Dati Istat, aumenta l’occupazione. Ma soprattutto tra gli over 50 (per effetto della Fornero
03/04/2017 di Redazione
Nuovi dati Istat sul lavoro in Italia. Secondo l’ultimo report dell’Istituto di Statistica nel nostro paese gli occupati a febbraio 2017 sono cresciuti di circa 8mila unità rispetto al mese precedente e di 294mila unità rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I dati sono stati rilevati sulla base dei dati provvisori sottolineando che gli occupati totali sono a quota 22 milioni 862mila unità. La crescita annua di occupati è equamente distribuita tra uomini (+144mila) e donne (+150mila) mentre rispetto a gennaio c’è stata una crescita di 55mila occupati tra le donne e una riduzione di 47mila unità tra gli uomini. L’occupazione è aumentata tra gli over 50 ed è diminuita nelle altre classi di età. Il tasso di occupazione è rimasto stabile al 57,5%.
Aumentano soprattutto gli occupati dipendenti (+6mila unità nel complesso su gennaio e e +280mila unità su febbraio 2016) arrivando a quota 17 milioni 405mila e tra questi i dipendenti a termine. Le persone con contratto a tempo determinato (2 milioni 501mila in complesso a febbraio) sono cresciute di 23mila unità su gennaio e di 178mila su febbraio 2016. I dipendenti stabili sono diminuiti di 17mila unità su gennaio e sono aumentati di 102mila unità sull’anno. I lavoratori indipendenti (5 milioni 457mila) sono aumentati di 2mila unità su gennaio e di 14mila unità su febbraio 2016.
DATI ISTAT, OCCUPAZIONE: FASCIA OVER 50 UNICA AD AUMENTARE DA GENNAIO
Sono oltre 8 milioni gli occupati con più di 50 anni, oltre il 35% degli occupati totali, una fascia in continua crescita sia per ragioni demografiche sia a causa della stretta sull’accesso alla pensione. Rispetto a dieci anni fa ci sono quasi 2,7 milioni di over 50 al lavoro in più mentre rispetto a febbraio 2016 l’aumento è di 402mila unità. Rispetto a gennaio la fascia degli over 50 al lavoro è l’unica in aumento (+60mila) mentre diminuiscono sia coloro che hanno tra i 35 e i 49 anni (-33.000), sia quelli tra i 25 e i 34 anni (-19mila). Restano stabili gli occupati tra i 15 e i 24 anni. Nella fascia di età più anziana il numero dei disoccupati si assesta a quota 494mila (-35mila sul mese, +10mila sul 2016). Il dato cresce del 308% rispetto a 10 anni fa: a febbraio 2017 i disoccupati anziani (50 anni e più) erano appena 121.000.
La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, intanto, nell’ultimo mese è in crescita (+51mila). L’aumento si concentra tra gli uomini, mentre calano leggermente le donne e coinvolge tutte le classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni. Il tasso di inattività è pari al 34,8%, in aumento di 0,1 punti percentuali su gennaio. «Al netto dell’effetto della componente demografica, su base annua – spiega l’Istat – cresce l’incidenza degli occupati sulla popolazione in tutte le classi di età e si conferma il ruolo predominante degli ultracinquantenni nello spiegare la crescita occupazionale, anche per effetto dell’aumento dell’età pensionabile».
DISOCCUPAZIONE IN LEGGERO CALO ALL’11,5%
Per quanto concerne poi il tasso di disoccupazione, a febbraio 2017 è stato registrato un calo all’11,5%, 0,3 punti percentuali in meno rispetto a gennaio scorso e 0,2 punti in meno rispetto a febbraio 2016. Più nel dettaglio, i disoccupati a febbraio sono scesi sotto 3 tre milioni a 2 milioni 984mila, in calo di 83mila unità sul mese precedente e di 18mila unità su febbraio 2016.
DISOCCUPAZIONE GIOVANILE AL 35,2%
Il tasso di disoccupazione tra i giovani tra i 15 e i 24 anni, infine, a febbraio è sceso al 35,2% con una diminuzione di 1,7 punti rispetto a gennaio e un calo di 3,6 punti rispetto a febbraio 2016. Lo rileva l’Istat ricordando che dal tasso sono esclusi per definizione i giovani inattivi (coloro che non sono occupati e non cercano lavoro) nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi. Se si guarda al tasso di occupazione nella fascia dei più giovani sono occupati il 16,4% del totale, stabili su gennaio e in aumento di 0,3 punti su febbraio 2016.
(Foto: ANSA / CIRO FUSCO)