Cosa mangiare e bere contro il caldo africano
09/07/2012 di Redazione
Con le temperature che aumentano, sono sempre piu’ numerosi i consigli degli esperti italiani di nutrizione e salute per affrontare il caldo con equilibrio e benessere: la regola d’oro per tutti e’ quella di combattere la disidratazione e reintegrare i liquidi.
ESPERTI – Per Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca all’Inran, “non bisogna variare di molto l’alimentazione quando fa piu’ caldo, ma certamente ci sono alcune regole da seguire: il caldo richiede una maggiore quantita’ di liquidi e la scelta deve cadere su frutta e verdura della stagione estiva che sono maggiormente ricche di acqua e carotenoidi, molto importanti per la protezione della pelle dai danni del sole (che ovviamente deve essere preso con cautela tramite l’uso di appositi schermi protettivi). Grandi piatti di insalata, pasta fredda, macedonie possono rappresentare scelte opportune”. Per quanto riguarda le bevande, “e’ possibile concedersi ogni tanto una bibita analcolica, oltre all’acqua”. Per Marcello Ticca, vicepresidente della Societa’ italiana di scienza dell’alimentazione (Sisa) “e’ un problema sopravvalutato quello di variare l’alimentazione durante il periodo estivo.
Nella vita di oggi le variazioni climatiche fra estate e inverno, a parte casi particolari, vengono avvertite in misura molto ridotta. Quindi, anche se e’ vero che il caldo porta a diminuire il dispendio energetico in quanto riduce la spesa per la termoregolazione, agisce su certe secrezioni ormonali e induce apatia e pigrizia, oltre a provocare talvolta un calo dell’appetito e rendere piu’ faticosa la digestione, non e’ necessario, nel periodo estivo, variare di molto l’alimentazione”.
FRESCHI OR NOT – Naturalmente “l’istinto ci porta a preferire spontaneamente alimenti e piatti piu’ freschi e leggeri (e ricchi di acqua) a scapito di quei piatti abbondanti e ricchi di condimento (fritti, insaccati, primi elaborati, ecc.) che con il freddo invernale risultano piu’ graditi. Ottima idea scegliere spesso, insieme a frutta e verdura, carni magre e pesce, passati di legumi e minestre tiepide, e molti liquidi, ad esempio spremute di agrumi e frullati di frutta, latte, ecc”. Il sudore, dice ancora Ticca, “prezioso meccanismo che mantiene costante la temperatura del corpo, e’ composto principalmente da acqua ma contiene anche vari minerali, che e’ bene reintegrare. La bevanda da preferire e’ l’acqua, ma molto utili sono anche latte, yoghurt, frullati e spremute di frutta, gelati, minestre di verdura, bibite con o senza zucchero ecc. Anche le bevande zuccherate, insieme agli altri accorgimenti suggeriti, contribuiscono a ricaricare le scorte energetiche, a rinfrescare e a recuperare i liquidi persi a causa di una sudorazione esaltata dalla elevata temperatura ambientale”.
NO ALL’ALCOL – Per Andrea Poli, direttore scientifico Nfi (Nutrition foundation of Italy) “tutte le bevande analcoliche, oltre in primis all’acqua e ad alimenti come il latte, la frutta, la verdura, contribuiscono (nel contesto di una dieta equilibrata e di uno stile di vita attivo), a idratare l’organismo e a soddisfare la quotidiana richiesta di liquidi, poiche’ contengono una altissima percentuale di acqua (dall’85% fino al 99%). Il gusto e la varieta’ le rendono anche una scelta particolarmente piacevole, aspetto non secondario nel percorso verso un’adeguata idratazione”. Per Poli “e’ dimostrato, infatti, che bambini e adulti consumano circa il 45-50% in piu’ di liquidi se hanno a disposizione nei diversi momenti della giornata una vasta scelta di bevande, ed in particolare bevande dal gusto loro gradito. Se si consumano bevande analcoliche nella versione con zuccheri, e’ bene prestare attenzione alle calorie assunte. Ed e’ invece opportuno ricordare che l’anidride carbonica (le ‘bollicine’) presente nelle bevande analcoliche non svolge alcun effetto sfavorevole sull’organismo negli individui sani e non riduce in particolare la capacita’ di queste bevande di contribuire all’idratazione”. Infine, secondo Maria Paola Graziani, ricercatrice in Psicologia dei consumi, “e’ meglio evitare di fare dell’estate un traguardo da superare o un incubo da evitare, ma mettere sempre in atto regolari comportamenti alimentari e di attivita’ fisica (prima, durante, dopo l’estate), non rinunciando ai fattori positivi come i sentimenti e le emozioni piacevoli proprie del tempo di vacanza”. (Dire)