DAVID DI DONATELLO 2015 – La diretta | Vince Anime nere (9 statuette), il trionfo di Francesco Munzi

DAVID DI DONATELLO 2015 –

21.08- Anime nere miglior film! Si chiude così la kermesse, con il meritato riconoscimento a uno dei nostri migliori registi, finora sottovalutato e che con nove statuette stravince. Il giovane favoloso rimane a cinque, Mia madre due.

21.06- E ora sarà Giancarlo Giannini a premiare il miglior film.

21.02- Trionfo per Francesco Munzi! E’ lui il miglior regista!

20.59- Ancora una statuetta per Giuliano Taviani, ancora una statuetta per Anime nere. Due per il primo, sette per il secondo. Qui per la miglior musica. Premia Stefano Fresi.

20.58- E’ il turno del miglior musicista.

20.54- Sorpasso Anime nere. Maurizio Braucci e Francesco Munzi vincono per lo script migliore. “E’ stato un film difficile ed esaltante. E lo dedico a Fabrizio Ruggirello, scomparso durante la lavorazione del film. Senza il suo lavoro questo film sarebbe stato più povero”.

20.53- Ed è la volta del miglior sceneggiatore, chi sarà? E’ Valentina Cervi a premiare.

20.49- Un Gabriele Muccino sempre più imbolsito prende un David speciale e ci propina un sermoncino su Hollywood. L’unica cosa bella di questo momento è Kasia Smutniak che glielo porta.

20.45- Piccolo, spazio, pubblicità.

20.42- Il miglior montatore è Cristiano Travaglioli per Anime Nere. E’ di nuovo pareggio con Il giovane favoloso: 5-5.

20.39- Ed è proprio Edoardo Leo a rimanere per premiare fotografia e montaggio. Vladan Radovic per Anime Nere porta a quattro le statuette per il film di Munzi.

20.37- Luigi Abete consegna il David Giovani a Edoardo Leo per Noi e la Giulia

20.34- Ursula Patzak è la miglior costumista. Quinta statuetta per Il giovane favoloso. Francesca Inaudi sorride: era anche lei nel film.

20.33- Con il miglior scenografo, Giancarlo Muselli, sorpasso provvisiorio de Il giovane favoloso su Anime nere. “Più di 80 ambienti da trasformare: il merito è dei miei collaboratori. Lo dedico a mia moglie”

20.32- Arriva Francesca Inaudi per premiare miglior scenografo e miglior costumista. Bellissima in un elegantissimo ed essenziale abito nero.

20.30- Il miglior film dell’UE è La teoria del tutto, quello straniero invece Birdman.

20.28- Fortunato Cerlino premierà il miglior film straniero e il miglior film dell’Unione Europea.

20.26- Si aspettavano tutti un premio a Virna Lisi, vista la scomparsa, e invece è Margherita Buy a trionfare. La donna più premiata ai David, anche più di Sofia Loren. “Tenevo tanto a questo film, un ruolo difficile e meraviglioso. Grazie Nanni”.

20.24- In lizza Margherita Buy per Mia Madre, Paola Cortellesi per Scusate se esisto, Virna Lisi per Latin Lover, Alba Rohrwacher per Hungry Hearts e Jasmine Trinca per Nessuno si salva da solo.

20.22– Giuseppe Battiston darà il David alla migliore attrice protagonista. Ben nove volte in cinquina (con tre vittorie), ma per la prima volta presente come premiatore.

20.20- Il miglior fonico di presa diretta è Stefano Campus per Anime nere. Martone e Munzi, per ora, si attestano sul 3-3.

20.18- Per gli effetti digitali vince Visualogie per Il ragazzo invisibile. Paola Trisoglio e Stefano Marinoni ritirano il premio. La figlia di Trisoglio, Francesca, lancia un urlo che cattura l’attenzione di tutti. E forse riesce a svegliare la platea ormai a pezzi.

