organi pubblici, le forze dell’ordine saranno dispiegate ovunque e abbiamo messo in atto il piano antiterrorismo. La nostra arma migliore – ha aggiunto Hollande – è l’unita’ dei concittadini, niente puo’ dividerci, niente puo’ opporsi a noi. La Francia è grande quando deve reagire ad una prova, la Francia ha sempre battuto i suoi nemici perche’ ha saputo far blocco con i suoi valori”.
CHARLIE HEBDO, I MESSAGGI SOCIAL DELLE FAMIGLIE DELLE VITTIME – L’omaggio della figlia di Wolinski su Instagram: “Papà è partito, non Wolinski”.
CHARLIE HEBDO, POLIZIOTTO FREDDATO SI CHIAMAVA AHMED – Il secondo poliziotto ucciso aveva 42 e si chiamava Ahmed, nome di chiare radici musulmane, ed è stato freddato con un colpo alla testa dai terroristi.
CHARLIE HEBDO, FERMA CONDANNA DEL PAPA, ore 19.57 – “Il Santo Padre esprime la più ferma condanna per l’orribile attentato che ha funestato questa mattina la città di Parigi con un alto numero di vittime, seminando la morte, gettando nella costernazione l’intera società francese, turbando profondamente tutte le persone amanti della pace, ben oltre i confini della Francia”. Lo afferma il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. “Il Papa Francesco – aggiunge il gesuita – partecipa nella preghiera alla sofferenza dei feriti e delle famiglie dei defunti ed esorta tutti ad opporsi con ogni mezzo al diffondersi dell’odio e di ogni forma di violenza, fisica e morale, che distrugge la vita umana, viola la dignità delle persone, mina radicalmente il bene fondamentale della convivenza pacifica fra le persone e i popoli, nonostante le differenze di nazionalità, di religione e di cultura”.
A 19h15 aujourd’hui, plus de 4 000 Tweets / minutes #JeSuisCharlie http://t.co/8li5Rw8I7M pic.twitter.com/2xhzSkJs76 — Twitter France (@TwitterFrance) 7 Gennaio 2015
CHARLIE HEBDO, L’HOME PAGE DELLA RIVISTA, ore 19.30 – La home page di Charlieebdo.fr ora conduce a un PDF nel quale è scritto «io sono Charlie» in diverse lingue, una per pagina.
CHARLIE EBDO, GRANDI MANIFESTAZIONI DI SOLIDARIETÀ IN FRANCIA ore 18.50 – Da molte città francesi giunge notizia di assembramenti in solidarietà con le vittime dell’attacco alla redazione di Charlie Hebdo, da Parigi giungono attraverso i social network le immagini di una vera e propria folla che sta crescendo nei pressi di Place de la Republique. La mappa che segue tiene traccia delle località che si stanno mobilitando nel mondo.
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Beautiful: across France, people rally in solidarity with #CharlieHebdo and freedom of speech pic.twitter.com/lMJg5uITm1 — Yair Rosenberg (@Yair_Rosenberg) 7 Gennaio 2015
CHARLIE HEBDO, LA CONFERENZA STAMPA DI RENZI – “Orrore e sgomento per la strage di Parigi, vicinanza totale a Francois Hollande e Anne Hidalgo in questo momento terribile”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi. “La violenza perderà sempre contro la libertà e la democrazia” ha detto il premier, che poi si è rivolto all’ambasciatrice francese invitandola a rappresentare al presidente Hollande le condoglianze e la vicinanza degli italiani.
