Le Cinque Terre introducono il numero chiuso per le visite
09/05/2017 di Andrea Mollica
Le Cinque Terre hanno deciso di introdurre il numero chiuso per limitare gli ingressi in uno dei parchi naturali più visitati d’Italia. La decisione è stata presa dopo che nel mese di aprile sono state conteggiate poco meno di 100 mila presenze nel Parco delle Cinque Terre. Solo lunedì 24 aprile, rimarca il Corriere della Sera, sono stati rilevati oltre 4 mila accessi sul sentiero tra Monterosso e Vernazza, due dei piccoli borghi che si trovano sulla Riviera di levante e che fanno parte di uno dei parchi più incantevoli del nostro Paese. Il crescente flusso turistico ha però consigliato al Parco delle Cinque Terre di utilizzare le nuove tecnologie per regolare, e limitare, gli arrivi dei visitatori. La novità sarà in vigore a partire dal primo giugno, quando sarà necessario pagare via carta elettronica per recarsi sui sentieri che collegano Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore, molto amati dai turisti per il panorama estremamente suggestivo. Ecco come descrive il Corriere della Sera la card per le Cinque Terre.
Le Cinque Terre invece tirano dritto, sfruttando anche l’aiuto della tecnologia. Si accederà ai quasi 100 chilometri di sentieri acquistando, anche online, la Card. E sta per essere lanciata un’app per smartphone, che si chiamerà Cinqueterre Hiking, che segnalerà in tempo reale affollamenti e stop, consigliando percorsi alternativi. «Non è il numero chiuso che stiamo cercando — precisa il presidente del Parco —. Probabilmente deprimerà un certo tipo di turismo, ma non è una scelta di esclusione, semmai di elezione e di qualificazione. E il nostro territorio, piccolo e fragile, va tutelato con la collaborazione di tutti, dai sindaci agli operatori commerciali».
Favorire l’economia
L’ingresso a pagamento di un’area turistica molto frequentata rappresenta una novità rilevante per l’Italia. Altre grandi città che si trovano in difficoltà per l’affollamento di visitatori in determinati luoghi o monumenti, come Venezia per piazza San Marco oppure Roma per Fontana di Trevi, potrebbero seguire l’esempio delle Cinque Terre. La regolamentazione del flusso turistico appare necessaria anche per la tutela di beni di infinito valore, sottoposti a stress per l’eccessiva presenza di persone.
Foto copertina: Ansa