Auricolari e radiotrasmittenti al concorso per agenti penitenziari: 88 indagati
27/04/2016 di Redazione

Tutto per un posto in carcere. Anche, magari, rischiando il carcere stesso. 88 persone tra gli undicimila uomini e le duemila donne partecipanti al concorso per agenti della polizia penitenziaria, tenutosi a Roma tra il 20 e il 22 aprile, sono state indagate e denunciate a piede libero: le operazioni di controllo effettuate dalla task force di vigilanza tra i banchi della Nuova Fiera di Roma hanno infatti portato a scoprire materiale con cui i presunti furbetti cercavano di passare il test a pieni voti. Ne scrive oggi il Messaggero con Michela Allegri.
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Con cosa mai avranno provato a barare? Ecco qui la risposta:
Durante l’esame pubblico […] i vigilantes hanno sequestrato decine di auricolari, radiotrasmittenti, cellulari: tutti quanti oggetti con cui gli studenti si erano attrezzati per copiare le risposte. Qualcuno ha tentato di essere ancora più ingegnoso: si è presentato al concorso munito di braccialetti colorati contenenti le soluzioni e telefonini rigorosamente spenti, ma rivestiti da cover che, ben fissate, mimetizzavano domande e risposte appuntate su fogliettini nascosti
Il caso è stato sollevato dal sindacato di polizia Fns Cisl Lazio. Circa 50 persone tra gli 88 indagati sarebbero state trovate in possesso delle risposte d’esame: secondo alcune fonti c’è chi avrebbe pagato migliaia di euro per ottenerle in anticipo.
Gli inquirenti dovranno chiarire se per eventuali favoritismi ci fosse una contropartita: il sospetto è che qualcuno abbia pagato per avere agevolazioni
Il concorso al momento non è stato annullato.
Photocredit copertina ANSA/ UFFICIO STAMPA/ UNIVERSITA CATTOLICA