La scomparsa dei contenuti pro-Putin e no-vax dai siti della propaganda M5S
14/11/2017 di Redazione
Dai siti della propaganda grillina ultimamente spariscono i contenuti pro-Putin e no-vax. È quanto racconta oggi il quotidiano La Stampa in un articolo a firma di Jacopo Iacoboni che ha notato la cancellazione di post e video da diversi siti riconducibili alla Casaleggio Associati o altri simpatizzanti M5S. A quanto pare sono scomparsi testi e filmati che erano riusciti anche a trovare una larga condivisione sui social network:
Su La Fucina – sito registrato dalla Casaleggio il 25 luglio 2013, che ha come admin Davide Casaleggio – compariva fino all’inizio di quest’estate un post più video antivaccinista che fu viralissimo, dal titolo: «Vaccini, è scesa la censura». Nel video il medico Giuseppe Di Bella attacca: «Si sono lamentati perché in Italia fanno pochi vaccini, però non hanno considerato la quantità documentatissima di danni gravissimi, di bambini autistici, di cui non bisogna parlare. Se c’è lo choc immunitario dei vaccini polivalenti, addirittura sei in una volta, per bambini piccoli, piccolissimi, ecco, non se ne deve parlare». Beppe Grillo a maggio polemizzò ferocemente col New York Times che aveva criticato il Movimento per la propaganda antivaccinista in un articolo dal titolo “Populismo, politica e morbillo”. Grillo gridò che a sostegno dell’accusa «non c’è nulla, neppure un link, un riferimento, una dichiarazione. Nulla».
ELIMINATI POST PRO-PUTIN E NO-VAX DAI SITI DELLA PROPAGANDA GRILLINA
La cancellazione di post riguarda anche una pagina Facebook seguitissima legata a un sito amministrato da un social media manager della Casaleggio ed oggi responsabile dell’Associazione Rosseau, Pietro Dettori. Non è più disponibile un video su Putin che «salva migliaia di operai tirando fuori gli attributi». Così come su La Fucina non è più disponibile un link storico della propaganda russa, quello sul «pilota ucraino che confessa di aver sparato sull’aereo malese», il velivolo che si schiantò in Ucraina il 17 luglio 2014. L’information war russa diffuse la notizia falsa per accusare gli ucraini della caduta dell’aereo. Venne ripresa da un sito alternativo di destra tedesco.
(Foto: Dpa da archivio Ansa. Credit: Monika Skolimowska / dpa)