20.17- Arriva Paolo Briguglia per premiare il miglior fonico in presa diretta e per la categoria effetti digitali.

20.15- Elio Germano! Esplode il Teatro Olimpico, eccolo Il giovane favoloso del cinema. E ricorda Artisti 7607, l’anti Imaie. Fatta da attori. “Me lo prendo questo spazio, anche se non siamo stati invitati. Poi ricordo anche il Teatro Valle Occupato”.

20.13- I candidati tra i migliori attori sono Fabrizio Ferracane per Anime nere, Alessandro Gassman per Il nome del figlio, Elio Germano per Il giovane favoloso, Marco Giallini per Se Dio Vuole e Riccardo Scamarcio per Nessuno si salva da solo.

20.11- Sarà Isabella Ferrari a premiare il miglior attore protagonista. Arrivano i riconoscimenti “pesanti”. Prima gaffe di Solenghi “fai spesso ruoli coraggiosi”. E lei “mi prendi in giro? Non mi pare di averne fatti molti, comunque quello che mi interessa è lo sguardo di un regista. Scomodo di sicuro è La vita oscena”.

20.07- E’ la volta di truccatori e acconciatori. Riccardo Rossi premia Maurizio Silvi per Il giovane favoloso tra i truccatori e Aldo Signoretti e Alberto Giuliani tra gli acconciatori. Anche qui per l’opera di Mario Martone.

20.03- Ecco il ricordo di Virna Lisi. E di Manuel De Sica. Poi Monica Scattini, Giorgio Faletti, Manrico Gammarota, Anita Ekberg, Claudio Caligari, Giacomo Furia, Lilli Carati, Giuseppe De Martino, Giulio Questi, Callisto Cosulich, Francesco Rosi vengono ricordati con frasi di Michele Serra, Brando De Sica, Carlo Verdone, Paolo Conte, Alessandro Gassman, Anita Ekberg, Valerio Mastandrea e Martin Scorsese. Bellissima idea, nessuna retorica e parole bellissime. Molto riuscito questo ricordo sobrio e potente di chi ha lasciato il cinema.

20.01- Morricone regala due scoop. “Ho rifiutato un film di Tarantino. Ma ieri abbiamo parlato di un film che faremo insieme: avevo rifiutato, ma ieri è venuto a casa mia e mi ha convinto”.

19.56- Solenghi dice a Tarantino che si pensa a lui come regista di un film sulla Rai. E gli mostra una foto di Bruno Vespa. “Potrebbe fare il padrino dei padrini”. Poi Mara Venier (Tarantino perdonaci). “Lei potrebbe esserne l’amante”. Addirittura Antonella Clerici “sarebbe ottima come assassina”. E infine Gigi Marzullo. “Direi che lui mi sembra il contabile del boss dei boss”. Per fortuna non ci sono altre foto, arrivano i David per Pulp Fiction e Django Unchained. Premia Morricone. Standing ovation.

TarantinoMorricone

19.55- “La gente non si rende conto che I tre volti della paura di Mario Bava è stato fondamentale per Pulp Fiction” rivela.

19.54- “Mi sono sempre ispirato a Di Leo, per me il cinema italiano è una fonte importantissima di ispirazione. Per me trovarmi qui, essere premiato da voi, ha un significato molto importante”.

19.53– “Per essere un regista alla Tarantino bisogna unire sangue e comicità”. E Solenghi “come la conduzione dei David”. La prima battuta riuscita del buon Tullio.

19.52- Applausi a pioggia per il regista che improvvisa un ballo alla Pulp Fiction.

Tarantino

19.51- E dopo la pubblicità è la volta di Quentin Tarantino.

19.45- Il ministro del MiBact, Dario Franceschini, arriva ora. E si prende i complimenti per il suo lavoro da Solenghi. Che fa una battuta sulle accise. “Perché non metterle per favorire la benzina. Sono felice di vedere un politico che ancora non è inquisito, ora come ora una sorpresa”. Poi decide di fare una battutaccia su Galan. Se l’avesse fatta Ruffini, ora si urlerebbe allo scandalo.

