Corte dei Conti: «La corruzione ha effetti devastanti sulla crescita»
10/02/2015 di Redazione
«Crisi economica e corruzione procedono di pari passo, in un circolo vizioso, nel quale l’una è causa ed effetto dell’altra». Lo ha detto Raffaele Squitieri, presidente della Corte dei Conti nel suo discorso per l’inaugurazione dell’anno giudiziario. «L’illegalità – ha detto – ha effetti devastanti sull’attività di impresa e quindi sulla crescita».
“L’ASSUEFAZIONE AL MALAFFARE” – «Il pericolo più serio per la collettività è una rassegnata assuefazione al malaffare, visto come un male senza rimedi”, ammonisce ancora Squitieri «Non possiamo permettere che questo accada», dice rivolgendosi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. L’economia del nostro paese è contraddistinta da un «quadro di estrema fragilità e di perdurante sfiducia degli operatori», ma negli ultimi tempi «si sono venuti a innestare elementi di grande rilievo» riflette Squitieri pensando al Quantitative Easing della Bce, al ribasso del petrolio e alla flessibilità dell’Ue. «In alcune stime diffuse nelle ultime settimane, il differenziale positivo rispetto agli scenari di base risulterebbe di dimensioni rilevanti, tanto in termini di maggiore crescita economica quanto in termini di contenimento del costo del debito pubblico», ha sottolineato Squitieri.
MAFIA CAPITALE – La lotta a “sprechi ed illeciti” e alle attività criminali, come nella vicenda di Mafia Capitale, per avere effetto deve essere accompagnata dal “recupero delle risorse sperperate”. Così Salvatore Nottola, procuratore generale della Corte dei Conti nel suo discorso». Secondo Nottola questo «può avvenire soltanto con l’azione, obbligatoria, di un organo pubblico neutrale, quale, per l’appunto il pubblico ministero contabile» per questo è fondamentale «intensificare la lotta alla negligenza e agli sprechi e il contrasto alle illegalità e alla corruzione».
SACCONI: “COMMISSARIARE GLI ENTI” – «Le prolusioni con cui il Presidente e il Procuratore generale della Corte dei Conti ne hanno aperto l’anno giudiziario sono state altamente apprezzabili anche per l’evidente accento che hanno posto sulla finanza regionale e locale. Le sezioni regionali della Corte, anche alla luce dei nuovi poteri recentemente conferiti, possono svolgere un ruolo fondamentale per prevenire il formarsi di debito sommerso e consentire il commissariamento degli enti o delle loro funzioni con maggiore tempestivita’ rispetto al momento in cui si determina lo squilibrio strutturale del bilancio. Il debito pubblico e’ stato infatti largamente prodotto dalla moltiplicazione dei centri autonomi di spesa sin qui spesso rivelatisi irresponsabili. Lo stesso abuso della tassazione locale, con particolare riguardo agli immobili, ne e’ stato una conseguenza con pesanti effetti sui consumi interni. Ed e’ l’ora di porvi rimedio collegando una soglia di tassazione con il commissariamento degli enti». Lo dice il senatore di Area popolare (Ncd-Udc), Maurizio Sacconi.