I Medici: chi è Cosimo de’ Medici
01/11/2016 di Boris Sollazzo
COSIMO DE’ MEDICI –
Cosa succede a Cosimo de’ Medici nella terza puntata de I Medici la fiction Rai che andrà in onda questa sera su Rai 1 ? È una puntata cruciale quella di stasera per le sorti del protagonista della fiction, arriva alla penultima puntata. Infatti, l’episodio si apre con i Medici che sono in esilio dalla “loro” Firenze e con Rinaldo degli Albizzi che impone il suo dominio sulla città Toscana. Ma – senza farvi eccessivi spoiler – nel corse delle due puntate in onda questa sera, le cose si andranno a ribaltare, ma i pericoli per Cosimo e le persone a lui vicine non saranno affatto conclusi. Anzi, pur da dietro le sbarre Rinaldo degli Albizzi può essere un avversario molto pericoloso.
Cosimo de’ Medici, chi è costui? Lorenzo, il nipote (nonché il Magnifico) finora, aveva occupato il nostro immaginario rinascimentale, ma ora con la serie tv I Medici abbiamo scoperto il patriarca di quella famiglia di banchieri, mecenati e poteri forti.
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COSIMO DE’ MEDICI BIOGRAFIA –
Cosimo di Giovanni de’ Medici detto il Vecchio o Pater patriæ nasce, ovviamente, a Firenze, il 27 settembre 1389 e muore a Careggi il 1º agosto 1464.
Alla morte controversa del padre Giovanni prese le redini della famiglia e della banca dalla stessa detenuta e divenne, grazie al potere finanziario – il Banco Medici si espanse grazie a lui, aprendo filiali anche a Bruges, Londra e Parigi – e al carisma personale, uno degli uomini più importanti della Repubblica, pur non ricoprendo cariche ufficiali. Nel bene e nel male Firenze ne fece un punto di riferimento: lo tenne 30 anni al potere, lo idolatrò, lo condannò a morte, lo esiliò e ne attese e il ritorno glorioso nel 1434, dopo due anni di confino dorato tra Padova e Vicenza a far decantare l’accusa di aspirazione alla dittatura e a condizionare, da lontano, la Signoria a lui tanto cara.
Noto per le sue arti diplomatiche e la capacità di intessere trame e rapporti, grazie alla sua moderazione e lungimiranza arrivò non solo a governare Firenze attraverso uomini di fiducia e abili strategie, ma riuscì anche a capovolgere le alleanze politiche italiane all’indomani della morte di Filippo Maria Visconti, facendo alleare Firenze con l’antica rivale Milano (guidata ora dall’amico Francesco Sforza) contro la Repubblica di Venezia, risolvendo le guerre decennali italiane con la stipulazione della Pace di Lodi del 1454.
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Fondatore dell’Accademia neoplatonica, mecenate, appassionato di cultura classica anche per i suoi studi e la sua frequentazione del circolo umanista dei Camaldolesi da giovanissimo, spese molto del suo patrimonio, oculatamente gestito negli anni con operazioni abili e a lungo termine, per abbellire la sua città (nella serie questa passione è rappresentata dall’impegno per la costruzione della cupola del Brunelleschi). Per i suoi meriti civili, all’indomani della sua morte la Signoria lo proclamò Pater patriae, cioè padre della patria. La fama di Cosimo si è offuscata nei secoli per il periodo aureo del nipote, Lorenzo appunto. Ma la Repubblica – nonostante molti oppositori lo avessero accusato di aver agito per “svuotarla” e renderla una marionetta nelle sue mani – si rafforza grazie a lui. Lavorerà per la grandezza della sua città, Firenze, e della sua famiglia, i Medici, fino alla fine. Anche quando, pur longevo e ultrasettantenne, capì che i due figli, uno per malattia e l’altro per incapacità, non sarebbero stati alla sua altezza. E allora intuì il valore del nipote Lorenzo. Capì che sarebbe divenuto il Magnifico. Quando Cosimo morì, Lorenzo aveva solo 15 anni. Ma già maturo e geniale prese dal patriarca tutto, dal carisma all’intelligenza. E già nel 1469, seppe esserne all’altezza.
COSIMO DE’ MEDICI I MEDICI SERIE TV –
Diversi errori sono stati fatti nel racconto televisivo. La basilica di Santa Maria Del Fiore con una facciata sbagliata, l’antipapa eletto nella città sbagliata, il corridoio Vasariano anticipato di più di un secolo. E non solo: anche Cosimo è coinvolto, visto che il buon Madden ha la barba, ma ogni suo ritratto non ne riporta traccia. A portare un filo di peluria sul viso era sì un Cosimo, ma Cosimo I. Duca e Granduca di Firenze, al potere dopo l’attentato al duca Alessandro. E’ evidente, dalle foto, che ci si è ispirati, per il look di Madden, al Cosimo sbagliato.