Il video che spiega (tra le altre cose) come fa Pirlo a tirare le punizioni così

L’effetto di Magnus è il fenomeno che permette alle punizioni di Pirlo d’assumere traiettorie curvatissime, ma che si vede all’opera di frequente anche nel golf o nel tennis, sport nei quali palle e palline possono deviare notevolmente dalla traiettoria rettilinea che, intuitivamente, dovrebbe prendere un oggetto sparato lontano con un colpo, sia d’un piede o sia rifilato con un attrezzo sportivo. L’effetto scoperto Heinrich Gustav Magnus (1802-1870) e che da lui prende il nome, è il responsabile della variazione della traiettoria di un corpo rotante in un fluido in movimento. La forza o effetto di Magnus fa sì che nel momento in cui il corpo è dotato di moto sia rotatorio che traslatorio, la velocità del fluido aumenta superiormente o inferiormente al corpo a seconda del verso di rotazione del corpo, proprio per il trascinamento del fluido attorno al corpo stesso (le velocità degli strati di fluido in rotazione amplificano il moto della corrente dovuto alla traslazione in verso concorde a quest’ultima e diminuiscono la velocità nella zona in cui i versi sono invece discordi). Tradotto in parole semplici, una palla che viaggia nell’aria dopo che le è stato impresso un moto rotatorio, sposta l’aria attorno a sé ed è a sua volta spostata dalla sua ipotetica traiettoria rettilinea dall’aria perturbata da questo movimento. Un effetto molto visibile di questo fenomeno può essere apprezzato nel video che segue, nel quale un pallone da basket è lasciato cadere per 126 metri dell’alto di una diga in Tasmania con e senza effetto. La differenza tra le due traiettorie appare così notevolissima.

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