De Santis, gli ultrà del Napoli rischiano il tentato omicidio
17/09/2014 di Redazione
Sulla morte di Ciro Esposito e sul caso di Daniele De Santis proseguono le indagini e lo scenario sembra farsi più nitido ogni giorno di più. La notizia di oggi è che la procura starebbe valutando se contestare ad Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti il reato di tentato omicidio, accusa che potrebbe essere mossa anche agli altri sostenitori del Napoli che hanno partecipato all’aggressione e non sono ancora stati identificati. Lo riferisce il Messaggero.
LE IPOTESI – Le perizie e le ricerche effettuate hanno portato i pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio ad avere in mano un quadro per lo più chiaro, anche se incompleto. A grandi linee la ricostruzione dei fatti sembra incontrovertibile: si sarebbe infatti definitivamente stabilito che l’aggressione dei napoletani ai danni dell’ex ultrà romanista – «sopraffatto dai suoi aggressori» – sia avvenuta prima degli spari che hanno ucciso Ciro Esposito e ferito suo cugino Alfonso e Gennaro Fioretti, così come dimostrato dalle tracce ematiche di De Santis sul cappello di Ciro e dalla testimonianza di una guardia giurata che ha raccontato di aver visto il tifoso napoletano placcare ‘Gastone’. Negli scorsi giorni i referti dell’ospedale di Viterbo in cui è ricoverato De Santis hanno fatto emergere che l’ex ultrà della Roma è stato accoltellato – particolare non refertato al momento del trasporto d’urgenza al Policlinico Gemelli – ma resta ancora da capire in quale delle tre ondate di aggressione collocare le coltellate; per il Ris sarebbero precedenti agli spari; De Santis inoltre sarebbe stato colpito anche con un collo di bottiglia, un bastone di legno e un manico di scopa, tutti oggetti repertati e su cui sono state rilevate tracce di sangue del 48enne tifoso romanista
TENTATO OMICIDIO? – Riporta il Messaggero che ora gli stessi pm sono intenzionati a nominare un consulente per capire se il pestaggio a più riprese e le coltellate avrebbero potuto portarlo alla morte l’ex ultrà, se insomma De Santis – tuttora ricoverato e a rischio amputazione della gamba – sia mai stato in pericolo di vita. Al momento la perizia che i legali hanno consegnato al gip parla di lesioni che non dimostrerebbero una chiara volontà di uccidere – «quattro ferite lineari di circa un centrimetro ciascuna in sede paramediana gluteo-bilaterale» – ma non è da escludere che il reato di rissa possa comunque aggravarsi in quello di tentato omicidio.