Che succede quando cade un Samsung Galaxy S III?

Se siete indecisi sull’acquisto del Galaxy S III, forse dovreste guardare il video del test per capire se l’oggetto fa al caso vostro.

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IL CASO – Dall’estetica minimale che fuggiva le dimensioni a “mattone” dei primi telefoni, nei negozi sono finiti di nuovo dei cellulari dalla grandezza allargata per via delle funzioni innovative e in virtù di una visibilità migliore. Basta sfiorare lo schermo per ottenere qualsiasi cosa ma il touchscreen ha imposto regole severe sull’attenzione da riservare al proprio cellulare: la nuova tecnologia è sensibilissima e non si può nemmeno immaginare di vedere una riga sul proprio touchscreen. Non è solo una questione di estetica ma di funzionalità. Prima di ogni acquisto bisogna anche valutare la resistenza ed è quello che qualcuno fortunatamente fa per noi. Ecco cosa è successo al nuovo Galaxy S III.

IL TEST – Qualcuno maltratta i cellulari per testarne l’effetto derivato dagli urti, è arrivato il momento di scoprire come reagisce il nuovo Galaxy S III. Gizmo gli ha fatto proprio di tutto per il nostro bene. Non è andata proprio in maniera entusiasmante per il povero S III. La prima volta ha fatto un volo di un metro sul guscio e il vetro della fotocamera si è rotto e si è dimostrato un po’ troppo sporgente verso l’esterno: un metro è una distanza quotidiana da considerare per una ipotetica caduta del cellulare.

LA SECONDA CADUTA – La distanza del secondo volo è cresciuta: quasi il doppio. Il Samsung ha rilevato una crepa sul basso a destra e in alto a sinistra. Conclusioni? Chi l’ha testato dice che un telefono di questa portata non può essere fatto in plastica, anche se probabilmente “ci sono delle ragioni per cui è rivestito in questo modo” ma il materiale non è stato in grado di proteggere abbastanza. Ecco come è andata.

 

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