CHARLIE HEBDO GOOGLE LISTATO A LUTTO – Google.fr ha listato a lutto la home page del popolare motore di ricerca:
CHARLIE HEBDO, OBAMA VICINO ALLA FRANCIA ore 18.35 – Particolare attenzione all’attacco di Parigi è venuta dalla Casa Bianca, dopo un messaggio diffuso dal portavoce, Obama ha scelto di apparire in un video nel quale, greve e solenne, ha manifestato la vicinanza degli Stati Uniti alla Francia e al popolo francese, sottolineando l’importanza dei legami tra i due paesi e in contributo di Parigi allo sviluppo della civiltà occidentale in particolare
CHARLIE HEBDO, I LEADER EUROPEI ore 18,30: Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha dichiarato che: “Questo atto abominevole non è soltanto un attacco alla vita dei cittadini francesi e alla loro sicurezza. È anche un attacco alla libertà di parola e di stampa, elementi fondamentali della nostra cultura libera e democratica. Non lo si può giustificare in nessuna maniera”. “Gli omicidi a Parigi sono rivoltanti”, ha dichiarato il premier britannico David Cameron. “Siamo al fianco del popolo francese nella lotta contro il terrorismo e nella difesa della libertà di stampa”. Reazioni di “esecrazione” anche dal Vaticano per l’attentato che, spiega la sala stampa, è doppiamente condannabile, perché un attacco sia terroristico che contro la libertà di stampa.Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha condannato l'”orrendo” attacco definendolo una “pietra miliare della democrazia, dei media e della libertà di stampa e di espressione”. Un “ingiustificabile crimine a sangue freddo”.
CHARLIE HEBDO, LA RISPOSTA DI MARINE LE PEN – La leader del Front Nationale ha pubblicato un video sul sito del suo partito, nel quale si rivolge ai francesi quasi nei panni di presidente, parlando a nome della nazione («la Nazione è unità nel condannare questo attentato odioso… La Nazione è unita nel dichiarare il suo attaccamento viscerale alla libertà d’espressione e di stampa») e denunciando «l’ipocrisia» che impedisce ancora al governo di chiamare in causa l’estremismo islamico («…ideologia assassina)». Le Pen invita a non confondere i cittadini musulmani legati ai valori della repubblica con i terroristi, ma è netta nel chiamare la Francia a «difendersi» con decisione dall’attacco islamista alle libertà e alle vite dei francesi e a «liberare le parole» nella denuncia del pericolo islamista.
CHARLIE HEBDO, IL CORDOGLIO E LA SOLIDARIETÀ DI NAPOLITANO – Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Presidente della Repubblica francese, François Hollande, un messaggio di solidarietà:
«Ho appreso con costernazione e commozione del barbaro attacco perpetrato a Parigi nella sede del settimanale Charlie Hebdo. Desidero esprimere la mia più ferma condanna nei confronti di un gesto vile ed esecrabile, che non colpisce semplicemente un giornale, ma uno dei pilastri sui quali si basa la nostra civiltà, la libertà di stampa. Nella lotta contro il fanatismo, il terrorismo e tutte le forme di odiosa violenza nei confronti di cittadini inermi, la Francia potrà sempre contare sulla vicinanza e la fattiva collaborazione dell’Italia. In queste ore difficili, giungano a lei, a tutta l’amica nazione francese ed in particolare ai familiari delle vittime i sentimenti di partecipe vicinanza di tutto il popolo italiano e miei personali».
CHARLIE HEBDO, LE REAZIONI IN ITALIA ore 16.30 – Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni è intervenuto sulla vicenda con un tweet: «Infame assalto a #CHARLIE_HEBDO Italia vicina a famiglie delle vittime e al popolo e al Governo francesi nella lotta al terrore».
Infame assalto a #CHARLIE_HEBDO Italia vicina a famiglie delle vittime e al popolo e al Governo francesi nella lotta al terrore — Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 7 Gennaio 2015
Gentiloni è stato seguito dal deputato PD Khalid Chaouki, che dopo un paio di messaggi nei quali si è detto sconcertato, ha dichiarato che:
Charlie Hebdo, Chaouki (Pd): “E’ un incubo, lo temevamo. Ora l’islam alzi la voce. Sulla libertà… http://t.co/C70y70R06U — Khalid Chaouki (@KhalidChaouki3) 7 Gennaio 2015
Annunciando poi che la riunione dei deputati del PD ha osservato un minuto di silenzio in onore delle vittime dell’attacco. A loro si è unito l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta, con un sobrio: «JeSuisCharlie».
