Hillary Clinton vuole contestare la vittoria di Trump ma non si può fare
19/09/2017 di Andrea Mollica
Hillary Clinton non escludere di contestare la legittimità della vittoria di Donald Trump alle presidenziali degli Stati Uniti. L’ex segretario di Stato e candidata democrazia alle scorse elezioni di Usa 2016 lo ha dichiarato nel corso di un lungo colloquio con Npr, la TV pubblica statunitense. «Non so se esista un modo costituzionale per farlo. Penso si possano porre domande».
CLINTON VUOLE CONTESTARE LA VITTORIA DI TRUMP
Incalzata dal giornalista, Hillary Clinton ha chiarito il suo pensiero in merito alla possibilità di contestare la vittoria di Donald Trump, per annullare le presidenziali 2016 e rifarle. «Fondamentalmente non penso esistano mezzi per farlo. Ci sono accademici, docenti, che hanno argomentato che si potrebbe, ma non mi pare che le loro opinioni abbiano un solido fondamento. Ma appunto ci sono persone che lo sostengono. Io però non penso che gli Stati Uniti abbiano questo meccanismo. Per esempio, le elezioni in Kenya sono state appena annullate. Quello che è successo là ha portato la Corte Suprema kenyota ad affermare che in presenza di così tante domande senza risposta e problematiche era opportuno cancellare le elezioni e rifarle. Noi non abbiamo una simile proceduraa nel nostro Paese. E di solito non ne abbiamo bisogno».
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Hillary Clinton a Npr ha lanciato una idea molto suggestiva, la richiesta di annullare le presidenziali americane, che però è praticamente impossibile. La vittoria di Donald Trump è stata certificata dagli stati, i responsabili del processo elettorale, e poi dal Senato degli Stati Uniti ,dove sono stati ufficialmente conteggiati i Voti elettorali. Nella Costituzione degli Stati Uniti è chiarito come non esistano la possibilità di nuove elezioni presidenziali.
COSA DICE LA COSTITUZIONE USA SULLE ELEZIONI CHE CLINTON VUOLE CONTESTARE
Secondo l’articolo 2 in caso di dimissioni o rimozione del presidente l’incarico passa al vicepresidente. Nel caso che nessuno dei due sia più eleggibile il Congresso può nominare una persona all’ufficio di presidente, per completare il mandato.
In caso di rimozione del Presidente dall’ufficio o di sua morte, dimissioni o incapacità ad esercitare i poteri e i doveri del detto Ufficio, questo passerà al Vice presidente, e il Congresso dovrà con legge provvedere per i casi di rimozione, morte, dimissioni o incapacità sia del Presidente sia del Vice presidente, dichiarando quale funzionario agirà in tal caso come Presidente, e tale funzionario agirà di conseguenza finché tale incapacità venga a cessare o sia eletto un Presidente.
Il terzo e quarto comma del Ventesimo emendamento rafforzano questa provvisione costituzionale.
Sec.3 – Se, nel momento fissato per l’inizio del mandato del Presidente, il Presidente eletto sarà deceduto, il Vice Presidente eletto diventerà Presidente. Se non sarà stato scelto un Presidente prima del momento fissato per l’inizio del mandato, o se il Presidente eletto mancherà di avere le qualifiche abilitanti, allora il Vice Presidente eletto agirà come Presidente finché un Presidente non avrà tali qualifiche; e il Congresso potrà con legge provvedere per il caso in cui né un Presidente eletto né un Vice Presidente eletto risulteranno in possesso delle qualifiche abilitanti, indicando chi in tal caso agirà come Presidente, o il modo con cui dovrà scegliersi chi dovrà agire come tale, e questa persona opererà in conformità finché un Presidente o Vice Presidente avrà tali qualifiche.
Sec.4 – Il Congresso può con legge provvedere per l’ipotesi della morte di alcuna delle persone tra le quali la Camera dei Rappresentanti può scegliere un Presidente nei casi in cui il diritto di scelta è ad essa devoluto, e per l’ipotesi della morte di alcuna delle persone tra le quali il Senato può scegliere un Vice Presidente nei casi in cui il diritto di scelta è ad esso devoluto.
Come ammette anche Hillary Clinton, contestare l’elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti è sostanzialmente impossibile alla luce del diritto costituzionale americano. Una rimozione d’imperio attraverso un annullamento decisodella Corte Suprema appare al momento un’ipotesi puramente scolastica. Nel caso invece il Congresso dichiarasse la rimozione di Trump sarebbe eletto Mike Pence alla vicepresidenza.