19.42- Lusuardi, sceneggiatore, premia Giuseppe Marco Albano, autore del corto Thriller, bellissimo. Si sapeva già il vincitore di questo corto. Bravo Albano.

19.41- Momento gustoso: non arriva la statuetta e Solenghi prende quella enorme in scenografia. Molto mareschiano come incidente. Alla fine arriva, comunque.

19.40- Belluscone una storia siciliana regala il David di Donatello al vero outsider del cinema italiano, Franco Maresco! Che, come sempre, non c’è. Al posto suo il produttore Rean Mazzone.

19.38- Ugo Gregoretti premierà il miglior documentario lungometraggio. Che a Ponte Landolfo ha fondato un festival sul cortometraggio documentario comico.

19.36- Vincono Massimo De Lorenzo e Giuliano Taviani per Anime nere. Del film Anime nere, ovviamente. Taviani racconta un bell’aneddoto “scrissi per la prima volta per uno spettacolo di burattini. Avevo 15 anni. Il regista era mio coetaneo: Francesco Munzi”.

19.32- Dodi Battaglia per la miglior canzone originale. “Anime nere”, “Wrong Skin” (Il ragazzo invisibile), Elis (Nessuno si salva da solo), Sei mai stata sulla luna (De Gregori), Buon esempio (Take Five), ecco i pezzi in nomination.

19.31- Vince la produzione di Anime Nere, Musini per Cinema 11 e Del Brocco per RaiCinema sul palco. La prima di tante statuette per il favorito? Ricordiamo che l’opera di Francesco Munzi ha avuto 16 nomination.

19.29- Arriva Antonia Liskova per premiare il miglior produttore. In platea bellissimo gesto di Anna Foglietta che stringe affettuosamente la mano della Lazzarini, con affetto e gioia per la collega.

19.26- Meritatissimo riconoscimento, anche se davvero in questo caso era difficilissimo scegliere: vince Giulia Lazzarini per Mia Madre. Ovazione del Teatro Olimpico, lei è commossa, piange. “Sono felice. Bisogna essere sempre sorpresi nella vita, altrimenti ci si annoia”. “Quando si è felici non si trovano le parole, ringrazio Nanni Moretti perché l’ha voluto lui. Gli voglio molto bene. Grazie a Domenico Procacci per averci sostenuto, a tutta l’equipe che ha lavorato con me in un inverno freddissimo, agli sceneggiatori Piccolo e Santella”. Un premio anche a una carriera che l’ha vista emozionarci con Strehler.

19.24- Barbora Bobulova, Anna Foglietta, Valeria Golino, Giulia Lazzarini e Micaela Ramazzotti eccole le candidate alla statuetta.

19.22- Gianmarco Tognazzi, che parla dell’Imaie, arriva a premiare la migliore attrice non protagonista.

19.21- Vince Edoardo Falcone per Se Dio Vuole. E qui c’è la sorpresa, molti avrebbero scommesso sulle due donne, Bispuri e Danco. “Non ci credo”. E Solenghi “anche tu? Non è che avete delle mercerie, fate questo mestiere”. “Grazie a voi, alla Wildside e alla Rai, ai miei attori a Gianani che l’ha seguito come un figlio e a Martani che l’ha scritto con me”.

19.19– E ora è la volta di Pif. Che prosegue nel filone dei battutoni irresistibili “sto provando a fare La ndrangheta uccide solo nei week-end dopo La mafia uccide solo d’estate. Non è mica facile superare un buon esordio”. E’ qui per premiare il miglior regista esordiente: Laura Bispuri, Edoardo Falcone, Eleonora Danco, Andrea Jublin e Lamberto Sanfelice.