#JeSuisCharlie — Enrico Letta (@EnricoLetta) 7 Gennaio 2015
CHARLIE HEBDO, SONO 3 I RICERCATI ore 15.45 – Secondo il ministro dell’interno francese Bernard Cazeneuve, «ci sono 3 criminali dietro all’attacco», un «atto barbaro» perpetrato da due uomini armati secondo il ministro, che non ha dettagliato oltre sul ruolo del terzo uomo.
CHARLIE HEBDO, LA CONDANNA DEI MUSULMANI FRANCESI – IlConseil français du cute musulman (CFCM) ha condannato nettamente l’attentato esprimendo la propria solidarietà alle vittime e respingendo l’idea che atti del genere possano passare per azioni in difesa della religione. In diverse città francesi si segnalano assembramenti in solidarietà alle vittime.
CHARLIE HEBDO, LA CONDANNA DI RAMADAN – Giunge, netta e senza appello, anche la condanna di Tariq Ramadan, l’intellettuale francese spesso accusato di essere troppo sensibile alle ragioni dell’Islam violento:
CHARLIE HEBDO, ALLARME ANCHE IN SPAGNA, ore 15.15 – Allarme bomba allla sede della casa editrice spagnola Prisa a Madrid, che pubblica tra l’altro, il quotidiano El Pais. L’edifico e’ stato evacuato per un pacco sospetto. Lo riferisce un portavoce del gruppo. François Pupponi, sindaco di Sarcelles , in Val d’Oise, ha invece confermato che l’incendio di una vettura di fronte alla locale sinagoga ha avuto origini del tutto accidentali, la notizia dell’incendio aveva comprensibilmente guadagnato spazio nelle cronache degli ultimi minuti.
CHARLIE HEBDO, 15.00: Secondo fonti della polizia i killer sarebbero in fuga verso Nord, dopo aver sequestrato un’auto e aver lasciato quella impiegata nell’attacco. Liberation ha pubblicato una mappa che ricostruisce parte della fuga:
CHARLIE HEBDO, «ATTENTATORI ADDESTRATI» ore 14.45 – “Secondo i nostri specialisti”, scrive le Figaro, “la qualità dell’equipaggiamento degli assaltatori, il grado di preparazione dell’attacco e il sangue freddo al momento dell’azione provano che i due uomini erano combattenti molto addestrati”.
CHARLIE HEBDO, SALVINI: «STOP INVASIONE» ore 14.39 – Parla Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega Nord.
Se MASSACRO di #Parigi sarà confermato di matrice ISLAMICA, è chiaro che ormai abbiamo il nemico IN CASA. #StopInvasione, subito! #Salvini — Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 7 Gennaio 2015
CHARLIE HEBDO,PARIGI PARALIZZATA ore 14.30 – Nella capitale francese è scattato il piano antiterrorismo. Le scuole sono sigillate e nessuno può entrare o uscire, la redazione di Le Figaro si è blindata nel suo edificio, la casa di Michel Houellebecq, popolare e controverso scrittore parigino è stata posta sotto “alta sorveglianza”.
❗Tuerie #CharlieHebdo – Le plan Vigipirate élevé au niveau #Attentat en Ile de France #IDF pic.twitter.com/NbJu7xmiWW — GendarmerieNationale (@Gendarmerie) 7 Gennaio 2015
CHARLIE HEBDO, L’ULTIMA PROFETICA VIGNETTA DI CHARB ore 14.15 – Sull’ultimo numero di Charlie Hebdo, il disegnatore Charb aveva praticamente profetizzato gli attentati a Parigi.
