Chris Dancy: l’uomo più connesso del mondo
14/03/2014 di Maghdi Abo Abia
Mashable ci presenta Chris Dancy, 45enne americano di Denver conosciuto per essere l’essere umano più connesso del mondo, in quanto è dotato di qualcosa come una serie di sistemi informatici sempre operativi che catturano ogni momento della sua vita. E per dare un’idea di ciò di cui stiamo parlando, i sistemi attivi vanno dai 300 ai 700.
UNA VITA MONITORATA DALLA RETE – E tali sistemi li ha letteralmente addosso. I suoi polsi sono coperti da varie tecnologie indossabili, tra cui il braccialetto Fitbit ed il Pebble SmartWatch. Si pesa sulla bilancia Aria Wi-Fi, in casa usa il sistema d’illuminazione Hue controllabile da smartphone e quando dorme il suo sonno è monitorato da un coprimaterasso beddit. Anche il suo cane è involontariamente connesso, in quanto è seguito da Tagg, che monitora le sue attività giorno per giorno.
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COME TUTTO HA AVUTO INIZIO – Secondo Dancy questo stile di vita è motivante anche se più di qualcuno potrebbe ritenerlo quantomeno faticoso. «Tutto è nato cinque anni fa -ha spiegato Dancy- quando ho notato che il mio medico iniziava a non tenere il passo sulle mie cartelle cliniche. Allo stesso tempo, mi sono preoccupato che il mio lavoro in rete potesse essere perso in qualsiasi momento. A questo punto ho pensato di raccogliere quanto più potevo anche in momenti in cui non potevo scrivere».
UN UOMO MIGLIORE – Dancy, appassionato d’informatica e già impegnato per lavoro nel settore dell’Information Technology, ha spiegato che grazie alla possibilità di rimanere connesso per tutta la giornata ha iniziato ad ottenere più di quanto non si aspettasse dal mondo. Ha perso circa 45 chili in poco più di un anno , ha maturato una nuova consapevolezza nei confronti della vita ed ha migliorato le sue abitudini. E per quanto riguarda i programmi che indossa, i suoi preferiti sono Peeble e Google Glass.
IL FUTURO È SEGNATO – «Il feedback tattile mi coinvolge -ha continuato Dancy- e mi piace sentire vibrazioni o percepire piccoli cambiamenti ambientali come ad esempio una luce diversa che indica come stia cambiando il clima. Ed è impossibile staccarsi da questo mondo perché sono circondato da sistemi che monitorano e tracciano ciò che faccio in ogni momento. E sono sicuro che in futuro tale stile di vita sarà comune per tutti. Entri la fine del decennio non ci sarà un lavoro che non avrà dovuto fare i conti con oggetti intelligenti o computer indossabili»
I TIMORI PER LA PRIVACY – E nonostante il suo essere sempre connesso, Darcy appare preoccupato da quelle che potrebbero essere le implicazioni a livello di privacy: «ammetto di essere spaventato dall’idea che in futuro gli esseri umani non possano gestire il proprio profilo Facebook o poter disporre dei propri dati personali. Ritengo urgente una loro tutela anche perché la rete può migliorare la nostra vita e non deve servire a riempire le tasche delle mega-istituzioni che vogliono mantenere la nostra attenzione». (Photocredit Twitter Chris Dancy / Youtube)