19.16- Carlo Buccirosso! Un premio meritatissimo per un grande attore spesso sottovalutato. Vince per il suo camorrista buono in Noi e la Giulia. La prima reazione è “è sicuro, non me l’aspettavo”. E’ commosso. “Pesa tantissimo, è proprio vero. Grazie ai Lucisano e ai compagni di lavoro. E lo dedico a Claudio, che qui era mio avversario. Ma lo dedico ai miei genitori che non l’hanno potuto vedere”.

19.14– E’ la volta del miglior attore non protagonista: candidati sono Claudio Amendola, Fabrizio Bentivoglio, Carlo Buccirosso, Luigi Lo Cascio e Nanni Moretti.

19.13- Prima premiatrice e madrina è Madalina Ghenea. Che ci rivela di essere appassionata di “finanza, energia nucleare e politica mongola”. Che risate.

19.11- La finta lettera alla Merkel con citazioni cinematografiche di Solenghi fa rimpiangere Paolo Ruffini (noi lo rimpiangiamo sul serio, ma pazienza)

19.10- Cutrera e Scarpetta, due giovani attori del Centro Sperimentale, affiancheranno Solenghi.

19.08– Solenghi prova a imitare gli stand-up comedian americani che aprono l’Oscar. I Lumiere con Rondi in fotomontaggio e “a francesi ridateci la Gioconda” entrano di diritto tra le battute più brutte della storia della comicità.

19.06- Entrata teatrale del conduttore Tullio Solenghi. Si comincia.

19.04- I protagonisti stanno arrivando, si comincia a prendere posto. C’è fermento in sala.

Direzione David di Donatello! Stay tuned Edoardo Leo official Warner Bros Italia Make up Chiara Corsaletti Hairstylist Domenica Ricciardi

Posted by Anna Foglietta on Venerdì 12 giugno 2015

E’ arrivato il grande giorno, quello degli Oscar del cinema italiano. Quello che i Cesar sono per la Francia, i Bafta per il Regno Unito e i Goya per la Spagna, lo sono i David di Donatello per l’Italia. Il momento in cui il gotha della Settima Arte tricolore si riunisce per premiarsi. E stabilire i migliori dell’anno. Decisi da più di 2000 giurati, che vanno da Diego Abatantuono (60 anni lo scorso 20 maggio) a Greta Zuccheri Montanari, che ad agosto ne fa 16. Il tutto sotto la guida esperta di Gian Luigi Rondi, ormai re dell’Accademia che attribuisce i David di Donatello, con grandi capacità politiche (per dire, tra chi vota di Zingaretti ce ne son due: Luca e Nicola).

David Di Donatello presidente
Gian Luigi Rondi, presidente del premio

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Favoritissimo è Anime nere di Francesco Munzi, applaudito ma non premiato a Venezia, vincitore del primo premio al Bi&Fest di Laudadio e ora in lizza con ben 16 nomination. A seguirlo e insidiarlo Saverio Costanzo e Mario Martone, con Hungry Hearts e Il giovane favoloso. Più indietro Sorrentino e Garrone, ma solo per il loro cast internazionale: i riconoscimenti che da stasera verranno consegnati, sono ovviamente solo per artisti di nazionalità italiana.

DAVID DI DONATELLO, LA DIRETTA –

Seguiremo, minuto per minuto, con foto e diretta testuale, tutta la kermesse, in diretta su Rai Movie dalle 19 e in differita su Rai Uno in seconda serata. Tutti gli occhi saranno per Quentin Tarantino, ospite speciale che ritirerà i due David di Donatello vinti in passato per il miglior film straniero, e che già ha conquistato Mattarella al Quirinale. Sarà con la nuova compagna, Courtney Hoffmann, 30enne costumista che sembra aver infranto il sogno di tutti i cinefili, quello di vedere il regista far coppia fissa con la sua musa Uma Thurman. Si attende il premio come miglior attrice a Virna Lisi, da poco scomparsa.

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