Charb dans le dernier @Charlie_Hebdo_ // prophétie glaçante pic.twitter.com/52WHijF6gN — jerome bermyn (@jbermyn) 7 Gennaio 2015
“Ancora nessun attentato in Francia”, dice il titolo: “Aspettate, c’è tempo fino alla fine di gennaio per dare i voti”, precisa il terrorista in vignetta.
CHARLIE HEBDO, CHARB E I DISEGNATORI SONO MORTI ore 14.09 – Charb, Cabu, Wolinski e Tignous, i quattro vignettisti di Charlie Hebdo, sono morti. E’ arrivata la conferma ufficiale.
CHARLIE HEBDO, L’ATTENTATO E’ FIRMATO AL QAEDA? ore 14.05 – “Ero andata a prendere mia figlia all’asilo, arrivata davanti alla porta dell’immobile del giornale i due uomini ci hanno minacciato. Volevano entrare. Ho digitato il codice. Hanno sparato a Wolinski, a Cabu (i due disegnatori morti nell’attacco, ndr); è durato cinque minuti. Mi sono rifugiata in un ufficio. Parlavano perfettamente francese, si dicevano di Al Qaeda”: è la preziosissima testimonianza di Coco, una delle disegnatrici di Charlie Hebdo, che parrebbe indicare la matrice radicale islamica dietro la sparatoria al settimanale.
CHARLIE HEBDO, CHI ERANO I POLIZIOTTI UCCISI ore 13.58 – Secondo il Nouvel Observateur, uno dei due agenti era brigadiere della Police Nationale, l’altro era ufficiale di di scorta alle “Alte personalità”.
CHARLIE HEBDO, GLI ATTENTATORI A PIEDE LIBERO ore 13.50 – La vettura degli attentatori è stata ritrovata, scrive un giornalista di le Monde, presso Porte de Pantin – La Villette di Parigi.
Après la tuerie de Charlie Hebdo, 2e scène de crime rue Richard Lenoir où 1 policier abattu. La voiture des assaillants retrouvées à Pantin — Soren Seelow (@soren_seelow) 7 Gennaio 2015
Qui i due avrebbero investito un pedone. I due terroristi sono dunque a piede libero nella zona nord della capitale francese.
La voiture des tireurs a le pare brise arrière brisé. #Charliehebdo pic.twitter.com/FnIuoyxZz9 — Hugo Clément (@hugoclement) 7 Gennaio 2015
CHARLIE HEBDO, IL CORDOGLIO DI RENZI ore 13.49 – Parla il premier italiano Matteo Renzi.
Orrore e sgomento per la strage di Parigi,vicinanza totale a Hollande in questo momento terribile, violenza perderà sempre contro la libertà — Matteo Renzi (@matteorenzi) 7 Gennaio 2015
CHARLIE HEBDO, IL DIRETTORE È MORTO – Mancano conferme ufficiali della morte del direttore Stephane Charbonnier, che disegna sotto lo pseudonimo di Charb, finora dato per “ferito grave”, ma molti media lo danno già per deceduto. Secondo Le Monde “fonti di polizia indirette” confermerebbero il decesso, le Figaro, le Parisien e le agenzie hanno già battuto la morte di Charb.
CHARLIE HEBDO, ATTACCO ARMATO – Il settimanale Charlie Hebdo è noto alle cronache per aver preso di mira con vignette e copertine satiriche gli estremismi religiosi di ogni tipo: islamico, ebraico e cristiano. Sembra ormai accertato che il nuovo attacco debba essere collegato in qualche modo agli estremismi religiosi, visto che, secondo Stefano Montefiori del Corriere della Sera, sentito da SkyTg24, gli attentatori avrebbero urlato “Vendicheremo il Profeta” ed è stato diffuso un video amatoriale della sparatoria in cui si sente uno degli attentatori urlare “Allah Akbar” . Secondo altri video amatoriali, gli attentatori parlerebbero “francese senza accento”.
