La cucina della nonna è la preferita da 8 italiani su 10: nel menù ideale lasagne e pollo
05/10/2017 di Redazione
Alla faccia di ristoranti stellati e sushi bar: quasi 8 italiani su 10 scelgono la cucina della nonna rispetto a tutte le altre. Sono infatti il 76% quelli che hanno risposto di preferire la tradizione, rispetto ai piatti ricercati dalle lunghe tradizioni. Migliore ovviamente anche dei sapori standardizzati da fast food. È quanto emerge dall’ indagine Doxa/Unaitalia “Le ricette della tradizione” su un campione rappresentativo di 1000 italiani. Il menù ideale prevede lasagne di primo e pollo al forno di secondo.
«Assistiamo ad un ritorno alla cucina della tradizione, a quella dei sapori di una volta – ha spiegato all’AdnKronos l’antropologo alimentare e food writer Sergio Grasso – lo confermano anche le ricette preferite per il pranzo della domenica: la lasagna e il pollo rappresentano senza dubbio il paradigma della cucina della nonna, declinato in tutte le regioni. Il pollo in particolare si mangia in tutta Italia, ogni regione con le sue peculiarità, dal pollo con i peperoni a Roma al pollo fritto al nord».
La cucina della nonna rimanda immediatamente al pranzo domenicale, un appuntamento a cui il 67% degli italiani sono molto affezionati. Trascorrere il giorno di festa a tavola con i parenti è un’abitudine cara soprattuto ai più giovani: sono infatti i millennials a guardare più di tutti, e con affetto, alle riunioni in famiglia a casa dei nonni, lo afferma il 44% dei giovani tra i 18 e i 24 anni. «I più giovani non snobbano i nonni – continua Grasso – lo hanno fatto le generazioni precedenti, quelle del boom economico, mentre quelli di oggi forse sono un po’ spaesati, ma sicuramente più riflessivi e dai nonni ci vanno volentieri».
LE RICETTE PIÙ AMATE DELLA CUCINA DELLA NONNA
I primi più amati della cucina della nonna sono le lasagne (per il 50% degli italiani), seguite dalla pasta all’uovo (24%), il risotto (20%), le minestre e le zuppe (6%). Tra i secondi, invece, è l’immortale pollo arrosto con le patate il piatto della memoria, considerato dal 36% degli italiani il piatto della nonna per eccellenza insieme ad altri piatti tipici della tradizione come l’arrosto di vitello (20%), le polpette (18%), il pesce al cartoccio (16%) e il coniglio alla cacciatora (10%).
«Oggi è in atto un ritorno alla cucina della nonna perché siamo stanchi di quel fenomeno che io chiamo ‘pornografia gastronomica’, quell’eccesso di cibo proposto in ogni ambito e situazione. Ma prima di essere un bene di consumo mediatico e di costume, il cibo è innanzitutto condivisione, serenità e tradizione: in questo la figura dei nonni, con la loro cucina antica e rassicurante, rappresenta ancora un elemento identificativo importante a cui fare riferimento» – spiega Grasso.
LA CUCINA DELLA NONNA AMATISSIMA DAI MILLENNIALS
Ed è sempre soprattutto per i millennials che la nonna è anche la maestra di cucina ed è a lei che si affidano per apprendere i segreti ai fornelli. Se infatti il 21% degli italiani rivela di aver imparato a cucinare dalla nonna, la percentuale quasi raddoppia (37%) tra i ragazzi tra i 18 e i 24 anni. «I nonni hanno qualcosa da raccontare, magari non necessariamente con le parole ma lo fanno attraverso le loro azioni, il loro modo di accarezzare i bambini, la loro cucina. Sono enciclopedie viventi, vanno tenute in vita anche attraverso belle abitudini famigliari come il pranzo della domenica», conclude l’antropologo.
La cucina della nonna vola in alto. A New York un imprenditore italo-americano ha avuto un’idea semplice, quanto geniale: servire nel suo locale piatti cucinati da nonne di tutto il mondo, per ritrovare quei sapori irripetibili, quella sapienza nelle preparazioni che solo le depositarie della gastronomia tradizionale riescono a trasmettere nei loro piatti. In Francia invece le nonne si fanno “chef a domicilio” per portare in ogni casa la cucina di una volta.
Foto copertina: Pixabay