Cosa c’è nella mente di uno stupratore?
23/05/2011 di Ferma Restando
Perché un uomo sente l’impulso di commettere un reato del genere?
La violenza sessuale è un crimine diffuso in tutte le culture e in tutte le epoche storiche. È stata collegata con un cambiamento di personalità o con particolari condizioni psico-sociali. Eppure viene commessa da uomini di tutti gli strati della società, di qualsivoglia grado di istruzione e di qualsiasi censo. Se qualcuno avesse avuto dei dubbi, lo dimostra il caso di Strauss Kahn.
ARROGANZA E NARCISISMO – Coraggio e determinazione sono due caratteristiche positive che servono per avere successo, ma possono trasformarsi in qualcosa di patologico e deviante, che sono l’arroganza e il narcisismo, due tratti comuni della personalità degli stupratori. Ovviamente non è assolutamente detto che una persona coraggiosa e determinata abbia in automatico dei raptus, questo è chiaro, ma di certo il potere e il desiderio di esercitarlo sul prossimo può in alcuni casi portare a una deviazione e a un desiderio di superare i limiti e aprire la strada alla violenza sessuale come arma di dominio.
ANTISOCIALE – La psicologa Margarita Ortiz-Tallo dell’Università di Malaga, oltre ad arroganza e narcisismo, ha identificato una terza caratteristica tipica del profilo dello stupratore: la personalità antisociale, come spiega a El Mundo. Tale personalità non implica che chi ne soffre sia necessariamente un emarginato, al contrario chi ne soffre può essere capace di adattarsi perfettamente all’ambiente in cui vive, incluso avere ottimi rapporti con chi lo circonda (se gli interessa, ovviamente). Hitler è un esempio paradigmatico di un personaggio del genere. L’antisociale è “intrepido, avventuriero, ama il rischio, ma non è empatico e non prova la minima stima per il suo prossimo. Così sono gli stupratori, e quelli che maltrattano le donne.” spiega Ortiz Tallo. si è parlato molto delle attitudini di Strauss Kahn, delle sue modalità relazionali. Michael Taubmann, suo biografo, ha detto che “si tratta di un seduttore riconosciuto, ma non risponde al profilo del violentatore.”
IL GRANDE SEDUTTORE – Secondo Roy Baumeister, psicologo sociale, autore dello studio circa l’importanza di arroganza e narcisismo nella psiche del violentatore, l’uomo sviluppa desiderio per una donna in particolare e pensa che per lei fare sesso con lui possa costituire “un’occasione”. Se lei lo rifiuta, lui può scegliere se accettare il rifiuto o usare la forza per ottenere sesso. Così può innescarsi quel “cammino di coercizione che porta il cervello dell’aggressore a desiderare sopra ogni altra cosa il controllo sulla persona che ha davanti e quindi alla violenza sessuale. Egli non vuole dipendere dalla volontà degli altri e non è capace di controllarsi. Il narcisista ritiene intollerabile il rifiuto, perché si considera superiore agli altri uomini.” Spiega Baumeister. Strauss Kahn, che era soprannominato “Il Grande Seduttore”, se le accuse sono vere, può essere considerato un violentatore narcisista.
APPETITO SESSUALE INCONTROLLABILE – “Ma come può un uomo così abile mettersi in una situazione così assurda?” si è chiesto il Dottor Luis de Rivera, direttore dell’Istituto di Psicoterapia di Madrid. “ci sono persone che dedicano immensa energia per dominare il mondo e non sono capaci di dominare i propri impulsi, che spesso si trasformano in incontrollabili appetiti sessuali. Non hanno alcun amore o rispetto per l’altra persona, la desiderano solo in modo animalesco.” Molti animali hanno comportamenti sessuali paragonabili allo stupro. La mosca scorpione e anche l’orango fanno così. Ciò significa che nella memoria genetica della nostra specie si conserva qualcosa dell’orango? Può essere, ma Manhattan non è la foresta, e il Sofitel non è un albero. Lo stupro nella nostra società è un grave reato.