“Chi ha rubato l’oro di Bankitalia?”
12/04/2012 di Alessandro D'Amato
Ma lo sapevate – e se non lo sapevate, sapevàtelo – che il governo si ruba l’oro di Bankitalia per rivenderlo alla Cina e alla Germania e fare la cresta sul prezzo imbertandosi tutti i soldi in Svizzera? E lo sapevate che Francesco Boccia, che di mestiere fa “il coordinatore delle commissioni economiche del gruppo del Pd” – non quindi uno qualsiasi – si è già allarmato e attivato per fermare questo furto della massoneria demoplutogiudaico-massonica ai danni dell’Italia? Tutto questo ce lo racconta Mario Seminerio su Phastidio, che ci informa della dichiarazione preoccupata di Boccia
“che il Parlamento sia informato sull’uso che è stato fatto di questi fondi” “vorremmo capire se [tali fondi] sono stati utilizzati come collaterali dei prestiti della Bce”.
I dati, in effetti erano preoccupanti. Ce li ha spiegati il Sussidiario:
«A scendere, in particolare, sono state le riserve in oro. Si vendono l’oro e senza dire niente ai cittadini! Dov’è finito quell’oro: venduto ai russi o ai cinesi, avidi compratori di riserve auree in questo momento? Oppure è andato in pegno alla Bce come collaterale di qualcosa, su richiesta della Bundesbank sempre più terrorizzata dalle perdite potenziale del programma Target 2? Una cosa è certa, l’operazione non nasce dall’emergenza»
Purtroppo, il diavolo del complotto demo-pluto-pippo e paperino ci mette sempre la coda. E proprio Phastidio ci spiega l’arcano:
Le riserve sono valorizzate a mark-to-market, e capita che il prezzo dell’oro sia sceso, nel corso del mese di marzo. Come infatti la stessa Banca d’Italia è stata oggi costretta a ricordare con una nota, a beneficio di Boccia e di tutti i bocciati che strimpellano tastiere.
E infatti la dichiarazione di Bankitalia ripresa dall’Ansa ce lo spiega:
Il dato si riferisce alla variazione del valore dell’oro fra il 29 febbraio e il 31 marzo 2012 e che tale diminuzione è perciò interamente da attribuire al movimento di prezzo dell’oro contro euro, che è passato da circa 1.319 euro/oncia il 29 febbraio a 1.245 euro/oncia il 31 marzo
Ma di sicuro sotto c’è un grande gombloddo. Non ci dicono la verità. C’è la fregatura sotto. E da ridere di sicuro. Tanto, tanto, tanto.
[LEGGI ANCHE: il post di Mario Seminerio su Phastidio.net]