C’è poi un ulteriore video, estremamente violento, in cui si vedono i due attentatori abbattere un poliziotto con una rabbia inaudita e giustiziarlo sul marciapiede; il video è circolato sui social ed è in nostro possesso; anche le Monde lo ha pubblicato e poi ritirato “per rispetto alla famiglia del poliziotto ucciso”.
Quel che si sa è che la sparatoria è iniziata alle 11.30, scrive Le Monde che ha fatto partire una diretta live con tutti gli aggiornamenti e le fotografie. Le ultime fonti dalla Francia parlano di 12 morti, di cui 2 poliziotti e 4 disegnatori del settimanale, e 10 feriti: “Molti dei colpiti sono i giornalisti del settimanale”, continua le Monde, e così “è molto probabile che altri figurino fra le vittime”. Anche il direttore Stéphane Charbonnier, detto Charb, sarebbe gravemente ferito. Su Twitter uno dei redattori del settimanale posta la foto di sé e dei colleghi sul tetto dello stabile.
Attaque en cours de deux hommes en cagoule dans les locaux de CharlieHebdo. On est réfugié sur le toit pic.twitter.com/0TqFwIVJoF — Martin Boudot (@MartinBoudot) 7 Gennaio 2015
CHARLIE HEBDO, GLI UOMINI ARMATI – In tutta l’Ile-de-France l’allarme antiterrorismo è stato elevato al massimo livello e il quartiere intorno al boulevard Richard Lenoir è stato congelato: “Nessuno esce, nessuno entra dalle scuole”. “Secondo un testimone”, scrive le Monde, “due uomini vestiti di nero sono entrati nella sede di Charlie Hebdo, e hanno fatto fuoco sui poliziotti e per coprirsi la fuga” lasciando sul terreno “almeno 10 morti” e almeno cinque feriti fra cui un agente di polizia. C’è questa foto che mostra il confronto fra i due attentatori e un’auto della polizia.
Les tireurs de #ChalieHebdo face à une voiture de police. Ils ont fait feu, les policiers ont répliqué puis reculé pic.twitter.com/Ld1sxkRLvW — Elise Barthet (@EliseBarthet) 7 Gennaio 2015
Da qui in poi i due avrebbero abbandonato l’auto e ne avrebbero requisita un’altra. Secondo uno dei dipendenti del settimanale, contattato dai media francesi, nella sede del settimanale si sarebbe verificato “un vero e proprio massacro”. Moltissime cariche istituzionali francesi si stanno mobilitando: sul posto è in arrivo il primo ministro Manuel Valls, il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve e la sindaca di Parigi Anne Hidalgo. Anche il presidente della Repubblica François Hollande è sul posto e ha pronunciato un discorso nel quale ha ribadito che l’intera Francia difenderà la libertà di stampa, che si tratta certamente di un attacco terroristico e che il bilancio è destinato a peggiorare ulteriormente.
Aucun acte barbare ne saura jamais éteindre la liberté de la presse. Nous sommes un pays unis qui saura réagir et faire bloc. — François Hollande (@fhollande) 7 Gennaio 2015
François Hollande : « c’est un attentat… di lemondefr
GLI SPARI – I colpi delle armi da fuoco sono rimbalzati un po’ ovunque intorno ai locali della redazione, come dimostrano le immagini diffuse da Twitter; compresa un’automobile della polizia.
Ils ont tiré à deux reprises les balles ont traversé la porte et la fenêtre pic.twitter.com/Jhgi4MBlnp — yve cresson (@yvecresson) 7 Gennaio 2015
Les impacts de balles près d’un magasin voisin de celui de Charlie Hebdo pic.twitter.com/P6VCuKRoe4 — David Doucet (@Mancioday) 7 Gennaio 2015
Voiture de police cible tirs bvd richard Lenoir #CharlieHebdo pic.twitter.com/1CvlyEAYUP — William Molinié (@WilliamMolinie) 7 Gennaio 2015