Come sarà la riabilitazione di Michael Schumacher
18/06/2014 di Andrea Mollica
Michael Schumacher è uscito da più di 150 giorni di coma, ed ora è stato trasferito nel CHUV, il Policlinico di Losanna, dove affronterà un probabilmente lungo periodo di riabilitazione. Uno dei maggiori neurologi tedeschi spiega a Die Welt quale tipo di riabilitazione farà il campionissimo della Formula 1, che ora si trova in uno dei più apprezzati ospedali della Svizzera, in passato utilizzato da diverse persone molto famose.
MICHAEL SCHUMACHER E LA RIABILITAZIONE – Il quotidiano tedesco Die Welt ha intervistato uno dei neurologi più stimati e conosciuti in Germania, Michael Kaps, per spiegare quale sarà la probabile terapia di riabilitazione a cui sarà sottoposto Michael Schumacher dopo più di 150 giorni di coma. Il professor Kaps rimarca come il trasporto di un paziente che è stato in un coma così lungo indichi un miglioramento delle condizioni di salute. « Dopo una fase di risveglio il paziente incomincia a prendere contatto con l’ambiente che lo circonda, rispondere alle domande con un sì o con uno, ed interagire con i familiari ad un livello basso. Esistono però notevoli differenze a seconda della gravità del trauma cerebrale subito», sottolinea Michael Kaps. La riabilitazione affrontata ora da un paziente nelle condizioni di Michael Schumacher viene svolta ad un livello multidisciplinare.
MICHAEL SCHUMACHER E LE TERAPIE – Kaps evidenzia come il ritorno molto graduale alla normalità necessita di un supporto da diversi ambiti. « I logopedisti aiutano a riprendere la capacità di parlare, i fisioterapisti quella di muoversi. Nell’ergoterapia invece si aiuta il paziente a riprendere confidenza con le pratiche minime della quotidianità, come la capacità di lavarsi oppure di vestirsi. A queste si aggiungono il controllo quando si ingerisce il cibo. Anche la capacità di concentrazione e di memoria sono disturbate dopo una lunga fase di come seguita ad una trauma cerebrale. I neuropsicologici aiutano a convivere e possibilmente superare queste limitazioni». La durata del periodo di riabilitazione dipenderà secondo Kaps dalla gravità del danno cerebrale subito. La lunghezza dipenderà dal successo delle misure adottate durante la riabilitazione, e dall’estensione del trauma. « Di solito questo tipo di terapia dura diversi mesi. Per i pazienti con severi danni cerebrali queste misure sono impiegate molto presto, e si può presumere che ciò sia successo anche nel caso di Michael Schumacher».
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MICHAEL SCHUMACHER E L’OSPEDALE SVIZZERO CHUV – Per Michael Kaps i pazienti usciti da un lungo coma subiscono talvolta più complicazioni dal lato psicologico che fisico. In questo tipo di casi il supporto della famiglia e degli psicologici è fondamentale. Questo tipo di cura sarà sviluppata presso il CHUV, il Centro universitario ospedaliero del Canton Vaud di Losanna, il nosocomio dove è stato trasferito Michael Schumacher. Da lunedì il campionissimo di Formula 1 si trova in una delle migliori cliniche svizzere. Negli anni passati diversi Vip hanno passato periodi di degenza oppure portato i propri familiari presso questo ospedale, come fece Keanu Reeves con la sorella malata di leucemia. Richard Frackowiak, il primario del reparto di neurochirurgia del CHUV, rimarca come per l’ospedale la cura di Michael Schumacher sarà “business as usual”, anche se l’abitudine del nosocomio a ospitare pazienti famosi faciliterà la riservatezza garantita al campione di Formula 1 e alla sua famiglia. Il quotidiano elvetico Le Matin rimarca come il CHUV sia considerato uno degli ospedali più all’avanguardia nel settore della cure neurologiche, e come il trasferimento di Schumacher da Grenoble a Losanna sia stato preparato con grande attenzione nelle scorse settimane, con costanti scambi di informazioni tra i medici.
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