Il terremoto al Centro Italia ha provocato danni per 23,5 miliardi di euro
15/02/2017 di Redazione
Quanto ci è costato e ci costerà il terremoto al Centro Italia? Quanti danni hanno provocato le scosse degli ultimi mesi in Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo? A queste domande fornisce oggi una risposta il Dipartimento della Protezione Civile, in un documento trasmesso all’Unione Europea. Secondo la Protezione Civile la sequenza sismica che dal 24 agosto ha colpito il Centro Italia ha provocato complessivamente danni per 23,5 miliardi di euro, cifra che include sia i danni strutturali veri e propri che i costi per l’emergenza.
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TERREMOTO CENTRO ITALIA, 23,5 MILIARDI DI DANNI COMPLESSIVI
Nel dettaglio, il fascicolo completo relativo alla stima dei danni e i costi relativi al terremoto in Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo è stato trasmesso dal Dipartimento della Protezione Civile a Bruxelles per l’attivazione del Fondo di solidarietà dell’Ue. Le stime considerano anche le integrazioni arrivate dalle Regioni dopo la scossa del 18 gennaio.
La Protezione Civile spiega che per l’intera sequenza sismica cominciata il 24 agosto i danni ammontano precisamente a 23 miliardi e 530 milioni di euro, di cui 12,9 miliardi si riferiscono ai danni relativi agli edifici privati e 1,1 miliardi di euro invece agli edifici pubblici. La stima comprende danni diretti, sia pubblici sia privati (cioè quelli che hanno provocato la distruzione di edifici, infrastrutture, raccolti, industrie e imprese, patrimonio culturale, reti di distribuzione di energia, gas, acqua) e i costi sostenuti dallo Stato per far fronte all’emergenza: ripristino delle funzionalità delle infrastrutture e degli impianti nei settori dell’energia, dell’acqua, delle acque reflue, delle telecomunicazioni, dei trasporti, della sanità, dell’istruzione, realizzazione di alloggi provvisori, servizi di soccorso rivolti alla popolazione, messa in sicurezza delle infrastrutture di prevenzione, protezione del patrimonio culturale, ripristino delle zone danneggiate.
TERREMOTO CENTRO ITALIA, 7 MILIARDI DI DANNI FINO AL 25 OTTOBRE
L’Italia aveva presentato la richiesta di attivazione del Fondo di Solidarietà Ue il 16 novembre, fornendo una prima stima dei danni e dei costi calcolati fino al 25 ottobre 2016. Le scosse di ottobre e quelle di gennaio hanno però costretto il Dipartimento della Protezione Civile ad integrare la documentazione inviata. Nel dossier iniziale erano stati stimati danni e costi pari a 7 miliardi e 56 milioni di euro, di cui 4,9 miliardi riferiti ai danni agli edifici privati e 350 milioni agli edifici pubblici.
TERREMOTO CENTRO ITALIA, 2,5 MILIARDI DI DANNI AL PATRIMONIO CULTURALE
L’analisi del Dipartimento della Protezione Civile era stata effettuata in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, i danni al patrimonio culturale ammontavano a oltre 541 milioni di euro. Sulla base di questi numeri, la Commissione Ue ha concesso, lo scorso 29 novembre, l’anticipo massimo consentito sul contributo finanziario del Fondo, vale a dire 30 milioni. Gli eventi successivi al 25 ottobre, dice ancora il Dipartimento, «hanno evidenziato un notevole aggravamento della situazione emergenziale» e per questo si è proceduto ad un’integrazione del fascicolo, rinviato nuovamente a Bruxelles. I danni diretti e i costi della prima emergenza sono stati così ricalcolati e risultano pari a 16 miliardi e 470 milioni di euro circa, di cui 8 miliardi si riferiscono ai danni agli edifici privati e 750 milioni agli edifici pubblici. È stato inoltre rilevato un incremento dei danni al patrimonio culturale pari a 2 miliardi e 500 milioni di euro.
(Foto: Ansa / Ufficio Stampa Ministero della Difesa)