Cos’è l’agricoltura biodinamica
27/09/2016 di Redazione
Questo articolo è il frutto di una serie di ‘indagini’ per comprendere in pieno l’essenza dell’agricoltura biodinamica e per discernere la componente di ciarlataneria da quella meramente scientifica della questione. Difficile spiegarvi cos’è l’agricoltura biodinamica con poche righe, visto il percorso storico, culturale e scientifico di questo vecchio e nuovo modo di produrre frutti dalla madre terra. Ancora più difficile sembra appurare se, effettivamente, l’agricoltura biodinamica abbia risvolti positivi sulle produzioni. Per cui procediamo con ordine e iniziamo dalle basi. Cos’è l’agricoltura biodinamica?
La definizione wikipediana di agricoltura biodinamica L’agricoltura biodinamica è un metodo di coltivazione basato sulla visione spirituale antroposofica del mondo elaborata dal filosofo ed esoterista Rudolf Steiner per la produzione agricola, in particolare di cibo, che è ritenuto in maggiore equilibrio con l’ecosistema terrestre, incorporando l’idea di “agricoltura biologica” e invitando, con un approccio definito olistico, a considerare come un unico sistema il suolo e la vita che si sviluppa su di esso.
Questa definizione sembra ricca di termini e di concetti che non c’entrano molto gli uni con gli altri. Per esempio, l’approccio antroposofico e l’agricoltura biodinamica che genere di correlazione possono avere? Il filoso Steiner ha per primo teorizzato l’agricoltura biodinamica, sostenendo che la fattoria debba essere considerata come un corpo unico, al cui interno convivono degli organi che debbono essere necessariamente in armonia tra loro. Le radici di questa cultura risalgono ai tempi del Reich tedesco di Hitler, quando molti seguaci del Fuhrer accolsero le teorie di Steiner con grande entusiasmo, convinti che tale approccio agricolo derivasse dalle possenti tradizioni dei germani.
Cos’è l’agricoltura biodinamica
Si può dire che la biodinamica prese piede in maniera più decisiva grazie a due discepoli di Steiner, conosciuti come Erhard Bartsch e Franz Dreidax. L’uno agronomo, l’altro chimico. Alla soglia degli anni ’30 fondarono la cooperativa Demeter, punto di incontro di tutti gli agricoltori biodinamici tedeschi. In questi anni il rapporto con il regime divenne ben saldo grazie alle amicizie e alle simpatie con uno dei più efferati e importanti gerarchi nazisti, Rudolph Hess. Quest’ultimo era appassionato di esoterismo e di teorie di rigenerazione dell’uomo attraverso la natura. Questa simpatia consentì ai discepoli di Steiner di redigere un vero e proprio manifesto della Demeter e di collegare le idee biodinamiche a quelle nazionalsocialiste. Demeter ebbe vita breve perché nel 1941 fu sciolta e fu aspramente proibita la biodinamica in qualsiasi forma in tutto il Reich.
Cos’è l’agricoltura biodinamica. In cosa consiste l’agricoltura biodinamica?
Come anticipato all’inizio, questa teoria considera la fattoria come un corpo vivente unico e la sua salute dipende dal benessere delle singole parti, proprio come il corpo umano. In pratica, questa teoria di traduce così: agricoltura biologica e esoterismo. Per essere biologica, una produzione deve essere priva di utilizzo di diserbanti, OMG, macchinari industriali e qualsiasi tipo di fertilizzante di origine chimica. A ciò si unisce l’utilizzo di preparati mistici, composti da resti animali e prodotti della terra come fiori o semi. Questi preparati sono poi sotterrati e, una volta decomposti, disciolti in abbondanti quantità di acqua, che sarà utilizzata per innaffiare le piantagioni. Sembra che l’Italia sia al secondo posto per quantità di terreni agricoli di tipo biodinamico e che due Ministri, Martina e Olivero, abbiano apprezzato pubblicamente le peculiarità dell’agricoltura biodinamica. I numeri parlano chiaro:
11.524 ettari, dietro alla Germania dove gli ettari coltivati sono più di 72 mila. Le aziende agricole che usano questa tecnica sono 390 e fatturano in tutto circa 450 milioni di euro l’anno.
Il fenomeno dilaga a macchia d’olio e le query su Google aumentano in maniera esponenziale in tema di agricoltura biodinamica. Convegni, libri, dibattiti, certificazioni, associazioni brevetti e così via sono il rivolto di questa cultura che ha preso piede e che sembra divenuta oramai una vera e propria tendenza.
Cos’è l’agricoltura biodinamica. Quali sono i reali effetti dell’agricoltura biodinamica?
Non sono noti effetti miracolosi sulle produzioni di tipo biodinamico. O perlomeno, risultati di tipo scientifico. Certamente l’utilizzo delle tecniche biologiche che non prevedono l’utilizzo di diserbanti o fertilizzanti chimici rende pregiato il prodotto agricolo. Questo tipo di coltura non ha effetti sulle quantità, ridotte per via dell’utilizzo di soli
metodi biologici e non è in grado di realizzare imponenti produzioni su scala nazionale o internazionale per l’esporto. Non è chiaro se un simile tipo di coltura possa davvero creare beneficio sui prodotti della terra, motivo per cui in molti gridano alla mistificazione. Noi ancora non troviamo risposta. L’unica certezza è che i prodotti a marchio biodinamico riconosciuto, costano davvero parecchio. Nel dubbio, scegliete il bio.
(Photocredit copertina: ANSA)