Dalla Gran Bretagna stop alle estradizioni verso l’Italia
17/03/2014 di Mazzetta
Le conseguenze di una recente sentenza fanno crollare a zero la possibilità di ottenere l’estradizione di criminali italiani dalla Gran Bretagna.
IL BOSS LIBERATO – Il boss mafioso Domenico Rancadore (nell’immagine sopra), ex boss di Trabia e conosciuto come «u prufessuri» non sarà estradato in Italia. Lo hanno deciso i giudici della Corte di Westminster, secondo quanto riferisce la Bbc. Per Rancadore sono stati disposti l’obbligo di firma e il braccialetto elettronico, ma intanto è stato liberato e vivrà a casa sua . Il capomafia di Trabia (Palermo), 65 anni, fu condannato in Italia nel 1999 per associazione mafiosa ed estorsione e vive da 20 anni in Gran Bretagna.
OBBLIGATI – Il giudice Riddle del tribunale di Westminster ha spiegato che era intenzionato a concedere l’estradizione dell’uomo senza problemi, ma che una recente sentenza delle Royal Court of Justice lo ha costretto a decidere diversamente. Le Royal Courts of Justice di Londra hanno infatti negato l’estradizione del cittadino somalo Hayle Abdi Badre richiesta dalla Procura di Firenze poiché il nostro Ministero della giustizia non aveva offerto garanzie sufficienti che il Badre non avrebbe subito trattamenti «inumani e degradanti» una volta incarcerato in Italia.
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COLPA DELL’ITALIA – Come spiega l’ex Senatore radicale Marco Perduca, tutto dipende dalla «mancanza di riforme a seguito della «sentenza pilota» adottata dalla Corte di Strasburgo nel gennaio 2013. La cosiddetta sentenza Torreggiani infatti chiede all’Italia di affrontare le strutturali violazioni dell’articolo 3 della Convenzione europea sui diritti umani, quello relativo ai trattamenti inumani e degradanti, imposti a migliaia di detenuti in violazione degli standard previsti dall’Ue e del Consiglio d’Europa».
STOP ALLE ESTRADIZIONI – Stando così le cose, dalla Gran Bretagna non sarà più possibile ottenere l’estradizione di alcuno e il rischio abbastanza fondato è che succeda lo stesso a breve anche per altri paesi europei. Se serviva una dimostrazione del fatto che la pessima situazione delle nostre carceri è anche un ostacolo alla domanda di giustizia e una minaccia allo standing internazionale del nostro paese, i giudici britannici si sono incaricati di fornircela.