Chiara Insidioso, parla il papà: «Vi racconto la mia vita con lei che ora non può più parlare»
24/12/2015 di Redazione
Chiara Insidioso Monda vive come un vegetale, ridotta in fin di vita dal fidanzato. Ora è assistita dal padre Maurizio che racconta a Repubblica la sua vita.
Le foto del cane Molly, le sciarpe della Lazio. I fiori, che non mancano mai. Chiara sulla carrozzina e Maurizio, il padre, che le tiene la mano. Il silenzio dell’ospedale, la luce breve dell’inverno. «Cosa mi resta di lei? Gli occhi. Vedono tutto, seguono tutto. La sera, per farla addormentare, devo uscire dal suo sguardo, altrimenti non prende sonno…». Chiara Insidioso ha 21 anni, dice “sì” con il pollice e dice “no” con il pollice, altro non fa, ma un tempo parlava, camminava, andava allo stadio e s’innamorava. Poi è arrivato un balordo, Maurizio Falcioni, il “fidanzato”, il “lupo” come lo chiama il padre di Chiara, e l’ha massacrata a calci in testa, con violenza bestiale, il tre febbraio di tre anni fa. Un femminicidio a cui Chiara è sopravvissuta, ma ridotta ad uno stato di “minima coscienza”. Disabile a vita. Il simbolo della battaglia (persa) contro la violenza sulle donne. E di uno Stato che ancora non ha fondi per risarcire orfani e vittime. La sua “casa” oggi è una stanza luminosa della Fondazione Santa Lucia, centro di eccellenza per le disabilità. A vegliarla, giorno e notte, Maurizio Insidioso, il padre, magro, scavato, stanco, ma indomito. «Mia figlia – dice – avrà giustizia».
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Quello che brucia è la condanna verso l’uomo che ha preso a botte sua figlia: solo 16 anni…
«Guardi, qui dentro di padri e madri come me ce ne sono tanti, io non sono un eroe. Ma Chiara non ha avuto un incidente stradale, o una malattia. Ha incontrato un mostro».
In appello la pena di Falcioni è stata ridotta a 16 anni.
«Uno schifo. Per lui uno sconto di pena, mentre per Chiara una condanna a vita. E noi che l’amiamo siamo condannati con lei. Pensate a quando uscirà. Chi potrà assisterla? Io guadagno 1.200 euro al mese, non posso pagare infermieri, fisioterapisti. Come potrà entrare la sua carrozzina nel mio appartamento?».